apr 132015
 
Ande - IUFN-workshop-2014

Quando parliamo di partecipazione non parliamo di un’attività che è “accessoria” alle attività delle istituzioni, o in generale alla vita di una città. La partecipazione è una dimensione costitutiva delle istituzioni di una città. Il Consiglio comunale, le commissioni consiliari le giunte, sono tutti organismi utili alla partecipazione.

Il tema che dobbiamo affrontare oggi è il cambiamento che abbiamo vissuto in questi ultimi decenni nelle forme di rappresentanza. Noi oggi abbiamo delle istituzioni, dei partiti e più in generale dei “corpi intermedi” che si sono creati anche molto tempo fa per rispondere a bisogni che erano consolidati e legittimi, ma che oggi risultano poco aggiornati sulla complessità della vita contemporanea. Bisogni che continuano ad esistere e che non vanno negati, ma piuttosto fatti evolvere.

Il fatto è che in una società più complessa e più articolata come appare oggi quella in cui viviamo ci sono bisogni ed esigenze che non trovano rappresentanza nei corpi intermedi classici, tante cose che vorremmo per l’ambiente, per l’economia, per il nostro vivere insieme. Il tema è quindi legato alla dimensione istituzionale, ma non solo.

E’ politico nel senso più alto del termine perchè riguarda anche la capacità di pensarsi, rielaborare temi e poi di auto-organizzarsi dei cittadini, in forme che poi possano essere riconosciute e aiutate.

Tutto ciò richiede un cambiamento non solo negli atteggiamenti dei cittadini, ma anche delle forme della politica, di come si fa la politica, ma anche dei ruoli tecnici interni ed esterni all’amministrazione. Il materiale tecnico che la politica usa per organizzare la vota dei cittadini deve essere reso disponibile nelle forme più aggiornate perchè i cittadini li possano intelligere e quindi usare.

Altri pezzi dell’intervista ai link presenti sulla piattaforma per lo streaming raggiungibile cliccando qui

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