lug 192017
 
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“Bentornata Bormioli! La grande vetraria di Fidenza è tornata a casa. Con l’acquisizione del ramo casalinghi a marchio Bormioli Rocco da parte della Bormioli Luigi si è compiuto il primo passo per costruire un grande distretto del vetro lungo la via Emilia, che riporta sul nostro territorio la proprietà di una delle più importanti industrie manifatturiere d’Italia e della provincia. Partiamo da qui: mentre nel resto del Paese e anche nel parmense abbiamo assistito a pezzi interi di made in Italy inglobati da gruppi esteri, tra Fidenza e Parma si sono poste le premesse per una operazione molto importante che parla italiano e, nel nostro caso, vede un’azienda chiave come la Bormioli Rocco passare da un fondo d’investimenti ad una proprietà industriale vera, solida e stimata. Si tratta di una notizia di cui da giorni aspettavamo l’ufficializzazione e che per tanto tempo abbiamo sostenuto con tutti gli strumenti Istituzionali a nostra disposizione.

Ricordo bene quando nel 2014 chiedemmo l’intervento dell’allora sottosegretario Luca Lotti, perché intervenisse sul fondo d’investimenti inglese affinché non si materializzasse un’operazione che avrebbe avuto per Fidenza effetti gravi. Ricordo le tante battaglie intraprese fianco a fianco con la Camera del Lavoro e le organizzazioni sindacali fidentine di categoria a tutela dei lavoratori Bormioli. In questi mesi, soprattutto, ho sempre apprezzato la concretezza, la determinazione e la serietà dell’ingegner Alberto Bormioli, che ho incontrato varie volte, anche in presenza dell’assessore regionale Palma Costi, in rappresentanza di una Regione che da subito ha capito l’importanza strategica di questa acquisizione.

Ora è tanta la soddisfazione e, chiusa questa prima ed indispensabile fase, nei tempi e modi del caso l’attenzione si sposta sul piano industriale e sulle strategie di rilancio internazionale che la Bormioli Luigi svilupperà a favore della “nostra” vetraria. Un percorso che tutti vogliamo sia di vero e meritato sviluppo e che il Comune, insieme a tutte le Istituzioni, nel caso sosterrà con lealtà.

Chiudo ringraziando le centinaia di uomini e donne che lavorano ogni giorno nella vetraria fidentina. Uomini e donne che hanno dimostrato nei momenti di incertezze e difficoltà, una dignità straordinaria e l’intelligenza rara del gioco di squadra, rendendo la loro ricerca della serenità una questione che ha toccato il cuore di tutta la Comunità fidentina”.

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set 102015
 
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La Bormioli Rocco è il cuore del tessuto produttivo di Fidenza e del sistema manifatturiero provinciale. Il compito del Sindaco e dell’Amministrazione comunale è quello di promuovere tutte le condizioni migliori non solo per il suo permanere sul territorio ma per una sua crescita. Obiettivo che passa per l’ascolto delle parti e attraverso la promozione di un dialogo sempre aperto e costruttivo tra il mondo del lavoro e quello dell’impresa”.

Il Sindaco Andrea Massari commenta così l’incontro di stamane con i lavoratori dello stabilimento vetrario fidentino, impegnati in uno sciopero di due ore per turno, organizzato per chiedere certezza sul futuro del forno numero 12, sulla definizione di nuove modalità organizzative del lavoro interno e di una razionale applicazione delle norme su mercato del lavoro. Presenti anche Massimo Bussandri (segretario della Cgil di Parma), Vincenzo Vassetta (segretario Camera del Lavoro di Fidenza), Simone Cavalieri (segretario Filctem Cgil) e l’assessore Davide Malvisi.

Ho ascoltato le ragioni dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali, così come dai vertici dell’azienda ho piene rassicurazioni di un impegno in corso a favore degli investimenti a supporto della crescita – spiega il Sindaco Massari–. Come Comune siamo impegnati a favorire l’incontro e il dialogo tra le parti e continua la nostra azione per rappresentare ai livelli più alti del Governo la centralità di questa azienda. Nel mese di ottobre, avremo un importante visita del Governo Renzi direttamente nello stabilimento, per incontrare sia il management aziendale che i lavoratori e i loro rappresentanti. Un momento niente affatto retorico, perché è fondamentale che anche a Roma arrivi una fotografia molto precisa delle necessità e degli avanzamenti produttivi di un simbolo del made in Italy”.