giu 162016
 
AUTOBUS-BELLA

Il Distretto Socio-sanitario di Fidenza e la Regione Emilia-Romagna sono scesi in campo con una nuova misura di contrasto alla povertà: per le fasce deboli, ora viaggiare costa meno.

Lo ha deliberato il Comitato del Distretto Socio-sanitario di Fidenza che, grazie a un accordo siglato con l’Azienda Tep-Parma, ha investito i 14.808 euro assegnati dalla Regione Emilia-Romagna nella riduzione tariffaria degli abbonamenti annuali di trasporto pubblico per le fasce più deboli.

Chi può beneficiare delle riduzioni

Potranno usufruire della riduzione tariffaria: le famiglie numerose con 4 o più figli, i disabili, gli anziani di età non inferiore ai 65 anni per gli uomini e a 63 anni per le donne, le vittime di tratta di esseri umani e grave sfruttamento.

I richiedenti dovranno essere residenti nel Distretto Socio-sanitario di Fidenza ed essere in possesso di un ISEE inferiore a 9.000 euro (la soglia per l’accesso alle misure di contrasto alla povertà approvata dal Comitato di Distretto).

Per gli aventi diritto, l’importo dell’abbonamento annuale extraurbano ammonterà a 100 euro, mentre quello dell’abbonamento annuale cumulativo (una linea extraurbana più la città) ammonterà a 169 euro, con un risparmio di 47 euro.

Come si acquista l’abbonamento a tariffa agevolata

Gli abbonamenti a tariffa agevolata sono in vendita allo sportello Tep di Barriera Bixio e al Punto Tep di via Garibaldi 18 a Parma, aperti dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 13.15. Il richiedente dovrà presentare l’apposito modulo compilato (scaricabile dal sito del Comune di Fidenza: www.comune.fidenza.pr.it nella sezione “Servizi sociali”) e la dichiarazione ISEE. Il modulo può essere richiesto e compilato anche agli sportelli Tep.

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giu 092016
 
bariggi nuovo

“E’ una grande soddisfazione poter contare su una fidentina prestigiosa come Maria Pia Bariggi icome nuovo assessore, cui ho assegnato due deleghe chiave, Scuola e Cultura, pilastri dell’innovazione che stiamo portando avanti giorno dopo giorno”.Così il Sindaco Andrea Massari ha annunciato il nuovo assetto della squadra di governo della Città, nel corso di una conferenza stampa svoltasi in Municipio, nel pomeriggio di oggi.

“Una Comunità cresce e si sviluppa quando si mettono al suo servizio passione, competenza, dedizione assoluta. Ingredienti miscelati in un progetto di governo che deve avere una visione d’insieme della Città, a maggior ragione se parliamo di una Comunità come Fidenza, resa speciale da una lunga tradizione di impegno civile e dalla lucida consapevolezza di un futuro a portata di mano – spiega il Sindaco -. Fidenza migliora con le buone opere pubbliche che fanno da volano per la ripresa economica e dicono no allo sfruttamento dei lavoratori, con le buone pratiche ambientali, con l’urbanistica che sposa la rigenerazione, con un welfare efficace che azzera clientele e sprechi e si dimostra capace di investire sul futuro”.

In questo cammino Scuola e Cultura “sono pilastri essenziali, ad occuparsi dei quali non abbiamo voluto figure improvvisate ma uno dei migliori tecnici in azione sul territorio comunale e provinciale. Sono lieto che Maria Pia abbia accettato la mia proposta, perché oggi Fidenza può contare su una personalità importante che ha fatto dell’Istruzione motivo di impegno personale e di significative conquiste professionali e che ha elevato sensibilmente l’offerta culturale di Fidenza”.Bariggi è stata anche un’amministratrice pubblica e “ciò la rende la figura ideale per entrare da subito al servizio della Comunità, senza perdere un solo minuto a dover capire le regole del gioco. Grazie a Maria Pia, quindi, cui ho affidato deleghe importanti e obiettivi particolari su cui si è già messa al lavoro. Penso all’innovazione imponente della rete delle scuole fidentine, per le quali abbiamo conquistato 3 milioni di euro in 24 mesi. Penso al futuro di tutti i contenitori culturali cittadini. Un grande ringraziamento, infine, lo voglio anche fare a tutta la maggioranza che con noi governa Fidenza, con la quale ho condiviso passo passo questa nomina e le motivazioni che ne sono state alla base”.

Maria Pia Bariggi torna, così, ad occuparsi dei settori su cui si era cimentata precedentemente, indiscussa protagonista di una rinascita culturale di cui Fidenza beneficia anche oggi.

“Quando il Sindaco Massari mi ha proposto di mettermi a disposizione – commenta l’assessora -, sapeva di poter contare sul mio spirito di servizio, sulla mia propensione a prendermi cura delle persone, sulla mia inclinazione a coinvolgere tutta la Comunità in un grande percorso partecipativo, strumento essenziale per analizzare, conoscere, progettare e realizzare insieme obiettivi di crescita e innovazione”.

Fidenza, come altre realtà di analoghe o più grandi dimensioni, “è alla prese con una stagione complessa, connotata dai fenomeni migratori e da una crisi economica che l’Amministrazione ha affrontato con azioni straordinarie, costruite con un riformismo dal basso che sta facendo scuola. Elementi centrali nella progettazione di un sistema moderno, legato all’istruzione e alla cultura, due ambiti sui quali si fonda la vita della Città.
E la nostra è una città, un ambito operativo privilegiato per mettere a sistema competenze, risorse, attori, per la quale è un onore spendersi. Il programma del Sindaco
– chiosa Bariggi – pone obiettivi importanti, che principiano con la verifica dell’efficacia e della equità sostenibile dei servizi e si sviluppano con l’individuazione e la realizzazione di interventi immateriali per attivare partecipazione, per generare valori e beni comuni, favorendo la socialità che si coniuga con un civismo responsabile. Obiettivi che sento prioritari, come cittadina e amministratrice”.

giu 072016
 
of festival 2016

di Franco Amigoni

Ho seguito il Festival Of4 e ho anche brevemente partecipato ad uno degli appuntamenti previsti nel cartellone.
Nei giorni seguenti sono state numerose le prese di posizione pro e contro il Festival, basate essenzialmente sul riscontro di cassa dei negozianti locali da un lato, degli operatori dello street food dall’altro, sul riscontro di pubblico dall’altro ancora.

Ho anche intravisto, molto da lontano, che qualcuno ha provato a risuscitare l’evento 2012 dei Subsonica in Piazza Garibaldi come un evento riuscito.

Riuscito in sostanza perchè non avrebbe fatto “perdere” soldi all’Amministrazione, perchè per il resto non pare abbia lasciato una traccia duratura nella memoria dei fidentini.
Queste poche note fanno emergere a mio avviso due elementi, uno micro, di misurazione del successo o insuccesso di una iniziativa, e uno macro, di senso dell’iniziativa stessa all’interno dell’ecosistema culturale di un luogo.

Il tema della misurazione presenta molte sfaccettature, proviamo ad evidenziarne alcune:
1. c’è il numero dei frequentatori. Le stime fatte dal Comune indicano in circa 36mila le persone presenti nel corso dei tre giorni del festival. Sono pochi? sono tanti? Se li dividiamo per 365 giorni di un anno, la loro incidenza in termini di “residenti equivalenti” è pari a circa 100 persone.
Non vado oltre, ma questo per dire che raramente sinora il “format” del festival è riuscito a incidere profondamente sull’economia urbana, nelle città italiane. Se invece dividiamo i 57mila euro spesi per 36mila presenze, otteniamo un costo/presenza di 1,58 euro. Non parliamo poi del caso “subsonica”. Con 1100 paganti,e un centinaio di biglietti venduti a Fidentini, a fronte di 88mila euro di spese, il costo/presenza (non entro qui nel merito delle sponsorizzazioni e dei costi reali per il Comune, ci penseranno altri eventualmente) è stato pari a 80 euro tondi tondi per presenza. C’è da farsi venire i capelli ricci (per chi li ha). Penso che un costo/presenza di 80 euro possa essere annoverato tra i peggiori nella storia dei festival mondiali, e il fatto che una parte della somma sia stata sostenuta da privati non riduce le dimensioni del fallimento. Credo che se si fosse proposto a un migliaio di persone di recarsi in centro per ritirare 40 euro, si sarebbe speso la metà a parità di risultato (anzi, con maggiore soddisfazione dei “premiati”). Se le iniziative sono fatte per creare nuovi flussi in centro, la partita dei Subsonica è ingiocabile;

2. c’è l’attivazione dell’economia locale, che in questo caso è stata indiretta, nel senso che tutti gli operatori dello street food erano provenienti da fuori Fidenza e appartenevano ad un “format” che sta girando l’Italia, quello organizzato da Merenda Italiana. L’attivazione dell’economia locale è stata quindi indiretta, nel senso che una parte dei frequentatori del festival si è anche diretto presso i locali dell’area per acquistare o consumare, in misura difficilmente quantificabile. Su questo aspetto, tra le varie sperimentazioni effettuate negli scorsi due anni sul tema agro alimentare probabilmente a mio parere quella più interessante rispetto all’attivazione dell’economia locale è stata Borgo Food, l’insieme delle iniziative agro alimentari connesse alla Festa di San Donnino 2015. Ricordo fra le altre cose gli showcooking con cuochi borghigiani, che hanno riscosso grande successo. Penso che, pur perfezionabile, la strada sia quella. Merenda Italiana, sia pur molto interessante come iniziativa, in breve tempo ha già trasformato sè stessa in un “format distributivo omogeneizzato”, che può essere molto piacevole ma non esprime il genius loci. Sul “genius loci” dei Subsonica soprassiedo.

3. c’è la sedimentazione di un patrimonio immateriale di attività culturali, cui il festival poteva contribuire. Sotto questo aspetto il Festival Of4, cambiando totalmente volto nelle sue due edizioni, non ha a mio avviso centrato l’obiettivo nè nel 2015 nè nel 2016, e richiede un ulteriore ripensamento; per i Subsonica parlare di patrimonio immateriale forse è un pò forte, senza nulla togliere alla qualità della loro musica per chi la apprezza;

4. c’è un discorso di rete, che l’evento può innescare o far crescere. Rete con altre iniziative, con il sistema locale e sovralocale. Qui qualcosa il Festival ha forse lasciato, vedremo;

5. c’è un discorso di tema. I festival di grande successo in Italia sono sempre nati dal basso, da appassionati in grado di fare la differenza, senza imposizioni dall’alto. Mantova, Trento, Pordenone, Bra, Lucca sono soltanto alcuni esempi. Anche Fidenza ha fatto storia in questo senso, con l’ormai classico esempio del Festival di Lilliput, che ha fatto la differenza per alcune edizioni portando la nostra città al centro dell’attenzione nazionale rispetto a questo tipo di iniziative. Il Festival di successo ha comunque un tema forte (non quattro, di cui tre soltanto accennati), e lo valorizza al massimo.

La questione del tema ci conduce al secondo punto, quello macro, di senso dell’iniziativa stessa all’interno dell’ecosistema culturale di Fidenza.

La nostra città può esprimere oggi, e reggere nel tempo, un festival importante e di richiamo sovraregionale?
Ne vale davvero la pena anche nel 2016?

Ma soprattutto, quali sono le energie dal basso, che scaturiscono direttamente dal nostro territorio (e che c’erano per Lilliput), che possono fare la differenza con un occhio al genius loci e uno, strabicamente, al futuro?

Come spesso mi accade, concludo qui, con qualche buona domanda.

giu 072016
 
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Le risate e le corse dei bambini insieme a tanta emozione hanno accompagnato l’inaugurazione del Parco del Piccolo Principe, in memoria di Marcello Bo. Un aeroplano in legno sul quale i bambini possono giocare e volare con la fantasia è il “tesoro” di questo parco in via Saragat, fortemente voluto dagli amici di Marcello, che sin da bambino aveva sognato di volare.

Un sogno che si era avverato con una brillante carriera, che aveva portato Marcello a diventare un affermato pilota dei voli di linea della compagnia di bandiera. Ma Marcello era molto di più di un bravo aviatore: era un giovane allegro, simpatico, generoso, sensibile, solare e attivo, amato e stimato da tutti. La sua improvvisa e prematura scomparsa nel dicembre 2015 ha lasciato un vuoto incolmabile nella comunità e subito è partita un’importante testimonianza collettiva di solidarietà a favore della comunità di Fidenza.

L’iniziativa si è concretizzata ieri, con il taglio del nastro da parte della piccola Rebecca, grande amica di Marcello, del Parco del Piccolo Principe, dove gli amici del giovane scomparso hanno fatto installare un gioco in legno a forma di aereo. Il parco pubblico di via Saragat, vicino a dove abitava il pilota fidentino, ha preso il nome dal celebre romanzo di Antoine de Saint-Exupéry, ispirandosi alla profonda passione per il volo che animava Marcello.

Il sindaco di Fidenza, Andrea Massari, ha ricordato commosso Marcello. “E’ un momento dal sapore dolce e amaro allo stesso tempo. Amaro per il vuoto che ha lasciato un amico scomparso, dolce per il momento di festa e per il dono che i suoi amici hanno voluto fare ai bambini di Fidenza”, ha detto Andrea Massari, che poi ha commentato come “noi della generazione dei primi anni Settanta ci sentiamo ancora bambini ma in realtà siamo nell’età della responsabilità. Dobbiamo prendere il testimone da Marcello, che ha saputo coniugare la responsabilità con quella gioia di vivere e capacità di continuare a sognare tipica dei bambini. A nome dell’Amministrazione e di tutta la città di Fidenza porto un grande abbraccio alla moglie, alla famiglia e a tutti gli amici di Marcello, che ringrazio per questo bellissimo dono”.

Il sindaco Massari ha quindi invitato i presenti a ricordare Marcello con un applauso, che è stato fortissimo, lungo, sentito e commovente.

“’Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano’. Questa frase del Piccolo Principe, che accompagna questo parco, ben rappresenta Marcello, che non aveva mai smesso di essere bambino, quel bambino che sognava di volare e che con la sua forza di volontà aveva realizzato il suo sogno. Donare un aereo ai bambini di Fidenza ci è sembrato il modo migliore per ricordarlo nel tempo, perché altri bambini possano sognare di diventare piloti e magari seguire le sue orme. E’ stato incredibile: in un mese e mezzo abbiamo raccolto 11mila euro. Questo dimostra l’affetto dei fidentini per Marcello ed è il segno della bontà che lui ha sempre donato a tutti. Ringrazio tutta la comunità di Fidenza che ha dimostrato di essere unita e generosa, e l’Amministrazione comunale che ha appoggiato questo progetto”, ha spiegato Matteo Soncini, rappresentante degli amici di Marcello Bo.