Non parleremo solo di voti, in questo piccolo articolo, ma di tutti i risultati delle primarie di ieri. Perchè alla fine non siamo un’impresa e quindi il nostro valore aggiunto va ben oltre le performances. Sta nel mezzo più che nei fini, per dirla in gergo.
Ha vinto Andrea Massari con il 58 % dei 1238 voti espressi.
Sono 712 elettori: 252 in Taddei, 319 in Sede e 141 alle Orsoline. Alessia Gruzza ha invece raccolto 521 preferenze, vincendo la sifda alla Taddei (259), ma perdendola in sede (172) e alle Orsoline (90). Pochissime le bianche (3) e nessun errore, nessuna scheda nulla.
Il risultato è una somma. E’ composta da tanto impegno, quello che serve per tenere aperti 3 seggi per 12 ore in 1 domenica di sole. A questo si aggiunge (o si toglie per avere il risultato finale)tantissima disillusione, quella della famosa “gggente” che non ne può più di meccanismi poco trasparenti (e che infatti ne vede anche dove non ci sono, tanto ha interiorizzato la paura che siano dappertutto) e ha una sete mai vista di una classe dirigente politica onesta ed efficace. E poi ci sono quelli che han firmato per la candidatura di Andrea e Alessia che certamente son venuti e han chiesto ad amici e parenti di venire. Sono persone che ci credono o che che ci scommettono più di altre, che han volantinato e attaccato i manifesti perchè sono più coinvolte, o perchè difendono posizioni ideali, o anche solo abitudini.
Lo sgangherato circolo di Fidenza ha veramente una tale quantità di difetti che farne l’elenco sarebbe noioso. Il primo e più importante, quello su cui insisto quasi alla nausea da Ottobre, è che ha una struttura ed un atteggiamento che genericamente non invitano alla partecipazione effettiva.E’ un difetto tipico di moltissime organizzazioni attive in questo periodo storico, perchè nel gruppo si cerca la comunità che il paese sta perdendo e quindi istintivamente ci si chiude. Stiamo lavorando per cambiare questo atteggiamento, stiamo cercando di far seguire i fatti alle parole perchè il Pd su questo cambiamento può dare l’esempio, può far capire come lavorerebbe nella città dei prossimi mesi e credete che su questa coerenza ci giochiamo il futuro del circolo. Per fare in modo che la partecipazione che chiediamo ai cittadini sia “ricompensata” stiamo cercando di mettere al servizio di questo processo le migliori competenze e le idee più innovative che circolano qui da noi. Se ne avete di mai viste o se credete di essere particolarmente bravi in una cosa che avete letto su qualche documento vi resta solo che venire con noi.
Ma è un fatto non contestabile che nessuna forza politica locale avrebbe avuto la forza e senza dubbio nessuna ha la disponibilità di far scegliere il candidato sindaco per le prossime amministrative ai cittadini, in una com-petizione (…link) aperta e molto vivace.
Il comitato promotore ha gestito tutto il processo con il giusto distacco, mai lamentando effettive violazioni del regolamento e però preoccupandosi che tutti gli aspetti formali (attraverso i quali la sostanza trovava efficienza) fossero rispettati. Si tratta di fogli, documenti, rapporti con la federazione provinciale, organizzazione di momenti di confronto. Ne manca un ultimo, il bilancio. Lo pubblicheremo in settimana assieme a quello dei due candidati, che firmando la candidatura hanno accettato – oltre che a sostenere lealmente il vincitore a prescindere dal risultato – di presentarlo nella settimana successiva al voto.
Sono tanti o pochi 1238 fidentini? Sono pochi se si pensa a quanti ne serviranno per tornare maggioranza in Consiglio Comunale, sono tanti se si pensa al tasso medio di partecipazione di questo periodo storico, sono pochi rispetto alle primarie del dicembre scorso – che però erano sostenute da una campagna mediatica di ben più alto spessore – quando votarono in 1500. Sappiamo bene che la politica locale ha tantissimo terreno da recuperare per tornare ad essere guida della società che la seleziona.
Ma questo primo passo ci rende comunque orgogliosi perchè dentro il centro-sinistra fidentino è accaduta una cosa nuova, che solo pochi anni fa non accadde e su cui non molto tempo fa pochi avrebbero scommesso anche solo un euro. Ci siamo arrivati con il fiato un pò corto, ma mentre gli altri scelgono il loro candidato misurando la potenza delle alchimie in una stanza chiusa, noi ci apriamo ai cittadini e (pur chiedendo loro un piccolo contributo) li invitiamo ad una partecipazione determinante.
Ora tornano ad insediarsi i gruppi (le pattuglie) e si lavora per far cambiare passo ad una città che sembra molto più stanca di quanto in realtà non dovrebbe essere. Con Andrea, con Alessia e con tutti quelli che vorranno dar il loro contributo. Perchè alcuni “amici” - molto dispiaciuti del nuovo clima del circolo (che non permette più tutte quelle belle litigate che riempivano così bene le giornate degli anni scorsi) – vi continueranno a ripetere che in via Bacchini quello che conta è l’apparato, ma in verità io in sede non l’ho mai visto, il Sig. Apparato. Ci ho visto Maria Grazia, Roberto, Martina, Marco, Franco, Alessandro… e ci vedrei volentieri anche voi che state leggendo.
Marco Gallicani
segretario del circolo