ott 192011
 

Il sottoscritto Davide Malvisi membro del gruppo consigliare del Partito Democratico,

premesso che:

la giunta comunale con delibera Numero   189    Del   1 Settembre 2005 e successivamente il Consiglio Comunale nel dicembre del 2005 hanno approvato il Piano attuativo dell’intervento denominato “I Gigliati”.
Il piano prevedeva la stipula di un ACCORDO EX ART. 11 L. 7 AGOSTO 1990,  N. 241  E SUCC.  MODIF. ED INTEGRAZ. E ART. 18 L.R. 24 MARZO 2000, N. 20 E SUCC. MODIF. ED INTEGRAZ. che impegnava il Comune e i soggetti attuatori a tutta una serie di interventi.

Constatato che:

gli unici interventi nell’area del piano sino ad ora iniziati sono esclusivamente a carattere residenziale e che nulla si è ancora mosso per quanto riguarda gli interventi di carattere commerciale ed artigianale previsti e possibili nel piano, l’idea di alcune difficoltà da parte dei privati nel mantenere i loro obblighi sembra essere concreta.
Le ricadute possibili per la nostra città da questo intervento sono evidenti a tutti, a partire dal grande parco urbano, al sistema delle piste ciclabili, ai parcheggi a servizio del centro, al recupero dello scalone delle Ex Orsoline ma, la mia preoccupazione è grande nel vedere che i tempi si stanno allungando e che nessuna notizia ci è arrivata recentemente.
La mia preoccupazione è anche per coloro che già oggi hanno acquistato casa in questo quartiere e non vedono ancora il definirsi delle urbanizzazioni primarie, compreso il grande parco. E’ evidente a tutti che le case sono state acquistate ad un prezzo che comprende la vicinanza a questa dotazione di verde. La sua mancata realizzazione impoverirebbe la città ma diminuirebbe sensibilmente anche il valore di tali immobili.
La preoccupazione, per chi ha acquistato casa e per chi lo sta per fare, ( l’intervento prevede circa 240 alloggi ) aumenta se, al mancato completamento delle urbanizzazioni e delle opere che ho prima citato, aggiungiamo il rischio che, nella malaugurata circostanza che, i soggetti attuatori non fossero in grado di rispondere dei loro impegni, toccasse ai piccoli proprietari rispondere in solido. Su quest’ultimo passaggio chiedo delucidazioni e spero di essere smentito.

Interpello codesta amministrazione:

Punto 1
Era previsto come onere urbanizzativo a carico dei soggetti attuatori l’attrezzamento dell’ampia area (oltre 70.000mq) da destinarsi a parco urbano nel quale svolgere anche le feste e manifestazioni pubbliche.
A che punto è questo intervento? Ci sono dei problemi, dei ripensamenti delle nuove progettazioni sia da parte dell’amministrazione che da parte dei privati?

Punto 2
Era prevista la realizzazione di collegamenti pedonali e ciclabili di valenza urbana, compreso il nuovo ponte sul torrente Rovacchia.
A che punto è questo intervento?  Ci sono dei problemi, dei ripensamenti delle nuove progettazioni sia da parte dell’amministrazione che da parte dei privati?

Punto 3
Tenendo conto che il Comune ha localizzato in quell’area, in coerenza con gli obiettivi di qualificazione della struttura commerciale della città e del territorio di riferimento, parte delle potenzialità delle strutture commerciali di valenza sovracomunale riconosciute a Fidenza dal Piano Operativo del Commercio della Provincia di Parma con particolare riferimento ai 7.500 mq. di s.v. per strutture di vendita medio-grandi del settore non alimentare si chiedono i seguenti chiarimenti: a che punto è questo intervento? Per quanto tempo l’amministrazione intende mantenere ancora questa potenzialità in quella zona, vista la mancata utilizzazione della stessa?

Punto 4
Visto che era a carico dei soggetti attuatori  la riqualificazione dell’area retrostante “Palazzo Porcellini” con realizzazione di parcheggi seminterrati nello spazio tra la quota di via Mazzini e la quota di piazza Garibaldi e sistemazione a piazza pensile della copertura alla stessa quota di piazza Garibaldi, fino alla concorrenza di € 900.000,00 al netto da i.v.a. si chiede: a che punto è questo intervento? Ci sono dei problemi, dei ripensamenti delle nuove progettazioni sia da parte dell’amministrazione che da parte dei privati?

Punto 5
Visto che era a carico dei soggetti attuatori il restauro dello scalone monumentale dell’ex convento delle Madri Orsoline con il sistema di accesso da via A. Costa per un importo di €. 175.000,00 al netto da i.v.a. A che punto è questo intervento? Ci sono dei problemi, dei ripensamenti delle nuove progettazioni sia da parte dell’amministrazione che da parte dei privati?

Concludo richiedendo a questa amministrazione:

di fermare il rilascio dei permessi di costruire sino all’avvenuto chiarimento di tutte queste situazioni e fino a che, non saranno da parte dei soggetti attuatori stati rispettati tutti gli impegni. Questo a tutela delle famiglie che, ignare spesso di tante situazioni, possono rischiare di incorrere in problemi difficilmente risolvibili e sicuramente pesanti dal punto di vista economico. Sono certo che l’amministrazione ha ben presente queste problematiche e so che è già intervenuta in tal senso, ma le chiedo anche di farsi garante di un percorso di informazione e di trasparenza nei confronti del Consiglio Comunale e dei cittadini.

È richiesta cortese risposta scritta.

Distinti saluti.

Davide Malvisi
dmalvisi@pdfidenza.it

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