gen 272015
 
consigliodivittorio

[La frase non è nostra, ma del fondatore di Twitter Jack Dorsey, che una qualche opinione allarmata sulla deriva dell’immediatezza dei social network può autorevolmente esprimerla.]

Mercoledì 21 c’è stato il Consiglio Comunale straordinario sul fallimento della Coop DiVittorio. Il Partito Democratico ha sostenuto una posizione molto netta che proviamo a riassumere nonostante molti di voi abbiano magari già visto l’intero Consiglio in streaming (se no qui trovate i video) o comunque ne abbiano letto in millemila posti.

Abbiamo presentato un Ordine del Giorno (lo scaricate a questo link) che chiedeva alla minoranza di unirsi in una dichiarazione d’intenti capace di coordinare gli sforzi per il futuro dei soci e dei coinvolti nel fallimento. Inutilmente, perchè all’opposizione – che ha vissuto il Consiglio come una straordinaria opportunità per coprirci di fango – non interessava altro che rivendicare vicinanza e collateralismi del passato. L’ordine del giorno è stato approvato.

Negli interventi abbiamo preso tre definite posizioni, tutte molto legate alla sostanza del problema, che è gravissimo, molto tecnico e non certo relegabile al breve periodo di un comunicato stampa e non meriterebbe questo snervante teatrino:

- la cooperazione di abitazione ha una storia nobilissima e quando ci “accusano” di esserne stati fiancheggiatori noi rispondiamo che l’abbiamo fatto con orgoglio e che lo rifaremmo. E’ stato un movimento sociale e politico che ha gestito in moltissime regioni e positivamente il problema della casa per le fasce deboli di questo paese e lo ha fatto dando loro la dignità dei soci. Vale lo stesso per la cooperazione e i suoi strumenti che ogni giorno, in uno stillicidio veramente nauseante subiscono attacchi ignoranti (non sanno di cosa parlano, non l’hanno mai frequentata) da parte dei principali esponenti dell’opposizione cittadina. Chi sarà chiamato a rispondere di eventuali atteggiamenti legati a quel che dice la sentenza ne risponderà anche di fronte a questa storia. Noi faremo tutto il possibile perchè chi ha sbagliato paghi il suo, senza cercare capri espiatori o imbastire tribunali paralleli, ne tantomeno intervenendo nel lavoro della magistratura [ne ha parlato soprattutto Marco nel pezzo che potete scaricare cliccando qui]

 - il partito (e quindi l’amministrazione che ne è espressione) ha provato in tutti i modi a dare un contributo affinchè le due emergenze più gravi – il diritto alla casa e il risparmio dei soci prestatori – fossero messe in sicurezza. Sul primo abbiamo avuto ottime e positive risposte grazie al lavoro dei Sindaci (e della Legge che li sostiene), mentre sul secondo lavoreremo con tutte le nostre forze, lo abbiamo scritto pure sulla stampa. Non esiste alcuna maggiore vicinanza degli assegnatari della indivisa rispetto ai prestatori. [l’intervento di Davide Rastelli lo trovate cliccando qui]

- continuare ad insultare chiunque provi a dare un contributo come membro del centrosinistra in maggioranza a Fidenza è sbagliato e inutile. Sbagliato perchè vale per il dibattito pubblico quel che nella teoria sociale viene definita “teoria della finestra rotta” per cui un singolo – magari non espertissimo di leggi e codici – che vede che i principali esponenti dell’opposizione politica cittadina insultano quotidianamente il segretario del Pd o il consigliere delegato alla tal cosa, si sentirà in potere di fare altrettanto e con tutti quelli che faranno lo stesso avremo un imbarbarimento del dialogo politico che nuocerà a tutti e che offenderà Fidenza e i fidentini.  Inutile perchè in Consiglio abbiamo la maggioranza e questa è una cosa che la minoranza dovrebbe prima o poi accettare, perchè presentare OdG alternativi che sfiduciano il Sindaco “senza se e senza ma” non è una buona via per la collaborazione [l’intervento di Franco Amigoni sul tema è scaricabile qui].

Sono tempi bui: il complottismo da sbarco, il gossip morboso, la malafede, la superficialità e, nel migliore dei casi, il nichilismo, sono segnali della disperazione che ne deriva. Forse bisognerebbe provare a migliorare il clima anzichè giocare a peggiorarlo.

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