mar 052015
 
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di Amedeo Tosi

Saluto con grande gioia Madre Luisa Merlin e la ringrazio di cuore per essere qui con noi questa sera assieme a tutta la comunità Canossiana di Fidenza. E’ un momento che ritengo molto importante, non solo per il Consiglio Comunale, ma per tutta la nostra città.

Sono sicuro di interpretare il pensiero sia dei consiglieri che dei cittadini nell’affermare che porgere il nostro grazie a madre Luisa attraverso la cittadinanza benemerita è un gesto civico di grande importanza e sensibilità – per il quale ringrazio la Giunta comunale – nei confronti di una nostra concittadina che da oltre 20 anni si è spesa in tutti i modi a favore dei nostri figli. Ha contribuito alla loro formazione, sia scolastica che umana, favorendo e costruendo tutti i giorni un dialogo e un legame tra famiglie scuola istituzioni e diocesi, che viene valutato e studiato come esempio da più parti. Ha guardato alla necessità di mantenere vivo il legame tra le persone, indipendentemente dalla loro estrazione e cultura, senza compromessi, ma con la consapevolezza che attraverso l’impegno di tutti i giorni si cammina insieme e si raggiungono i risultati sperati.

Quello che in una parola possiamo definire il “bene comune”.

Madre Luisa con la sensibilità e umanità che la distinguono ha saputo ricordare a tanti di noi la necessità di impegnarsi verso il prossimo, indicando la giusta strada da seguire come tutti i veri educatori sanno fare. Grazie alla sua levatura morale è diventata negli anni un punto di riferimento umano, spirituale e sociale di grandissima importanza. Ha saputo infine guardare e leggere con lungimiranza l’evolzuione della nostra società sapendo costruire una realtà come l’Enac che tanto bene ha fatto e continua a fare nel settore della formazione professionale.

Grazie a lei e a tutta la comunità delle Canossiane abbiamo visto in mezzo anoi operare il carisma di Santa Teresa di Canossa, insegnando a tanti di noi, sull’esempio di Santa Bakita, che: “il Signore mi ha voluto bene, bisogna  voler bene a tutti”.

A Madre Luisa, alla quale mi lega una profonda amicizia personale, cresciuta in anni di collaborazione nell’ambito della nostra Diocesi, con grande affetto e commozione porgo il nostro saluto e la ringrazio di cuore per tutto il bene che ha saputo donarci.

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