ago 202015
 
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Carissimi tutti,

lo avete letto sulla Gazzetta (lo alleghiamo, perchè sempre meno persone lo fanno) che si è conclusa alla presenza del segretario provinciale Giampaolo Serpagli la prima edizione della Festa de L’Unità di Salsomaggiore e Fidenza.

Una festa riuscita sia da un punto di vista economico (per quanto ormai le feste non si può certo dire che siano fatte per arricchirsi, visto l’enorme scarto tra ricavo e guadagni), sia da un punto di vista politico, con il ritorno dei grandi dibattiti (uno a sera, e tutti decisamente interessanti e fertili) e la storica collaborazione con un Circolo (quello di Salso) con il quale abbiamo iniziato un percorso crediamo molto interessante. 

Nei saluti (5 minuti, non tanti di più) che abbiamo dedicato alla Festa dei volontari abbiamo espresso grande soddisfazione. Li condividiamo anche con tutti voi, perchè la sfida vi coinvolge:

“Qualcuno, per scherzare, ci definisce ‘la piccola provincia’, beh, magari saremo la piccola provincia, ma di sicuro siamo un grande partito!” ha dichiarato Marco Taccagni in qualità di vice-segretario del circolo di Salsomaggiore Terme e Tabiano “Questa festa è un evento straordinario” ha continuato “per la prima volta  i circoli di Salsomaggiore e Fidenza si sono uniti per costruire qualcosa di ancora più grande. E’ stata una scommessa riuscita e l’importante, adesso, è non disperdere quanto costruito insieme. Ora, però, a festa conclusa, è il momento di rilanciare ancora di più: la sfida che pongo ai direttivi di entrambi i paesi è di creare insieme un grande evento politico prima della fine dell’anno.”

Un progetto in crescita che prosegue sopratutto grazie all’impegno di tanti volontari come ha sottolineato anche Marco Gallicani segretario del circolo di Fidenza Raccolgo la sfida che é stata lanciata, da domani tutti al lavoro per replicare questo successo prima di fine anno. L’esperimento della Festa dimostra che quando le persone hanno le giuste motivazioni, studiano e progettano le giuste dinamiche per fare bene le cose insieme allora le cose funzionano. Perchè sono le persone che le fanno funzionare, tutte le cose. Vale in politica e nella vita reale. Ora bisognerebbe che la vita reale si riappropriasse della vita politica, insistendo sulle richieste di partecipazione vera, che è quella che cambia l’anima delle comunità.”

Vi terremo aggiornati, ma il momento è davvero buono.
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