feb 122015
 
milluminodimeno sitopd

Il Municipio e palazzo Porcellini abbassano le luci in favore del risparmio energetico. Il Comune di Fidenza aderisce, infatti, a “M’illumino di meno”: l’undicesima Giornata del risparmio energetico. “M’illumino di meno” intende dimostrare come il risparmio energetico sia una possibilità concreta che può essere messa in atto da chiunque, dalla quale si può attingere per far fronte ai problemi energetici del nostro Paese.

Quest’anno l’iniziativa, lanciata da Caterpillar-Radio Due con l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo e della Presidenza della Repubblica e l’adesione di Senato e Camera dei Deputati, si terrà venerdì 13 febbraio alle ore 18.38. Per l’occasione il Comune abbasserà le luci del Municipio e di Palazzo Porcellini e inviterà le scuole a visitare gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili che si trovano sul nostro territorio.

In occasione della Giornata del Risparmio energetico non vogliamo limitarci solo a un gesto simbolico, abbassare le luci, ma vogliamo cogliere l’opportunità di far crescere una consapevolezza del valore del risparmio energetico e della produzione di energia da fonti rinnovabili, invitando le scuole a visitare gli impianti del territorio per favorire nei ragazzi una cultura sempre più forte del rispetto dell’ambiente, che si realizza anche attraverso un uso corretto delle risorse di cui disponiamo” spiega l’assessore all’Ambiente, Giancarlo Castellani.

Il coinvolgimento delle scuole nell’iniziativa rientra nel grande progetto di Educazione Sostenibile lanciato dal Comune di Fidenza, città da sempre all’avanguardia nella difesa dell’ambiente e nell’innovazione dei servizi dedicati. Uno dei grandi temi al centro del progetto è proprio il risparmio energetico, visto come valorizzazione delle risorse naturali e incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili. Destinatari del progetto sono principalmente i ragazzi perché l’educazione alla salvaguardia dell’ambiente deve divenire una cultura condivisa e un testimone da passare alle nuove generazioni.

FacebookTwitterGoogle+Condividi