mag 082020
 
rendiconto-di-gestione

“Il rendiconto di bilancio è come una polaroid che fotografa quello che è stato fatto in un anno, in questo caso il 2019. E nella polaroid di Fidenza ci sono un bilancio sano come mai prima, aumenti esponenziali degli investimenti sulle opere pubbliche, sul welfare, sull’ambiente, il mantenimento di livelli enormi sulla scuola e la cultura. Senza aumentare le tasse.
Per capirci cito un dato: sei anni fa le imprese fornitrici venivano pagate dal Comune in 73 giorni. Nel 2019 in meno di una settimana”.

Così il Sindaco di Fidenza, Andrea Massari, presenta il via libera dato dal Consiglio comunale (con i voti della maggioranza, contraria l’opposizione) al rendiconto e agli interventi descritti capitolo per capitolo.

BILANCIO SANO COME MAI PRIMA
Come si può misurare senza tecnicismi la salubrità del bilancio? Ad esempio con questo dato: il bilancio è stato ripulito dai crediti insussistenti o da quelli di dubbia esigibilità. Nel 2014 questi “pagherò” erano 9.7 milioni di euro e il fondo rischi – a tutela di tutti i fidentini – era di soli 487.000 euro. Nel 2019 grazie ad un fondo di protezione balzato a 6.1 milioni i “pagherò” sono stati ridotti dell’85%. E i crediti vantati dal Comune di Fidenza nei confronti degli utenti o contribuenti sono totalmente messi al riparo da ogni evenienza. Migliora la capacità di riscossione delle entrate che sale al 74,73% nel 2019 e continua la lotta contro l’evasione: nel 2019 sono stati emessi avvisi di accertamento per un totale di 1.9 milioni di euro con ricorsi gestiti interamente dal Comune, senza costi extra.

TASSE: ZERO AUMENTI
Nella gestione dei tributi comunali, il Comune di Fidenza non ha applicato nessuna delle maggiorazioni previste dalle leggi. Ad esempio ha mantenuto l'aliquota IMU per i terreni agricoli al 9,1 per mille anziché portarla al 10,6 per mille e non ha utilizzato la possibilità della maggiorazione dello 0,8 per mille della TASI.

RIDOTTO (ANCORA) L’INDEBITAMENTO
In questi anni di risanamento l’indebitamento anche per mutui e prestiti per realizzare opere pubbliche e investimenti per Fidenza è sceso di 4.6 milioni di euro (nonostante il boom di opere pubbliche che tutti i fidentini possono rilevare) e l’indebitamento pro-capite scende del 15.7%: significa 249 euro in meno per ogni abitante.

OPERE PUBBLICHE AVANTI TUTTA
Il rendiconto misura i cantieri attivati, conclusi e in stato di avanzamento al 31 dicembre 2019. Bene, nel 2019 sono state concluse opere pubbliche per 12.3 milioni di euro, una cifra imponente che
significa cantieri gli interventi sistematici sulle scuole fidentine sulla sicurezza strutturale (adeguamento della scuola Zani, 4^ sezione della scuola materna alla scuola De Amicis, riqualificazione energetica della scuola Collodi). Riqualificazione degli impianti sportivi, il polo dei servizi Casa della Salute, l'impianto fotovoltaico presso il cimitero urbano, il super cantiere di restauro dei Gesuiti. Gli interventi di riqualificazione sulle strade comunali che nel biennio 2018-2019 superano i 2.5 milioni di euro.

WELFARE, SCUOLA E CULTURA: 11 MILIONI PER PROTEGGERE E CRESCERE
Nel 2019 le risorse finanziarie complessive destinate al welfare ammontano a 6.740.562 euro con un aumento di oltre € 700.000 rispetto all'anno precedente dell'impiego di fondi statali e regionali. Un
impegno enorme che significa protezione delle persone e che cammina di pari passo con le risorse per scuola e cultura mantenute a livelli top: complessivamente 4.8 milioni di euro.

AMBIENTE
I lavori sulle bonifiche ambientali procedono e trainano un aumento di 3 milioni di euro sul settore ambiente, attestatosi nel 2019 su 4.5 milioni di risorse investite. I lavori su Cip, Carbochimica, inceneritore di San Nicomede fanno la parte del leone con oltre 2 milioni di euro.

L’OPPOSIZIONE ACCUSA IL SINDACO CHE IL RENDICONTO SAREBBE FALSO SUBITO ESPOSTO IN PROCURA DAL SINDACO MASSARI
“Chiedo ai fidentini: quando avete votato i vostri rappresentanti pensavate fosse possibile che alcuni di essi venissero in Consiglio recitando a cuor leggero, contro ogni atto e documento, che il Sindaco e
gli uffici comunali avrebbero redatto un documento (il rendiconto) falso? Ve lo chiedo perché è quanto successo durante il Consiglio del 4 maggio ed è un fatto gravissimo, senza precedenti e che per
tutela dei cittadini di Fidenza ho dovuto fare oggetto di un esposto in Procura. A me interessa parlare di politica e di amministrazione e certe gravi accuse non possono subirsi senza chiamare alle
conseguenti responsabilità chi le ha formulate per iscritto e ripetute più volte in diretta streaming”.

Il Sindaco Massari non usa mezzi termini nello spiegare il consiglio nel corso del quale “noi abbiamo parlato di Fidenza a 360° a proposito di scuola, viabilità, sociale, ambiente, opere pubbliche,
sicurezza, centro storico ma la minoranza ha parlato solo della pista ciclabile Salso-Fidenza e dei 120.000 euro della quota parte di finanziamento del Comune di Salsomaggiore, assolutamente
presenti e confermati in forma ufficiale da quell’Ente, al quale siamo legati peraltro da un’intesa ufficiale e vigente. La ciclabile si farà, Fidenza e Salsomaggiore la attendono da 20 anni”. L’attacco dell’opposizione ruota proprio attorno alla pista lunga 2.450 metri, 137 metri dei quali di proprietà di un privato che ha fatto ricorso contro l’esproprio. Una storia ordinaria nelle opere pubbliche e di semplice risoluzione. Dopo che il TAR ha accolto (per motivi procedurali) il ricorso del privato l’iter progettuale è stato riavviato ed il progetto, dopo la conferenza dei servizi, dovrà tornare in Consiglio limitatamente ai terreni dei ricorrenti.

Il punto sul rendiconto si è aperto con le opposizioni invitate a leggere autonomamente il loro documento, prendendosene la responsabilità. Lettura avvenuta dopo alcuni tentennamenti e nel corso della quale le minoranze – prosegue Massari – “hanno sostanzialmente accusato il Sindaco ed il Ragioniere Capo di falsità nel bilancio” sostenendo che Fidenza sia un Comune che, citando alla lettera, “falsamente inserisce cose nel riaccertamento ordinario”, che ha “carenza di veridicità” e spingendosi fino ad analizzare “l’elemento psicologico dell’azione compiuta dal Sindaco e dal RSF (il responsabile dei servizi finanziari, ndr) nel redigere il rendiconto 2019”.

In Consiglio è stata letta la risposta puntuale degli uffici ai rilievi formulati ed il Sindaco nel suo intervento ha anche ricordato che le somme previste per l’esecuzione dell’opera sono state sottoposte con esito favorevole ai raggi x dai revisori di Fidenza e Salso; lo stesso Presidente del Collegio dei revisori fidentini, Dott. Pietro Speranzoni, è intervenuto evidenziando gli approfondimenti fatti sul punto particolare e come in generale non vi siano ragioni per parlare di bilancio inattendibile o di falsificazione del bilancio fidentino.

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mag 112016
 
rendiconto 2015

[di Franco Amigoni]

Il rendiconto della gestione 2015 è il primo che compete integralmente a questa Amministrazione, e sotto questo punto di vista assume un significato particolare.

E’ stato oggetto di una approvazione all’unanimità dei voti e senza eccezioni da parte dell’Organo di Revisione in data 5 aprile e fatto pervenire al Consiglio il giorno 9 aprile, con largo margine per gli approfondimenti. Essendo a cavallo di una radicale trasformazione del sistema di contabilità, i confronti sulle serie storiche sono in diverse circostanze di limitato valore, ma alcune situazioni sono meritevoli di essere sottolineate.

1. L’anticipazione di cassa è sempre stata uno strumento tipico di copertura delle esigenze di tesoreria nei Comuni italiani, che naturalmente comporta dei costi finanziari. Un segnale inequivocabile sull’efficacia della gestione è fornito dalle spese impegnate per interessi passivi. Tale spesa era pari a 10.460,04 euro nel 2013, si è ridotta a 2.541,62 euro nel 2014 per poi approdare a 1.651,63 euro nel 2015. In pratica azzerata. Si tratta di quella voce che il MEF aveva rilevato come criticità durante l’ispezione del 2012. I revisori segnalano giustamente e cautamente che non è stata ancora eliminata, ma è anche vero che il miglioramento è molto evidente;

2. L’attività di recupero dell’evasione tributaria ha dato risultati incoraggianti, con circa 700mila euro di entrate di carattere eccezionale, e questo ha consentito un ulteriore accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità per 440mila euro, rafforzando la solidità del bilancio;

3. I trasferimenti dallo Stato e da altri Enti hanno continuato il loro trend di riduzione, passando dai 2,3 milioni di euro del 2013 (2.298.749) ai 560mila euro del 2015, con una riduzione netta del 76% circa;

4. Tra i servizi a domanda individuale (asilo nido, mensa scolastica, teatro Magnani, Servizi integrativi della Biblioteca, parcheggi pubblici a pagamento), i proventi si sono attestati su poco meno di 2 milioni di euro a fronte di una spesa di oltre 3,5 milioni di euro, con una copertura del 55% circa;

5. Tra le spese correnti, le spese per il personale hanno subito una ulteriore sensibile riduzione; si è passati da un consuntivo 2011 pari a 5.045.836 euro a 4.377.248 nel 2015, consolidando una riduzione del 13,3% nel quinquennio. A questo riguardo, risulta evidente a tutti coloro che hanno a che fare con la macchina comunale che il livello raggiunto oggi non potrà scendere ulteriormente; il tetto di spesa stabilito dalle norme relative per il Comune di Fidenza è pari a circa 5 milioni di euro. Questa valutazione tiene conto della struttura demografica e delle caratteristiche del Comune, e in prospettiva si presenta la necessità di incrementare la dotazione di risorse umane e competenze dell’organico per far fronte alla cospicua mole di lavoro richiesta;

6. L’indebitamento locale pro capite, dato dal rapporto tra residui dei debiti su mutui e popolazione è calato in soli 3 anni del 12% circa, a segnalare un trend estremamente confortante;

7. La stessa pressione tributaria è scesa del 4% circa in tre anni.

In complesso da questi e da altri parametri si desume, al netto delle difficoltà di lettura per motivi tecnico contabili di cambiamento dei metodi utilizzati che avevo anticipato, un ulteriore e significativo passo avanti nella qualità della gestione, che significa in pratica usare sempre meglio e con maggiore attenzione i soldi dei cittadini pur continuando a erogare servizi di alto livello.

Nelle pieghe del rendiconto, voglio ricordare in particolare:

  1. la tassa sui rifiuti è la più bassa della provincia e l’ecobonus ottenuto la rende ancora più contenuta, premiando contemporaneamente i cittadini per il loro impegno;
  2. è stata favorita molto, con un costo non indifferente per l’Amministrazione, l’accessibilità al centro storico con la sosta facile nei primi 30 minuti;
  3. appalti più grandi su tempi più lunghi, con clausole sociali su molti temi (manutenzione patrimonio edilizio, verde, manutenzione strade) hanno fatto risparmiare garantendo un equo trattamento degli operatori e un servizio adeguato;
  4. gli interventi per il piano wifi comunale, per la riqualificazione energetica del Ballotta, per la progettazione in corso del nuovo sito comunale;
  5. il sistema di videosorveglianza potenziato sia in quantità che in qualità, tramite il sistema molto efficace di riconoscimento delle targhe per controlli incrociati sui crimini;
  6. le grandi sfide che ci attendono ad esempio sull’area ex Carbochimica, alle quali non ci sottraiamo;
  7. le azioni concrete per tematiche storico culturali come la via Francigena, da un lato o come la Fiera di San Donnino dall’altro;
  8. la costante azione nel sociale.

E’ possibile e necessario fare ulteriori passi avanti; questo richiederà un impegno dell’Esecutivo e del Consiglio che sin da ora appare rilevante ma indispensabile per restituire ai cittadini fra circa tre anni un Comune sano ma anche vitale, in grado di competere e di cooperare con gli altri territori non soltanto nei termini del buon “padre di famiglia” ma anche di una buona e consolidata strategia di sviluppo.

nov 302014
 
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di Franco Amigoni

Ok, non c’è bisogno di partire sempre dai massimi sistemi. Stamattina parto da un film di serie B, peraltro diretto e sceneggiato da una grande di Hollywood. “C’è posta per te”. Ve lo ricordate? Ho rivisto il finale stamattina su sky. Tom Hanks proprietario di una catena di megastore del libro che apre un nuovo punto vendita gigantesco proprio vicino alla libreria tradizionale gestita da Meg Ryan. ”The Shop around the corner”. Ce n’è un altro che parla di librerie, in quel caso il gestore della micro libreria è Hugh Grant. Che incontra casualmente Julia Roberts. Due commedie romantiche. Torniamo al negozio dietro l’angolo. Già in difficoltà, viene fatto fallire dal nuovo gigante della grande distribuzione. Tutti sono d’accordo che è così, anche i due proprietari, che poi ovviamente si innamoreranno.

Ma prima, Meg Ryan fa visita al megastore della Fox (volpe, che nome evocativo), e scopre due cose importanti.
1. i commessi sono degli ignoranti;
2. anche un punto vendita della grande distribuzione può essere caldo e accogliente, può avere un’anima. E le persone ci vanno molto volentieri. 

Una precisazione importante: correva l’anno 1998, quindi Amazon era ancora neonata (è stata fondata nel 1994) e in italia non esisteva proprio. Quindi niente commercio elettronico. Internet era molto presente, ma solo come intermediario delle mail tra i due protagonisti. Eravamo prima dell’era social.

Meg Ryan e i suoi colleghi fanno di tutto per resistere alla concorrenza, organizzano raccolte fondi, feste, conferenze stampa di protesta, ma non c’è niente da fare. Alla fine Meg Ryan andrà a lavorare da un editore importante come esperta di libri per bambini, e si metterà con il magnate della carta stampata. Titoli di coda. Diciamo che il finale è meno istruttivo della prima parte.

La domanda che mi è stata fatta anche ieri pomeriggio da un commerciante di Fidenza è: come si fa ad animare il centro storico, e implicitamente far coesistere negozi di piccole dimensioni, grande distribuzione e commercio elettronico? Cosa può fare il Comune per noi? Oggi fa troppo poco, quasi niente. Come si fa a elevare lo status di tutti i negozi dietro l’angolo in modo che diano le risposte che i cittadini e gli ospiti cercano?

Io gli ho dato una prima risposta da “consumatore”: io non vengo da te perchè in piazza c’è la giostra, o perchè ci sono delle belle luminarie. Vengo da te perchè hai della roba di alta qualità, che ti distingue. Poi naturalmente il fatto che lo spazio pubblico sia ben attrezzato, accogliente e caldo, non solo durante le feste, è un importantissimo corollario.
Ma è la qualità dell’offerta che fa la differenza, l’anima di un luogo.

Il Genius Loci deve pervadere sia lo spazio pubblico che lo spazio privato, ma lo spazio privato non può attribuire al pubblico un ruolo trainante sul mercato che non può avere, soprattutto a livello di un piccolo paese.

Si, ma Meg Ryan, che era bravissima e aveva una offerta super specializzata, è fallita lo stesso.
Vero.

Purtroppo oggi tutti, i commercianti ma anche i professionisti, sono  in difficoltà. E spendere soldi pubblici per sperimentare soluzioni di rivitalizzazione significa anche, in parte, che quei soldi non daranno sempre i risultati attesi. Il “moltiplicatore” economico, il volano dell’economia urbana è lento e difettoso in questo momento. Ma da noi c’è una grande differenza rispetto ai luoghi di “C’è posta per te”. Qui l’anima pubblica è forse polverosa, ma ben presente ovunque. E i centri storici ritroveranno nei prossimi anni un nuovo assetto, mentre molta grande distribuzione periferica si avvierà al declino. Il mondo cambia sempre. Regole e progetti del pubblico possono aiutarlo a cambiare in meglio.

- leggi anche: “La destra, la sinistra, tutto ed il contrario di tutto” di Marco Gallicani