feb 082017
 
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Uniti si vince. E’ facendo squadra che si possono sconfiggere mafie, corruzione e illegalità. Il Comune di Fidenza ha partecipato ieri a Bologna al primo coordinamento regionale del nuovo triennio dei soci di Avviso pubblico. A rappresentare Fidenza è stata l’assessore al Welfare, Alessia Frangipane.

All’ordine del giorno per i 56 comuni iscritti in Emilia-Romagna all’associazione di enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie, oltre alla nomina del nuovo coordinatore regionale e dei coordinatori provinciali, è stata l’individuazione delle priorità su cui lavorare, anche alla luce del nuovo Testo Unico sulla Legalità approvato dalla Regione Emilia-Romagna.

I principali ambiti di intervento sono stati individuati nella lotta al gioco d’azzardo e nel riuso dei beni confiscati. Su questi temi Fidenza porterà la sua esperienza e si confronterà con altre realtà per definire nuove azioni da mettere in campo.

Continua il nostro impegno sul fronte della legalità. Fidenza ha aderito ad Avviso pubblico il 13 novembre 2014. Da allora abbiamo intensificato la lotta all’illegalità e avviato diversi progetti di contrasto alla criminalità e alla corruzione, in primis l’introduzione delle clausole sociali e il rifiuto del criterio del massimo ribasso nelle gare d’appalto. Abbiamo avviato un programma di formazione per i dipendenti pubblici, aperto anche ai cittadini, e intrapreso azioni contro il gioco d’azzardo e di sostegno alle persone colpite da disturbi del comportamento ad esso correlate. Fare squadra con altri enti è senz’altro il modo migliore per combattere efficacemente queste piaghe. Fidenza c’è e vuole essere protagonista di una lotta condivisa all’illegalità”, ha dichiarato l’assessore al Welfare,Alessia Frangipane.

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mag 312016
 
donna

di Alessia Frangipane

È con grande piacere che saluto e ringrazio la consigliera regionale Roberta Mori per averci onorato della sua presenza e del suo intervento qui, con Roberta abbiamo condiviso una legge regionale sulla parità e contro le discriminazioni di genere frutto di un lungo e importante cammino. Come ci è già successo di ricordare in questa sala e nelle iniziative promosse dall’amministrazione comunale che “praticano” e concretizzano la normativa regionale, questa legge ci fa salire di un gradino la lunga scala che porterà seriamente ed in maniera univoca ad una parità di genere iniziata 70 anni fa.

Ringrazio le consigliere e i consiglieri di minoranza che hanno proposto questo consiglio dedicato perché ciò mi ha dato modo in questi giorni di riflettere sul voto femminile. Nel momento del voto mi sono sempre detta che noi donne votiamo da troppo poco tempo per permetterci di ipotizzare, come gesto provocatorio, di non andare a votare e …

In questi giorni ho pensato che mia nonna quando è nata, era il 1932, è nata di serie B per lo Stato in cui viveva. Non aveva diritto di voto. Mia madre invece per fortuna sì. Può sembrare banale soffermarsi su queste cose ma è doloroso per me rendermi conto che 70 anni fa io valevo meno del consigliere… Rastelli. Secondo me siamo uguali nell’esercitare un diritto, questo diritto.

Le differenze sono altre tra me e lui. La valorizzazione delle nostre differenze, di genere, si deve concretizzare in altro modo da “consentire a lui di votare e a me no”. Bene, 70 anni fa questo non era possibile.

Mi sono detta, nella breve riflessione di alcuni giorni fa, che non potrò mai più lamentarmi della fatica e della (a volte) precarietà, spesso fragilità, della nostra democrazia, sono solo 70 anni che il suffragio è davvero universale! siamo giovani, giovanissimi operatori ed operatrici di democrazia, è naturale che se diamo per scontato i diritti acquisiti da pochi anni questi presto scompaiono nei meandri delle problematiche e delle emergenze, sono diritti ancora troppo “in fasce” per non aver bisogno di sostegno.

Ed infatti la pari opportunità del voto non ha automaticamente portato una pari opportunità culturale.
Oggi io sono qui forse, senza forse, diciamola la verità, perché tutti siamo obbligati da una legge ad avere giunte di parità, certo non possono essere giunte né di sole donne e né di soli uomini ma tutti voi-noi sappiamo benissimo che il problema maschile nella politica così come nei consigli di amministrazione o nella analisi degli stipendi o carriere non esiste.

..la fatica di vederle le donne al di fuori del "bella, brava e mamma" e di vedersi le donne, noi donne, di vederci non come ci vede la tv, la pubblicità e la maggior parte degli uomini.. che grande sfida culturale e personale di ognuna e ognuno di noi!

Forse, se saremo bravi e brave tra 10 anni questo obbligo “di vederci e di cercarci… certo per le nostre capacità e competenze” non servirà più perché sarà usuale per tutti noi, donne e uomini, pensare che una donna possa svolgere normalmente attività politica, imprenditoriale e di comando e non come qualcosa di eccezionale.

Credo che per arrivare davvero in cima alla scala e raggiungere seriamente le pari opportunità non siano sufficienti leggi e servizi, i famosi servizi di conciliazione del tempo di lavoro e di cura.. tu che sei mamma, figlia o nipote e che desideri lavorare, anche lavorare, o devi lavorare per avere una qualità della vita tua e della tua famiglia di un certo tipo, hai bisogno che le istituzioni ti agevolino in questi duplici o triplici compiti/ruoli e quindi se le istituzioni non lo fanno, è tutto un gran lamento, e manca questo e manca quello ecc. Aspetto fondamentale, non dico che non siano essenziali per la parità i servizi, ma credo anche che la sfida sia profondamente su un altro piano, di tipo culturale e anche molto privato, finché il ruolo e il compito dell'uomo sarà uno e quello della donna duplice o triplice all’interno della società e della famiglia la cosiddetta parità sarà solo fatta di parole. Non che non ci siano oggi, per fortuna, uomini che fanno altro, hanno più ruoli e compiti, oltre che lavorare e portare a casa lo stipendio più alto che porta avanti l'economia del

sistema familiare. Ma sono troppo pochi, non sono l’ordinario, non è usuale.Ci vorrà del tempo, certo, sono solo 70 anni che abbiamo il diritto di voto, ci vorranno leggi servizi iniziative a sostegno di una cultura della parità. A sostegno di un atteggiamento mentale che deve svilupparsi precocemente fin dalla nascita, per chi deve ancora nascere, e acquisito per chi è nato in un determinato contesto ed è consapevole di voler vivere in un altro.

Io sono stata più fortunata di mia nonna, sono nata quando donne e uomini avevano lo stesso diritto di voto, io non sono nata di serie B.

Oggi è importante lavorare nell’offerta di servizi di aiuto per conciliare tempi di lavoro e di cura non alle donne ma alle famiglie che sono composte da donne e da uomini. Oggi è importante offrire ai nostri figli un contesto dove immaginarsi e sperimentarsi in modo paritario, senza stereotipi di genere. I primi risultati li vedremo quando la maggior parte dei giochi di ruolo dei nostri figli, alla scuola materna, non saranno i soliti giochi stereotipati, ma saranno più liberi, mentalmente liberi di sognare di diventare carpentiera, idraulica, saldatrice, medica, ingegnera, è difficile trovare mestieri prevalentemente maschili coniugati al femminile… 

Forse vi aspettavate altro da me o forse no. Ma il diritto di voto alle donne è solo la partenza di un lungo cammino di conquista di diritti e libertà, non è l'arrivo.

dic 172015
 
ortisociali

L’Amministrazione comunale apre le porte dell’orticoltura anche ai disoccupati e ai cassintegrati. E’ questa la novità del nuovo bando per l’assegnazione quadriennale degli orti sociali (2016-2019) pubblicato oggi.

“Gli orti sociali promuovono l’impiego del tempo libero in un’attività che non solo da’ i suoi frutti e tante soddisfazioni ma costituisce anche un momento di aggregazione e socializzazione. L’orticoltura è anche un aiuto al bilancio familiare. Per tutti questi motivi abbiamo deciso di aprire il bando non solo ai pensionati ma anche a quei nuclei familiari che si trovano in difficoltà a causa della perdita del lavoro”, spiega l’assessore al Welfare, Alessia Frangipane.

Chi può fare domanda
Possono fare domanda tutti i maggiorenni, per conto di tutti i componenti il proprio nucleo familiare, residenti nel Comune di Fidenza che non siano proprietari, comproprietari, usufruttuari o affittuari di terreni idonei all’uso ortivo nel territorio comunale.

Le categorie che costituiscono titolo di priorità per l’assegnazione del lotto sono, nell’ordine: i pensionati titolari di pensione minima, i pensionati di età maggiore o uguale a 60 anni compiuti nell’anno di assegnazione dell’orto, disoccupati e cassintegrati da almeno un anno, pensionati di età inferiore ai 60 anni, lavoratori precari e disoccupati o cassintegrati per un periodo inferiore all’anno. Seguono i cittadini non appartenenti a nessuna delle precedenti categorie.

Coloro che sono già assegnatari di orti condotti regolarmente possono presentare domanda di rinnovo della concessione; avranno la precedenza sugli altri richiedenti.

Modalità e termini di presentazione delle domande
Le domande devono essere presentate sull’apposito modulo che può essere ritirato, insiema la bando e al regolamento, allo Sportello Sociale (Palazzo Porcellini, piazza Garibaldi 25/d) oppure scaricato dal sito internet del Comune di Fidenza (www.comune.fidenza.pr.it nella pagina “Servizi sociali”, alla voce “Ufficio assistenza”).

Le domande debitamente compilate, con i relativi allegati, dovranno essere sottoscritte dai soggetti interessati e presentate al Protocollo del Comune di Fidenza (piazza Garibaldi 1, piano terreno) oppure allo Sportello Sociale entro e non oltre le ore 12.00 del 31 dicembre 2015.

Lo Sportello Sociale resterà aperto per il ritiro delle domande di assegnazione, per le informazioni, la consulenza per la compilazione e per il ricevimento delle stesse dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 12.30, ad eccezione dei giorni 17, 23 e 24 dicembre 2015.

set 222015
 
1274-09-21-21-2322

Fidenza celebra la Giornata Internazionale della Pace indetta dall’Onu con una notizia importante: la Giunta comunale e la Regione hanno approvato un accordo di programma che finanzia per la prima volta a Fidenza un importante progetto per la promozione della cultura antimafia nel pubblico impiego, nelle scuole e nella società civile”.

Lo annuncia il Sindaco Andrea Massari, rendendo noto un percorso innovativo che “da forza e sostanza all’impegno straordinario che il nostro Comune sta portando avanti contro tutte le mafie e che, passo dopo passo, ci vede sempre più in prima linea, insieme alle esperienze più dinamiche e virtuose del territorio. L’accordo, che firmerò insieme all’assessore regionale alla Legalità Massimo Mezzetti, prevede anche un consistente impegno finanziario, pari a 21.000 euro, metà dei quali pagati direttamente dalla Regione, decisa a scommettere sulla bontà del nostro progetto”.

Massari spiega che “abbiamo scelto non a caso questa giornata così speciale per dare la notizia. La lotta senza quartiere alle mafie è la grande battaglia che l’Italia, dal Governo centrale al più piccolo dei Comuni, deve condurre con impegno assoluto. Sradicare le mafie è la condizione necessaria per fare ripartire il Paese attraverso una nuova pace sociale e civile capace di liberare il meglio del talento di ognuno, senza più paure, minacce. Senza più quella sottocultura assassina che è la vera palla al piede dell’Italia. Liberare il Paese dalle minacce contro gli amministratori onesti, liberare le imprese dalla violenza e dal ricatto, educare le nuove generazioni nel nome del diritto alla legalità, liberare i servitori dello Stato dalla paura di dover pagare il loro impegno con la vita. Questi sono i nostri obiettivi”.

L’accordo di programma prevede tre azioni, che si realizzeranno tutte entro la fine dell’anno:

Nuovi strumenti contro la corruzione e per i buoni appalti
Saranno organizzati quattro incontri formativi per dipendenti pubblici e amministratori di tutti i Comuni interessati, per inquadrare in maniera organica la presenza mafiosa sul territorio e per pianificare tutti gli strumenti di lotta contro la corruzione, a cominciare da quelli sul sistema degli appalti.

Legalità e Giustizia: se ne parla a scuola
Per ognuna delle oltre 10 classi aderenti al progetto sono previste tre giornate di focus sulla Costituzione, la Giustizia sociale, la Dignità, la Partecipazione democratica e la Cittadinanza attiva. Il tutto con l’obiettivo di costruire insieme agli studenti un sistema di regole per una convivenza civile e di contrasto al sistema mafioso.

Tra i cittadini, per una nuova coscienza civile
Per tutta la cittadinanza sono previsti incontri pubblici nel corso dei quali saranno in primo piano le testimonianze e gli approfondimenti condotti con i protagonisti di storie e vicende di lotta alle mafie.

gen 192015
 
famiglie

Il 23 Gennaio 2015 alle ore 9 saranno presentati gli esiti del  progetto UNA FAMIGLIA PER UNA FAMIGLIA svolto nei territori del Comune di Parma e del Distretto di Fidenza.

Al Centro Giovanile EX Macello di Via Mazzini, 4 si terrà la conferenza “IL SENTIERO È RIPIDO… MI ACCOMPAGNI?” parleranno le famiglie e gli operatori coordinati dal dott. Roberto Maurizio (Fondazione Paideia) e a seguire la tavola rotonda UN PROGETTO NUOVO IN UN WELFARE CHE CAMBIA” con:

- Francesco Longo – ( Docente Associato del Dipartimento di Analisi delle Politiche e Management Pubblico dell’Università Bocconi di Milano)
- Monica Pedroni (Servizio politiche familiari , infanzia adolescenza Regione Emilia Romagna)
- Alessia Frangipane Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Fidenza
- Laura Rossi Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Parma

Info: e-mail: centroperlefamiglie@comune.fidenza.pr.it  Telefono: 0524/525076

nov 242014
 
women rights - diritti per le donne

Martedì 25 novembre Fidenza celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne con un Consiglio comunale straordinario per annunciare alla città la propria adesione al Protocollo d’intesa Anci Dire (Donne in rete contro la violenza).

Alle ore 18.00 nella Sala del consiglio del palazzo municipale, dopo l’introduzione del presidente del Consiglio comunale, Amedeo Tosi, e il saluto del sindaco, Andrea Massari, l’assessora al Welfare, Alessia Frangipane, illustreràl’adesione del Comune di Fidenza al Protocollo Anci Dire, con il quale i Comuni italiani si impegnano a promuovere e sviluppare azioni per prevenire e contrastare la violenza maschile contro le donne, per proteggere e tutelare le donne vittime di violenza, a elaborare risposte efficaci al fenomeno. Samuela Frigeri, presidente del Centro antiviolenza di Parma, illustrerà poi i dati del fenomeno sul nostro territorio e le azioni messe in campo per contrastarlo.

«La violenza maschile contro le donne è un fenomeno diffuso e crescente che non può essere ignorato. Fidenza aderisce alla Campagna del Fiocco bianco. Nel corso del Consiglio comunale sarà consegnato a tutti gli uomini presenti un nastro bianco: un simbolo indossato da coloro che si impegnano a non commettere mai violenza contro le donne e a non rimanere in silenzio di fronte a questo fenomeno», commenta il presidente del consiglio comunale,Amedeo Tosi.

«La violenza maschile contro le donne è un problema culturale e ogni Istituzione deve contribuire mettendo in atto tutte le azioni possibili per contrastarla, per dare un aiuto concreto e soprattutto fare prevenzione. Le donne che subiscono la violenza maschile non devono essere lasciate sole, hanno bisogno del nostro aiuto. Fidenza ha già attivato azioni a loro tutela; la seduta straordinaria del Consiglio rappresenta un’assunzione di responsabilità da parte del Consiglio comunale e dell’Amministrazione», spiega l’assessora Alessia Frangipane.

nov 102014
 
casa

L’assessora al Welfare Frangipane e il sindaco Massari hanno presentato il nuovo bando. Le domande dovranno pervenire entro il 28 novembre. Per il diritto alla casa in un mese sono arrivati 180.000 euro

Fidenza ha messo a disposizione 120.000 euro per aiutare le famiglie e i cittadini in difficoltà col pagamento dell’affitto. Una nuova misura anticrisi che va ad integrare la gamma dei servizi di edilizia pubblica comunale ed eleva a 180.000 euro le risorse stanziate per il diritto alla casa.

Non solo è difficoltoso accedere al mutuo e comprare casa, ma per diverse famiglie anche il pagamento dell’affitto è diventato impossibile, a causa di una riduzione drastica del reddito dovuta, principalmente, alla perdita del lavoro o alla sua estrema precarizzazione”, ha spiegato oggi in conferenza stampa  l’assessora al Welfare Alessia Frangipane.

Per questo il Comune di Fidenza ha messo sul tavolo le risorse necessarie per attivare il contributo dello Stato e della Regione – ricorda la Frangipane –. Insieme riusciamo a erogare 120.000 euro a favore di chi risiede nel nostro territorio”.

In un mese scarso abbiamo liberato 120.000 euro sul fondo affitti e 60.000 euro contro la morosità incolpevole. Il totale fa 180.000 euro a favore delle famiglie e del diritto alla casa, a cui va aggiunto il bando per  chi non riesce a far fronte al costo delle bollette dell’acqua”, evidenzia il sindaco Andrea Massari, aggiungendo che “siamo andati a cercare finanziamenti ovunque fosse possibile, facendo la nostra parte anche con risorse comunali. Un impegno importante che dimostra che un Comune rapido e con obiettivi chiari può fare la differenza”.

Come funziona il bando
Il contributo per il fondo affitto non potrà superare il 50% dell’ammontare del canone annuo di locazione e l’importo massimo mensile di affitto calcolato per il rimborso è pari a 580 euro. Inoltre, il Comune ha disposto la possibilità che i contributi integrativi vengano liquidati ai locatori in caso di morosità degli inquilini. Gli interessati a presentare la domanda per l’agevolazione dovranno compilare i moduli scaricabili sul sito del Comune (Servizi Sociali – Ufficio Casa) o ritirabili presso lo Sportello Sociale del Comune (piazza Garibaldi, 25/d) o nella sede Acer di Fidenza ( via 1° Maggio, 14/a).

La domanda va presentata entro e non oltre il 28 novembre alla sede di Fidenza dell’Acer o a mezzo postale.
Gli uffici Acer di Fidenza seguono questi orari:

  • lunedì e giovedì: dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 17
  • martedì, mercoledì: dalle ore 9 alle ore 12