gen 082016
 
fuffa rete civica

[di Franco Amigoni]

Non ce la possono fare. Sono incontinenti. Soprattutto quando il Sindaco è assente sentono irrefrenabile la necessità imperiosa di dire qualcosa, qualsiasi cosa purchè sia in conferenza stampa, con registratori e giornalisti presenti. Ecco stavolta Pollastri e la Amoruso, accompagnati da due signori di ignoto significato contingente (per essere più visibili e ufficiali, la conferenza stampa l’hanno organizzata nella sala consiliare, in modo direi inusuale), che esprimono la loro accorata e sballata visione del mondo ad uso dei media. Peccato che anche stavolta, nella loro incontinenza verbale, l’abbiano fatta “fuori dal vaso”.

Proviamo a ricostruire i fatti, che sono sempre ingarbugliati soprattutto quando, come evidentemente ormai spesso accade, i nostri eroi dell’opposizione si genuflettono alle obsolete strategie di un baffuto pseudoideologo prezzemolino locale che di sè stesso sul suo blog parla in questi termini: “…il mio … è il tentativo più coerente di tradurre razionalmente il cervello più fine del Rinascimento italiano, quello del “il fine giustifica i mezzi””. Come dire: io sono il Machiavelli del Borgo.
Fate voi in che mani si sono messi.

Veniamo al dunque, il tema è ASP:

1. L’opposizione ha presentato a suo tempo una petizione popolare ex art. 27 dello statuto comunale, che potrebbe essere presentata anche da un singolo cittadino, allegando invece oltre 2000 firme (mi baso sulle loro dichiarazioni, perchè le firme non sono mai state certificate e validate); in tal modo, è stata fatta un bella confusione tra petizione e referendum, che è disciplinato in tutt’altro modo (dall’art. 29). Buttando come al solito fumo negli occhi ai cittadini. La tecnica “al lupo al lupo” ormai è un loro marchio di fabbrica. In questo senso il titolo della Gazzetta “ASP: il Comune doveva indire un referendum”, è del tutto fuorviante; la petizione richiedeva infatti che il Comune bloccasse la riforma di ASP (senza considerare che il Comune di Fidenza doveva comunque coordinarsi con tutti gli altri comuni del distretto e trovare un delicato accordo con loro sulla riforma), e chiedeva di attivare il referendum consultivo sul tema (ma una petizione non può chiedere un referendum);

2. Per stessa ammissione di Rete Civica, poi, le famose duemila firme sarebbero per metà circa di fidentini e per metà di residenti in altri Comuni. Ma dabon?? Dato che lo Statuto prevede minimo 1800 firme di nostri concittadini, in ogni caso, anche se fossero state correttamente presentate (cosa che non è avvenuta) quelle 1000 firme circa di Fidentini sarebbero state comunque largamente insufficienti per indire un referendum. Anche se i nostri amici confusionari (vedi articolo 29 dello Statuto Comunale) avessero creato un comitato promotore, avessero raccolto e validato firme soltanto di concittadini borghigiani, avessero chiarito bene ai firmatari i termini della questione, eccetera eccetera.
Viva il pressapochismo a fini propagandistici.

Il difensore civico si è limitato a fare giustamente presente che il Comune deve adottare il Regolamento per regolare i referendum locali e su questo l’Amministrazione sta procedendo (ma perchè non lo hanno fatto, in cinque anni di amministrazione precedente, quelli che fanno capo a Rete Civica?? Domanda inutile. Tutto quello che loro non hanno fatto quando potevano, adesso diventa nel loro revisionismo storico un peccato del PD).

In questo triste quadro che ho richiamato (perchè poi perde tempo l’opposizione su battaglie di retroguardia, e fa perdere tempo pure alla maggioranza che potrebbe spenderlo meglio), le parole di trionfo del Movimento 5stelle sulla sua pagina fb risultano francamente ridicole. Le riporto testualmente:

“Avevamo ragione, ancora una volta, il difensore civico della Regione INVITA l’amministrazione comunale ad attivare le procedure per regolamentare tutti i Referendum e di seguito ad eseguire le richieste già in essere, ovvero che i fidentini si esprimano su ASP! E’ una piccola/grande vittoria dei cittadini con le mani libere”.

I cittadini con le mani libere dovrebbero guardarsi da loro presunti portabandiera così goliardici e approssimativi, per non dire “machiavellici” nel senso deteriore del termine.

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dic 232014
 
Usb nota su Asp da sociale parma-2

di Davide Rastelli

Ho provato a lasciar trascorrere qualche giorno dal Consiglio Comunale di mercoledì 17 dicembre, per vedere se fossi riuscito a calmare l’indignazione per gli eventi occorsi, durante il suo svolgimento. Niente da fare. Passa il tempo, ma son qui che ancora “sbuffo di rabbia”; tanto vale che ne parli liberamente.

Non ho alcuna intenzione di entrare nel tema ASP, perché l’aspetto centrale della mia riflessione non vuole essere quello, con tutto il rispetto per chi lavora presso le strutture pubbliche e private, che fanno capo all’Agenzia. L’attenzione vuole essere focalizzata sugli eventi occorsi: alcune decine di persone hanno fatto irruzione nell’aula del Consiglio Comunale, bloccandone lo svolgimento fino a costringere il Presidente a decretarne la sospensione.

Hanno preteso di essere ascoltati, dal Sindaco e dall’Assemblea, distribuendo improperi a chiunque provasse a far presente che anche le più legittime rivendicazioni, invocate a quel modo, non potevano essere accolte. Peraltro non vi era nemmeno la possibilità concreta di accoglierle, in quella sede ed in quel momento. Ma questa è l’altra storia della quale, come detto, non voglio riferire.

Fidenza conta circa 20mila elettori; mercoledì scorso una quarantina di persone (certamente non tutte del Borgo) ha scavalcato i diritti di tutti gli altri. Questi lavoratori PUBBLICI, che temono il peggioramento delle loro condizioni contrattuali, ma che allo stesso tempo sono apparsi poco informati (forse malinformati?), hanno agito coordinati dal loro Sindacato di riferimento e dal “Comitato per la difesa dell’ASP di Fidenza e la Gestione Pubblica dei Servizi”. Soggetti che, tra le altre cose, definiscono i tre Sindacati Nazionali: CGL CISL e UIL, ambigui e complici della politica.  Sembra difficile da sostenere di questi tempi, ma accettiamo la loro opinione.

Ma la vera anima politica della difficile serata si è presto rivelata essere il Movimento 5 Stelle locale. Tra gli “occupanti” si distinguevano chiaramente esponenti della “compagine grillina”; speriamo che non fossero i più brillanti!
Erano loro l’anello di congiunzione tra la protesta ed il rappresentante “Pentastellato” in Consiglio Comunale. Più volte il Consigliere Amoruso, vigilata dai “Grillini” di cui sopra, ha cercato di inscenare un comizio, in cui avrebbe certamente edotto il Globo sul fatto che, loro e solo loro sono i paladini delle classi oppresse e che tutte le altre forze politiche godono nel seminare miseria.

Ogni volta qualcuno si è dovuto prendere l’onere di farla tacere, per evitare che i fatti potessero degenerare. Proprio così, perché quando politicanti inconsapevoli della gravità del loro ruolo, sobillano a proprio uso lavoratori preoccupati, basta un’incomprensione per provocare gravi reazioni.  Quantomeno, l’arrivo delle forze dell’ordine ha calmato i più facinorosi tra i manifestanti. Certamente l’atteggiamento irresponsabile tenuto dal Consigliere Amoruso, supera per gravità qualunque fatto occorso durante l’occupazione, visto il ruolo che ricopre. Nella riunione dei Capigruppo, convocata d’urgenza dal Presidente del Consiglio Comunale, sia forze di Destra che di Sinistra hanno provato a mettere l’esponente “pentastellato”, davanti alle sue responsabilità, ma invano.

Consigliere Amoruso & Company, con una supponenza pari al loro cinismo, hanno sfruttato le debolezze di alcuni lavoratori per trarne visibilità politica. Ci consola solo il fatto che cavalcare lo scontento e non porsi mai nella posizione di collaborare con le altre forze politiche li porterà all’estinzione, ma fino ad allora dovremo aspettarci di tutto. Sfortunatamente la narrazione deve riportare anche un altro paio di fatti. Alla ripresa del Consiglio (due ore dopo), il Presidente ha invitato a sottoscrivere un documento in cui si condannavano i fatti occorsi e chiunque li avesse fomentati, giustificati od avallati. Tale documento sarebbe stato consegnato all’indomani al Prefetto di Parma. Ebbene il solo Partito Democratico si è sentito di rimanere DEMOCRATICO, firmandolo all’unanimità.

Ma il degno epilogo della serata ci è stato donato, ancora una volta, dal Consigliere Amoruso: a Consiglio terminato ha deciso di prendere in giro tutta l’aula, dichiarando che il suo movimento non aveva nulla a che fare con i fatti avvenuti e con i partecipanti alla protesta. Leggete cliccando qui cosa intenda la consigliera Amoruso per estraneità!

Questo è lo stile dei grandi moralizzatori, di quelli che cambieranno l’Italia. Piantare un casino dopo l’altro, a tutti i livelli. Senza alcuna consapevolezza, figuriamoci il costrutto. Bravi!

lug 012014
 
servizi_sociali
Pare proprio che la “terapia Massari” stia funzionando: una questione delicatissima per utenza e dipendenti – che poteva essere risolta in ben altro modo e con ben altri tempi e che si era incistata solo ed unicamente per volontà di qualche dirigente e grazie ad un clima elettorale esasperato ad arte – è stata impostata secondo i criteri di massima utilità per le persone che verranno “servite” e per coloro che le serviranno.

Il comunicato dei Sindaci (di tutti i Sindaci)
Grazie al rinnovato clima di fiducia e correttezza nei rapporti istituzionali che si e’ venuto a creare nel nostro territorio in queste ultime settimane di intenso lavoro, a seguito dell’insediamento delle nuove amministrazioni locali, i 12 sindaci del Distretto di Fidenza hanno raggiunto all’unanimità una decisione in merito alla organizzazione e gestione dei servizi socio sanitari residenziali e per la domiciliarità che nei mesi passati ha creato forti dissapori, spaccature e sofferenze.
Quello che in poco tempo, con un gesto importante di responsabilità da parte di tutte le istituzioni, è stato fatto riguarda principalmente la scelta della gestione unitaria per le case protette e la relativa distribuzione degli accreditamenti.Il Comitato di Distretto – rinnovato nella sua composizione – che rappresenta l’organo politico per la programmazione sociale e sanitaria, dopo attente valutazioni, al fine di mantenere la qualità dei servizi offerti agli anziani, di sostenere i costi del sistema pubblico e tutelare nel miglior modo possibile tutti i lavoratori, in modo unanime ha saputo tracciare il solco per la realizzazione di un futuro servizio sociale distrettuale efficiente ed efficace orientato all’interesse di questa fascia di cittadini. L’indirizzo del Comitato è molto chiaro: abbandonare le scelte di “campanile” e di “opportunità”, mettere da parte le contrapposizioni ideologiche e ragionare nell’interesse esclusivo di tutti i cittadini del Distretto.

Il momento è difficile e le decisioni da prendere non sono facili, ma i problemi vanno affrontati: questo è il mandato che cittadini hanno dato ai sindaci attraverso lo strumento del voto. Vanno contemperate per quanto possibile le esigenze di tutti, facendo sì che nessuno resti indietro, soprattutto i più fragili, coloro che hanno più difficoltà a far sentire la loro voce. La legislazione regionale già da 5 anni chiede obbligatoriamente di scegliere quale gestione attivare per le case protette e per i centri diurni: pubblica o privata.

Il Comitato ha indirizzato il percorso, che sarà sottoposto ad ulteriori approfondite valutazioni tecnico-economiche in ordine alle seguenti decisioni:

- gestione pubblica affidata ad ASP distretto di Fidenza: Casa Protetta di Fidenza 2 nuclei, Casa Protetta Sissa-Trecasali, Casa Protetta di Noceto e Casa Protetta di San Secondo affermando la prevalenza pubblica della gestione unitaria.

- gestione privata assegnata alle cooperative sociali che da anni operano nelle case protette. Ad AuroraDomus verrà affidata la gestione di: Casa Protetta di Fidenza 1 nucleo, Casa Protetta di Zibello e Casa Protetta di Roccabianca. A Proges verrà affidata la gestione della Casa Protetta di Salsomaggiore, della Casa Protetta di Fontanellato e della Casa Protetta di Soragna.

Di rilievo infine l’indirizzo espresso, sempre all’unanimità, dal Comitato di Distretto di ripensare la Casa Protetta di Roccabianca quale struttura rivolta ai bisogni emergenti della popolazione anziana e disabile ad alta valenza sanitaria. Entro il 30 settembre 2014 dovrà essere presentata una progettualità relativa alla riqualificazione della struttura, in collegamento con la Casa della Salute di San Secondo P.se, mediante attivazione di nuclei compartimentali per disabili ad alta valenza sanitaria e anziani disabili o assimilati. Il progetto vedrà coinvolti Ausl, i Comuni del Distretto di Fidenza e la Cooperativa AuroraDomus nella elaborazione congiunta di un servizio innovativo e di grande impatto su tutto il territorio provinciale per la sua unicità e sperimentazione.

Le scelte compiute segnalano la capacità di questo territorio di guardare avanti e sapere fare innovazione orientandosi in maniera decisa su percorsi condivisi , dato atto che si sono finalmente create le condizioni per l’instaurarsi di relazioni corrette incentrate sull’equilibrio e sul senso di responsabilità.

Firmato da tutti i Sindaci e assessori ai servizi sociali del Distretto di Fidenza.

apr 232014
 
andrea-massari-e-asp

IL NOSTRO IMPEGNO PER L’AZIENDA PUBBLICA ASP E PER LA TUTELA DI TUTTI I LAVORATORI PUBBLICI E PRIVATI
Il candidato Sindaco di Fidenza Andrea Massari e Alessia Gruzza hanno incontrato il personale dell’Azienda Servizi alla Persona

L’Azienda servizi alla persona di Fidenza è pubblica e rimarrà pubblica, perché svolge un servizio fondamentale per la nostra comunità. Così come i suoi lavoratori sono un patrimonio che tuteleremo, senza inutili dispersioni, riaffermando un governo dell’azienda rigoroso, senza clientele, le cui scelte strategiche non siano incautamente lasciate alle strutture tecniche. Pensiamo ad un’Azienda nella quale la politica si dimostri all’altezza di prendere decisioni a vantaggio dell’intero distretto, nell’esclusivo interesse dei cittadini di questo territorio vasto, senza logiche antiche e dannose legate ai campanilismi o alle piccole convenienze di parte.

Sono i principi che abbiamo voluto esprimere con forza a due delegazioni di lavoratori – una di dipendenti diretti di Asp e una di personale in forza alla cooperazione, assegnato all’Azienda  –  incontrate tra ieri e la scorsa settimana nella sede del Comitato.

Due incontri nati per liberare il campo da una serie infinita di voci, leggende e tesi discordanti – spesso cavalcate ad arte – che stanno preoccupando i lavoratori già assunti da Asp e quelli che lì operano alle dipendenze di fornitori di servizi privati.

1. Prima di tutto ASP è nata per prendersi cura delle persone più in difficoltà e ricercare, oltre alla necessaria e imprescindibile qualità professionale, la motivazione, la solidarietà e la vicinanza umana.
2. Il patrimonio con la P maiuscola fatto dai tanti operatori pubblici e privati non può essere mortificato e stressato in questo clima da stadio… che sta mettendo lavoratori contro altri lavoratori.
L’ho detto chiaramente alle maestranze di Asp incontrate ieri e anche adesso lo dico ai fidentini: io, Alessia e la nuova Amministrazione lavoreremo perché torni la necessaria tranquillità, valorizzando tutti e se possibile migliorando a tutti le condizioni di lavoro. Siamo i primi a rifiutare salti nel buio che potrebbero disperdere queste preziose risorse, soprattutto nel clima di incertezza normativa vigente.
3. Crediamo che il principio della gestione unitaria previsto dall’accreditamento (ovvero, deve essere chiaro chi gestisce i servizi) sia un buon punto di partenza di un percorso, oggi non ancora definito, che possa portare senza traumi a‫ ‬valutare la posizione‫ ‬anche‫ ‬di‫ ‬altre realtà/strutture‫.‬‫ ‬

Sarà‫ ‬un percorso da realizzare con equilibrio, ricercando compatibilità‫ ‬economica e normativa, ma il primo passo da compiere‫ ‬è‫ ‬quello della chiarezza e della trasparenza. E proprio con chiarezza e trasparenza ci siamo presi questo impegno di tutela per i lavoratori pubblici e privati che operano nei servizi di Asp, perché‫ ‬così‫ ‬facendo  proteggeremo anche i fidentini che ogni giorno hanno bisogno delle cure e dei servizi di questa Azienda‫.‬