mag 112016
 
rendiconto 2015

[di Franco Amigoni]

Il rendiconto della gestione 2015 è il primo che compete integralmente a questa Amministrazione, e sotto questo punto di vista assume un significato particolare.

E’ stato oggetto di una approvazione all’unanimità dei voti e senza eccezioni da parte dell’Organo di Revisione in data 5 aprile e fatto pervenire al Consiglio il giorno 9 aprile, con largo margine per gli approfondimenti. Essendo a cavallo di una radicale trasformazione del sistema di contabilità, i confronti sulle serie storiche sono in diverse circostanze di limitato valore, ma alcune situazioni sono meritevoli di essere sottolineate.

1. L’anticipazione di cassa è sempre stata uno strumento tipico di copertura delle esigenze di tesoreria nei Comuni italiani, che naturalmente comporta dei costi finanziari. Un segnale inequivocabile sull’efficacia della gestione è fornito dalle spese impegnate per interessi passivi. Tale spesa era pari a 10.460,04 euro nel 2013, si è ridotta a 2.541,62 euro nel 2014 per poi approdare a 1.651,63 euro nel 2015. In pratica azzerata. Si tratta di quella voce che il MEF aveva rilevato come criticità durante l’ispezione del 2012. I revisori segnalano giustamente e cautamente che non è stata ancora eliminata, ma è anche vero che il miglioramento è molto evidente;

2. L’attività di recupero dell’evasione tributaria ha dato risultati incoraggianti, con circa 700mila euro di entrate di carattere eccezionale, e questo ha consentito un ulteriore accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità per 440mila euro, rafforzando la solidità del bilancio;

3. I trasferimenti dallo Stato e da altri Enti hanno continuato il loro trend di riduzione, passando dai 2,3 milioni di euro del 2013 (2.298.749) ai 560mila euro del 2015, con una riduzione netta del 76% circa;

4. Tra i servizi a domanda individuale (asilo nido, mensa scolastica, teatro Magnani, Servizi integrativi della Biblioteca, parcheggi pubblici a pagamento), i proventi si sono attestati su poco meno di 2 milioni di euro a fronte di una spesa di oltre 3,5 milioni di euro, con una copertura del 55% circa;

5. Tra le spese correnti, le spese per il personale hanno subito una ulteriore sensibile riduzione; si è passati da un consuntivo 2011 pari a 5.045.836 euro a 4.377.248 nel 2015, consolidando una riduzione del 13,3% nel quinquennio. A questo riguardo, risulta evidente a tutti coloro che hanno a che fare con la macchina comunale che il livello raggiunto oggi non potrà scendere ulteriormente; il tetto di spesa stabilito dalle norme relative per il Comune di Fidenza è pari a circa 5 milioni di euro. Questa valutazione tiene conto della struttura demografica e delle caratteristiche del Comune, e in prospettiva si presenta la necessità di incrementare la dotazione di risorse umane e competenze dell’organico per far fronte alla cospicua mole di lavoro richiesta;

6. L’indebitamento locale pro capite, dato dal rapporto tra residui dei debiti su mutui e popolazione è calato in soli 3 anni del 12% circa, a segnalare un trend estremamente confortante;

7. La stessa pressione tributaria è scesa del 4% circa in tre anni.

In complesso da questi e da altri parametri si desume, al netto delle difficoltà di lettura per motivi tecnico contabili di cambiamento dei metodi utilizzati che avevo anticipato, un ulteriore e significativo passo avanti nella qualità della gestione, che significa in pratica usare sempre meglio e con maggiore attenzione i soldi dei cittadini pur continuando a erogare servizi di alto livello.

Nelle pieghe del rendiconto, voglio ricordare in particolare:

  1. la tassa sui rifiuti è la più bassa della provincia e l’ecobonus ottenuto la rende ancora più contenuta, premiando contemporaneamente i cittadini per il loro impegno;
  2. è stata favorita molto, con un costo non indifferente per l’Amministrazione, l’accessibilità al centro storico con la sosta facile nei primi 30 minuti;
  3. appalti più grandi su tempi più lunghi, con clausole sociali su molti temi (manutenzione patrimonio edilizio, verde, manutenzione strade) hanno fatto risparmiare garantendo un equo trattamento degli operatori e un servizio adeguato;
  4. gli interventi per il piano wifi comunale, per la riqualificazione energetica del Ballotta, per la progettazione in corso del nuovo sito comunale;
  5. il sistema di videosorveglianza potenziato sia in quantità che in qualità, tramite il sistema molto efficace di riconoscimento delle targhe per controlli incrociati sui crimini;
  6. le grandi sfide che ci attendono ad esempio sull’area ex Carbochimica, alle quali non ci sottraiamo;
  7. le azioni concrete per tematiche storico culturali come la via Francigena, da un lato o come la Fiera di San Donnino dall’altro;
  8. la costante azione nel sociale.

E’ possibile e necessario fare ulteriori passi avanti; questo richiederà un impegno dell’Esecutivo e del Consiglio che sin da ora appare rilevante ma indispensabile per restituire ai cittadini fra circa tre anni un Comune sano ma anche vitale, in grado di competere e di cooperare con gli altri territori non soltanto nei termini del buon “padre di famiglia” ma anche di una buona e consolidata strategia di sviluppo.

FacebookTwitterGoogle+Condividi

 Leave a Reply

(richiesto)

(richiesta)