nov 242009
 

Il sottoscritto Luigi Toscani consigliere comunale del PD,

premesso

- Che la delibera di GC n.73 del 6 Aprile 2006  “PROGRAMMA INNOVATIVO in AMBITO URBANO “CONTRATTI DI QUARTIERE II” (L. 21/2001 E DELIBERAZIONE DI GIUNTA REGIONALE N. 1425 DEL 21 LUGLIO 2003) DENOMINATO “FIDENZA: UNICO GRANDE QUARTIERE” approvava i progetti definitivi degli interventi pubblici e privati compresi nel programma innovativo in ambito urbano oggetto di finanziamento per l’importo complessivo di €. 7.500.759,91.
- Che tra gli interventi erano compresi: 1) intervento di ristrutturazione urbanistica di via Porro – Barabaschi – IV Novembre e Ariosto: l’intervento relativo agli alloggi di e.r.p. e ai correlati servizi socio-assistenziali e ricreativi  per un importo  di € 2.939.136,34.. Nell’assetto definitivo di progetto vengono previsti ulteriori spazi per urbanizzazioni di interesse generale dove verranno collocate le attività della stessa ACER per la gestione dei servizi di edilizia residenziale di Fidenza e del comprensorio. Che tale intervento consente il miglioramento della dotazione infrastrutturale e dei servizi con la realizzazione di opere di urbanizzazione primaria (verde e parcheggi pubblici) e di urbanizzazione secondaria (piastra dei servizi). L’intervento inoltre affronta anche i temi di sperimentazione riferiti alle dotazioni impiantistiche ed alla fruibilità ed accessibilità degli alloggi; 2)  intervento relativo alla realizzazione del polo culturale da attuarsi nell’ex Collegio dei  Gesuiti. Lo stralcio di intervento previsto nel programma riguardava in particolare il recupero integrale del piano secondo e terzo, compresi i locali posti sotto le falde del tetto, da destinare al Centro culturale europeo “Sigeric” e attualmente fatiscenti e inagibili. Il quadro economico dell’intervento era il seguente:

Importo lavori € 2.873.026.62
IVA 10% sui lavori € 287.302,66
Spese tecniche al lordo di IVA al 20% € 504.000,00
Somme a disposizione al lordo di IVA € 236.763,57
  € 3.901.092,85

 

chiede

al Signor Sindaco di ragguagliare il CC sullo stato di attuazione di questi due progetti di intervento pubblico.

Luigi Toscani
ltoscani@pdfidenza.it

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nov 242009
 

Il sottoscritto Luigi Toscani consigliere del Gruppo PD,

premesso

- che la Polizia Stradale possiede un Distaccamento sito in via XXIV Maggio n.43 a Fidenza, sprovvisto di parcheggio;
- che gli effettivi in forza allo stesso sono in numero di 16 compreso il Comandante;
- che già in passato la Polizia di Stato, Distaccamento Polizia Stradale di Fidenza, ha chiesto all’Amministrazione la realizzazione di un parcheggio per autovetture su terreno di proprietà comunale antistante la loro sede;
- che tale parcheggio sarebbe utile, oltre che agli agenti appartenenti al Distaccamento, anche ai cittadini di Fidenza che per necessità devono adire agli uffici.

Considerata

- L’opera meritoria della Polizia di Stato a tutela della sicurezza della città e del comprensorio;
- L’improrogabile necessità di tale opera a favore degli agenti e dei cittadini di Fidenza.

Chiede

al signor Sindaco di reperire finanziamenti per realizzare l’opera con sollecitudine.

Luigi Toscani
ltoscani@pdfidenza.it

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nov 242009
 

 

Premesso

- che la Legge n. 4/2006 ha introdotto nel nostro ordinamento giuridico la figura dell’Amministratore di Sostegno e che l’art. 1 della stessa ne illustra le finalità: <<tutelare, con la minore limitazione possibile della capacità di agire, le persone prive in tutto o in parte di autonomia nell’espletamento delle funzioni della vita quotidiana, mediante interventi di sostegno temporaneo o permanente>> ;
- che l’amministrazione di sostegno rappresenta una forma di tutela nuova rispetto agli istituti giuridici tradizionali dell’interdizione e dell’inabilitazione;
- che si tratta di una tutela realmente “personalizzata”, poiché attribuita con decreto del Giudice Tutelare in base agli specifici bisogni, aspirazioni e richieste della persona, ponendo al centro l’individuo e la sua cura, per cui si chiede una attenzione che vada oltre i semplici aspetti finanziari o patrimoniali;
- che può usufruire dell’amministrazione di sostegno qualunque individuo adulto che, in ragione di un’infermità fisica e/o psichica, si trovi nell’impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi e di gestire in modo autonomo la propria esistenza (ad esempio: persone con disabilità, anziani, malati terminali, pazienti psichiatrici, carcerati, alcolisti e tossicodipendenti);
- che si tratta di un ruolo esercitato a titolo gratuito;
- che la Provincia di Parma –Assessorato Coordinamento Politiche Sociali e Sanitarie- ha istituito un Registro Provinciale degli amministratori di sostegno;

Considerato

a) che in moltissimi casi i soggetti bisognosi di tutela sono persone sole, senza una famiglia di riferimento;
b) che i Giudici Tutelari hanno sempre maggiori difficoltà ad individuare soggetti disposti ad assumere l’incarico, visto il già gravoso carico di lavoro assunto dagli Amministratori di Sostegno iscritti nel Registro Provinciale;
c) che tale difficoltà è sentita anche nel territorio di Fidenza e del suo Distretto socio sanitario;
d) che è sempre maggiore l’esigenza di garantire la domiciliarità di alcune fasce di popolazione più debole;
e) che, a seguito dell’emanazione della Legge Regionale E-R n. 11 del 24 luglio 2009, la Provincia di Parma si è attivata con un seminario di approfondimento sul tema.

Tutto ciò premesso e considerato,

il Consiglio Comunale impegna l’Amministrazione

ad organizzare un incontro pubblico, in collaborazione con la Provincia di Parma, al fine di sensibilizzare ed informare sul tema dell’amministrazione di sostegno il Distretto socio sanitario, coinvolgendo tutti i possibili soggetti interessati: Azienda USL,  Fondazione Trustee, Forum Solidarietà, gruppi di volontariato locali e territoriali -specialmente quelli che si occupano di disabilità, tossicodipendenza, domiciliarità- liberi professionisti, e altri che verranno considerati opportuni, anche allo scopo di incentivare, nel nostro territorio, l’iscrizione al Registro provinciale suddetto.

Martina Canella
mcanella@pdfidenza.it

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nov 242009
 

Premesso

- che il 25 novembre venne dichiarato giornata internazionale contro la violenza alle donne, per la prima volta, nel 1981 nel corso della prima riunione del gruppo femminista dell’America Latina e dei Caraibi;
- che nel 1999 anche le Nazioni Unite ne riconobbero la valenza internazionale;

Considerato

- che all’inizio del 2009 erano 6.271.000 le donne italiane vittime di violenze fisiche, sessuali o psicologiche nell’ambiente famigliare;
- che nel 2007 sono state 126 le donne assassinate a causa di tali violenze,

Considerato inoltre,

che la passata amministrazione si è interessata in vario modo dell’argomento in oggetto: sostenendo, con l’aiuto del Centro Antiviolenza di Parma, l’apertura di un punto di ascolto a Fidenza, con iniziative di sensibilizzazione per le scuole, organizzando nel 2008 un Consiglio Comunale  “monotematico” ed approvando “Il Codice di condotta da adottare nella lotta contro le molestie sessuali, per la tutela della dignità sul lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori del Comune di Fidenza”.

Tutto ciò premesso e considerato,

invita il Sindaco, la Giunta e il consigliere delegato alle pari opportunità ad adoperarsi affinché temi e ricorrenze come quello oggetto della presente interpellanza non vengano relegati ad un ruolo di secondaria importanza;

inoltre, interpellano gli stessi

affinché chiariscano se è intenzione, di questa amministrazione, riaprire e continuare a finanziare il punto di ascolto di Fidenza, che risulta essere chiuso dal mese di settembre.

Martina Canella e Rita Sartori
mcanella@pdfidenza.it
rsartori@pdfidenza.it

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nov 232009
 

Premesso che:

- Il dolore è definito come “spiacevole esperienza sensoriale ed emozionale associata a un danno tessutale reale o potenziale, descritta in termini di tale danno (International Association for the Study of Pain)”: non è quindi una semplice percezione ma una complessa esperienza sensoriale;
- Nel 1992 presso l’ospedale St-Luc di Montreal fu avviato un progetto innovativo finalizzato a modificare le attitudini e il comportamento dei professionisti sanitari e nello stesso tempo dei malati ricoverati. Questo progetto, denominato “Verso un ospedale senza dolore”, ha ricevuto il sostegno ufficiale dell’OMS che ha promosso una campagna internazionale per una cultura più attenta alla sofferenza, cui l’Italia ha aderito;
- Dalla prima indagine multicentrica italiana sul problema dolore, avviata nel 2000 a Vicenza e che ha coinvolto un gruppo di 20 ospedali, è emerso: nonostante 9 ricoverati su 10 accusino dolore e quasi la metà lo avvertano ai limiti della sopportabilità, meno di 1/3 riceve cure contro il sintomo e l’80% dei pz. che denunciano dolore intenso, nonché il 60% che denunciano dolore moderato, non ricevono un trattamento efficace; da cui si desume che in Italia il dolore è sottovalutato e trascurato, considerato ineluttabile, quasi fosse parte integrante delle cure;
- L’OMS ha proposto  che il consumo di farmaci oppiacei sia assunto come indice di valutazione dell’efficacia dei programmi di controllo del dolore (in particolare da cancro); l’Italia occupa uno degli ultimi posti in Europa rispetto a tale parametro, come riconosciuto dal documento “La terapia per il dolore: orientamenti bioetici” del disciolto Comitato Nazionale per la Bioetica;

Considerato che:

- L’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni riconosce il rispetto della dignità e dell’autonomia della persona umana, l’equità nell’accesso all’assistenza, e assicura la qualità delle cure e la loro appropriatezza riguardo alle specifiche esigenze;
- Le cure palliative e la terapia del dolore costituiscono obiettivi prioritari del P.S.N. ai sensi dell’art.1, commi 34 e 34-bis, della legge n.662 del 23-12-1996;
- La normativa sugli oppiacei, ai sensi della legge n.12 dell’8-2-2001, favorisce la disponibilità di farmaci efficaci per lenire il dolore dei malati oncologici;
- L’accordo 19 aprile 2001 in Conferenza Unificata (ai sensi art.8 D.LGS. 28-8-1997 n281) tra il Ministro della Sanità’, le regioni, le province, i comuni e le comunità’ montane, ha prodotto un documento con le linee guida per l’organizzazione della rete dei servizi delle cure palliative che recita: “per assicurare l’attività’ di consulenza specialistica e di eventuale presa in carico della tipologia più’ complessa di pazienti sia in regime degenziale e/o residenziale che domiciliare, e’ da prevedersi, per ambiti territoriali definiti dalla regione, una funzione specialistica permanente pluri-professionale e pluri-specialistica affidata alla responsabilità’ di un dirigente medico, in possesso di idonea formazione ed esperienza in cure palliative”;
- Sono cogenti le linee guida per un progetto regionale di “un ospedale senza dolore” contenute nell’accordo Stato-Regioni ai sensi del provvedimento 24 maggio 2001, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.149 del 29-06-2001; il progetto non riguarda soltanto l’ambito ospedaliero ma si estende alla rete dei servizi sanitari e socio-sanitari per l’applicazione di specifiche terapie del dolore: in ospedale, nell’assistenza a domicilio, in hospice e nelle altre strutture residenziali.
- È tutelato e garantito l’accesso alle cure palliative e alle terapie del dolore da parte del malato, come definito dall’articolo 2, comma 1, lettera c), nell’ambito dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 novembre 2001, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 33 dell’8 febbraio 2002;

Considerato inoltre che:

- Il già citato accordo del 24-5-2001 raccomanda l’istituzione, nell’ambito delle Aziende sanitarie e Ospedaliere, del Comitato Ospedale Senza Dolore (COSD) che costituisce il punto di riferimento aziendale per la lotta al dolore. Il COSD, costituito da medici curanti, prevede la partecipazione del personale infermieristico per almeno un terzo dei membri, oltre al farmacista e ad organizzazioni non profit, in particolare le organizzazioni del volontariato, operanti nel settore.
- Tutte le Aziende Sanitarie dell´Emilia-Romagna hanno costituito ad oggi il Comitato Ospedale Senza Dolore (COSD);

Constatato che:

- Nel Distretto di Fidenza (AUSL PR-102) è presente una attività di consulenza e terapia antalgica indirizzata solo ai degenti del P.O. di Vaio e un’attività di consulenza domiciliare dal 3-3-2009 indirizzata solo ai pazienti con dolore cronico in ADI (assistenza domiciliare integrata) di II°-III° livello;
- Tale attività non si esplica per carenza di organico nei confronti dei pazienti trattati in regime di DH (anche oncologico), dei pazienti in Hospice e dei pazienti sul territorio non inseriti in ADI e di quelli in ADI di I° livello;
- Per ovviare a tale situazione i pazienti sono costretti ad accedere alle prestazioni del PS e a ricoveri altrimenti evitabili, a rivolgersi alle strutture private e agli ambulatori delle Aziende Ospedaliere di PR e PC con tempi d’attesa molto lunghi, vedendo aggravarsi la loro condizione, essendo ampiamente dimostrata la possibilità di cronicizzazione del dolore (permanenza del dolore una volta risolta la causa scatenante).

Tutto ciò premesso:

Il Consiglio Comunale di Fidenza, riconoscendone la improrogabile necessità,  richiede l’istituzione di un centro strutturato di consulenza e terapia antalgica allocato presso il P.O. di Vaio, la cui attività sia indirizzata all’ospedale e al territorio. Delega il Sindaco in qualità di presidente del Comitato di Distretto di Fidenza a presentare tale richiesta all’Assessore alla Sanità della Regione E-R, al Presidente della Conferenza Socio-Sanitaria Territoriale, al Direttore dell’AUSL PR-102 di Parma.

Il Gruppo Consiliare del Partito Democratico con l’adesione degli altri Gruppi Consiliari

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nov 232009
 

Il sottoscritto Luigi Toscani consigliere del gruppo PD,

premesso

- che le vie del quartiere San Lazzaro in oggetto sono senza uscita,  di calibro ridotto, senza marciapiedi;
- che i veicoli che vi si immettono da Viale Martiri della Libertà sono costretti a uscire in retromarcia;
- che tali manovre sono rischiose a causa dell’alto traffico veicolare di Viale Martiri della Libertà;
- che tali manovre sono rischiose oltre che per gli automobilisti anche per i pedoni e ciclisti, in particolar modo nelle giornate di nebbia o maltempo con visibilità ridotta;
- che specialmente gli automezzi adibiti a Pubblico Servizio (Ambulanze, VVFF, Nettezza Urbana), essendo di grosse dimensioni,  trovano difficoltà ad uscire in retromarcia;

chiede

all’Amministrazione di provvedere a risolvere tale situazione di pericolo.

Luigi Toscani
ltoscani@pdfidenza.it

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nov 232009
 

I sottoscritti consiglieri del Gruppo Consiliare PD

premesso che

- in data 12-11-2009 è stata emanata un’ordinanza sindacale firmata dal vicesindaco Stefano Tanzi contro i comportamenti incivili e il disturbo della quiete pubblica in zona San Michele (area verde omonima nonché le vie  Berenini,  Malpeli, Carducci) nella quale sono contemplati una serie di divieti per i cittadini e gli esercizi commerciali e artigianali;
- tali comportamenti non hanno mai compromesso la sicurezza di terzi;
- tra i comportamenti sanzionati la maggior parte è già contemplata dal Nuovo Regolamento di Polizia Urbana approvato con delibera C.C. n.17 del 02-03-2004 che mira a “salvaguardare la convivenza civile, la sicurezza dei cittadini, la più ampia fruibilità dei beni comuni e a tutelare la qualità della vita e dell’ambiente”; all’art. 3 (spazi e aree pubbliche) comma 1 recita “deve essere consentita la libera fruibilità degli spazi pubblici da parte di tutta la collettività” e al comma 2 “sono vietati gli atti o le attività o i comportamenti che si pongono in contrasto con l’indicata finalità”;
- alcuni divieti come di sedere sui cordoli delle aiuole e fumare nell’area verde sono illiberali poiché vigenti solo in quel luogo e non in altri della città, e odiosi perché in maniera strumentale colpiscono gli abituali frequentatori extracomunitari al fine di allontanarli;
- il divieto agli esercizi pubblici di “vendere e somministrare dalle 20 alle 7 bevande alcoliche di qualsiasi gradazione” e la disposizione riguardante la chiusura alle ore 20 dell’attività di vendita o servizio alla clientela per gli esercizi pubblici autorizzati ex lege reg. 14/2003, per gli esercizi di vicinato nonché  laboratori artigianali “penalizzano zone commerciali di Fidenza per il solo fatto di trovarsi nei pressi di un giardino frequentato da persone incivili” come stigmatizzato da Confesercenti;

constatato che

- l’insolita ordinanza che ha descritto un quartiere di Fidenza come una suburra ha avuto grande eco mediatica sui telegiornali e quotidiani nazionali;
- si moltiplicano iniziative e dichiarazioni di netto sapore razzista. L’istituzione dei “volontari per la sicurezza” (ronde), Gentilini già sindaco di Treviso che tra il serio e il faceto invita a sparare agli immigrati come ai leprotti, l’on. Borghezio che vuole disinfettare i treni frequentati dalle prostitute nigeriane e appicca il fuoco ai giacigli dei clochard, Salvini capogruppo in C.C. a Milano che accomuna la questione rom alla derattizzazione e invita i Napoletani a lavarsi,  Coccaglio (BS) che con l’operazione White Christmas vuole  “bonificare” il paese dai clandestini, Padova che erige un muro in via Anelli per separare il quartiere degli immigrati dagli Italiani, il comune di Trieste che nel 2006 fa togliere le panchine usate per dormire dagli homeless e per lo stesso motivo le abolisce dall’arredo urbano, l’Ambrogino d’oro consegnato or ora dalla giunta di MI ai vigili impegnati nelle operazioni anti-clandestini sui mezzi di trasporto pubblico;
- l’ordinanza dietro il paravento del pragmatismo, “noi siamo per il che fare? facendo”, in questo frangente trasuda  ideologia;

interpellano il Sindaco

affinché chiarisca:
- perché l’ordinanza sindacale è stata firmata dal vicesindaco Stefano Tanzi;
- perché un’ordinanza “ad personas”, vale a dire gli extracomunitari, anziché semplicemente far rispettare il Regolamento di Polizia Urbana con le forze di polizia. Sono forse ritenuti diversi da noi? Se così fosse  concorderemmo con la recente dichiarazione dell’on. G. Fini al riguardo. La polizia locale è dunque ritenuta incapace di far rispettare il Regolamento di Polizia Urbana sopra menzionato e quindi è da considerarsi sfiduciata?
- l’ordinanza non contraddice le linee programmatiche del sindaco sull’immigrazione  che auspicano “processi di integrazione onde consentire ai cittadini una piena cittadinanza”?
- impedire di fumare o sedere sui cordoli nell’area verde non limita la libera fruibilità del luogo pubblico?
- la giunta ritiene di aver eseguito una buona operazione di marketing territoriale?
- non le sembra che l’amministrazione, in pochi mesi di operato, abbia fatto camminare la comunità fidentina all’indietro, rimuovendo diritti e libertà che parevano sicure e consolidate?
- non ritiene giusto e doveroso revocare l’ordinanza in oggetto?

Con preghiera di risposta scritta.

Il Gruppo Consiliare del Partito Democratico
segreteria@pdfidenza.it

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