nov 182015
 
sala consiglio vuota

Quella che vedete nella foto è una prospettiva personale, quella della maggioranza. Si proprio quella maggioranza che ogni tre per due viene accusata di essere un ammasso di plutocriptomassoni insensibili al dialogo e impermeabili ai criteri della trasparenza. Vedete voi se c’è altro da dire sui dialoghi e sui sordi. E se vi immaginate che sia un segno di protesta verso qualcosa o qualcuno annunciato e valorizzato perchè avesse il maggior risalto possibile… ecco no, niente di tutto questo. Semplicemente avevano altro da fare.

Nel frattempo vi raccontiamo come sono andate le cose al Consiglio Comunale del 16 novembre.

In un contesto di grande commozione per i recenti drammi parigini abbiam parlato di “Trasparenza negli affidamenti diretti per l’acquisizione di beni e servizi: Modifica del regolamento comunale per la disciplina dei contratti”, di “Anagrafe dei lavori pubblici”, di PRG e Comparto per destinazioni tecnico distributive TD1/A e di un mini intervento edilizio in Santa Margherita.

Avremmo volentieri parlato anche di commercio e centro storico e di baratto amministrativo, ma non c’era nessuno con cui farlo. Però erano tutti presenti alla consegna del mandato alla Sig.ra Claretta Ferrarini di rappresentanza presso la Commissione Tecnica Regionale sui dialetti.

La mozione sulla trasparenza degli affidamenti diretti proposta da quella RETE CIVICA – che si fa politicamente testimone della precedente amministrazione – fa il paio con l’altra, quella sulla trasparenza del web comunale dedicato agli appalti, per l’assurdità della richiesta e la scarsissima autorevolezza dei proponenti. Il dato surreale è che di fronte alla bocciatura della maggioranza han promesso di presentare una mozione per l’uscita del Comune del network di Avviso Pubblico contro le mafie. Che poi in realtà non è nemmeno così irreale visto che loro votarono contro l’adesione e che non han partecipato a nessun appuntamento dei tanti proposti dal Comune sui temi … (avranno avuto altro da fare, ce l’hanno spesso).

La materia degli affidamenti diretti sta a cavallo tra il tecnico e la chiacchiera da bar. Nel nostro Comune si possono fare fino a 40.000€. Oltre quella cifra si va a gara. Nella mozione chiedevano che anche per le cifre inferiori si gestissero gli affidamenti diretti solo per la somma urgenza perchè è una materia in cui é massimo l’esercizio del potere discrezionale del Dirigente competente. O incompetente, a leggere la loro mozione, visto che non si fidano della discrezionalità a cui è chiamato per Legge.

Si perchè è la Legge dello Stato che disciplina gli affidamenti diretti e lo fa ormai per acquisizioni che sono diventate residuali. Per tutto il resto ci sono i mercati elettronici gestiti dalle centrali di committenza nazionali o regionali (il MePa = mercato elettronico della Pubblica Amministrazione e il Consip = società per azioni del Ministero Economia e Finanze che svolge consulenza, assistenza e supporto per acquisti di beni e servizi delle pubbliche amministrazioni. La logica è quella dei supermercati: se siamo in tanti a comprare lo stesso prodotto, spuntiamo dal fornitore il prezzo iper concorrenziale). Volete ridere? In commissione (ci sono i verbali non è che ce lo inventiamo) alcuni illustri membri della minoranza proposero di uscirne perchè “così avremo potuto favorire i lavoratori locali”, a prescindere che questi fossero iscritti o meno alle piattaforme. E iscriversi non è mica così complicato come potrebbe sembrarvi.

Quindi, riassumendo, dopo un periodo famoso per alcuni affidamenti di alta acrobazia a liberi professionisti della politica nella gestione degli eventi pubblici, veri e propri cavalli imbizzarriti della committenza occasionale, arriva una mozione che chiede di ingolfare i dipendenti comunali per comprare materiale di modestissimo valore.

In un Comune in cui TUTTI gli obblighi di trasparenza e di pubblicità – disciplinati non a sentimento ma da una serie di leggi dello Stato – sono rispettati. Loro stessi li han citati nella premessa del testo, tra una critica e l’altra, cose tecniche, di quelle che sei costretto a studiare per fare politica locale: il Codice dei Contratti (dlgs 163/2006) la legge sull’anticorruzione (190/2012) e la legge sulla trasparenza amministrativa (dlgs 33/2013).

Il Comune di Fidenza aderisce, non da ieri, al servizio on line AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE, offerto gratis da “La gazzetta Amministrativa”, che è una piattaforma unica a livello nazionale e per questo non personalizzabile.
Dove ci son tutte le informazioni che volevano caricare sulla malandata piattaforma del sito web (indovinate chi lo ha messo in piedi?!). Abbiam detto loro che nonostante questo ci impegneremo a creare una zona ad uso e consumo degli utenti meno esperti, ma niente. Sono partite delle urla che dovevate esserci…

E poi ci sono state le delibere tecniche. Le più simpatiche: un comparto per attività produttive tecnico distributive TD1/A in via Corradini la cui gestazione risale al 1985 per cui le opere di urbanizzazione (realizzate e sulle quali non gravano mancanze o problemi di lavori fatti male) vengono trasferite alla proprietà di tutti, cioè del Comune. E poi un’altra storia antica che va a conclusione, quella per cui il Comune incamera al suo patrimonio delle aree destinate a viabilità e parcheggio a Santa Margherita.

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