mar 172016
 
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“La Repubblica è una conquista nostra e dobbiamo difenderla, costi quel che costi”. E’ la frase celebre di Sandro Pertini, che tutti avrete letto nell’invito a questa cerimonia.

Sandro Pertini: il più amato dei Presidenti della Repubblica perché prima di tutti e più di tutti ha dato la vita intera a due grandi impegni:
1) coinvolgere i ragazzi e le ragazze, portare la passione dei giovani dentro la vita pubblica e politica, perché senza di loro la politica diventa potere e calcolo
2) Costruire la Res Pubblica – la cosa di tutti, letteralmente – giorno dopo giorno, lottando contro i suoi nemici mortali

Impegni di Pertini e di una generazione straordinaria che ha fatto del suo sacrificio la pietra d’angolo su cui si poggia la nostra Casa Italia.

Una generazione cui appartengono padri del pensiero democratico come Altiero Spinelli, cui sono onorato di aver appena dedicato una delle più importanti vie di Fidenza.

I due messaggi di quella generazione li dobbiamo tenere ben stretti e vicini al cuore, non solo per il rispetto sacrosanto verso coloro che – qui alle Carzole come in tutt’Italia – si sono fatti ammazzare pur di non rinnegare la loro voglia di libertà.

Non basta dire qui o sui social network #ionondimentico e poi tornarcene comodamente a casa.
Non basta applaudire al corteo che fra qualche giorno attraverserà, per il 25 aprile, il centro di Fidenza.

No, non basta.
Avere conquistato la libertà non significa essere liberi e al sicuro per sempre.

La battaglia dei ragazzi delle Carzole e di via Baracca, è ancora oggi la nostra battaglia.
Una battaglia che ha cambiato strumenti, ha cambiato avversari ma che resta l’impegno di gran lunga più straordinario che chiunque ami la sua Comunità può pensare di portare avanti.
Contro:

● le mafie e l’illegalità, il grande male d’Italia
● contro l’impoverimento culturale che significa analfabetismo di ritorno, pressapochismo, trionfo dei nuovi credo nazifascisti campioni di quell’egoismo cieco che mette sempre l’IO davanti al NOI
● contro un modo di intendere l’impegno per la Comunità come qualcosa da lasciare ad altri, che non ci tocca da vicino.
● contro un modo di intendere la politica come l’esercizio di potere di un capo da solo al comando

Ci scopriremo DAVVERO resistenti quando:

● riporteremo le migliaia di ragazzi che oggi abbandonano la scuola a trovare nello studio il loro mezzo per il riscatto sociale
● quando suonare al campanello del vicino per chiedergli il voto non sarà più motivo di vergogna ma di confronto e dialogo
● quando dietro un piccolo gesto di resistenza civile – anche il più banale, come saper pretendere una ricevuta fiscale – troveremo il senso del rispetto per i diritti di tutti

Confronto e dialogo, questa è la forza della nuova Resistenza.
Lo dico da Sindaco di una Città che ha scritto nella sua storia millenaria queste virtù, scolpite in quel piccolo pellegrino sul Duomo che ha visto Borgo San Donnino superare tragedie enormi e sempre saper ripartire.

Abbiamo avuto la guerra in casa, i bombardamenti, le vittime degli assassini nazifascisti ma soprattutto abbiamo avuto il coraggio della Liberazione che ci ha guidati nel cambiamento e nella sapienza di ricostruire.
Sempre col confronto e col dialogo, senza mai svendere valori e senza mai cedere alle furbizie e alle scorciatoie.

Siamo Fidenza, andiamone orgogliosi e continuiamo a lavorare sodo. Insieme. Sempre con un grazie dal profondo dell’anima per i ragazzi che oggi ci hanno permesso di essere qui.

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