lug 232015
 
cover festa

E’ con un certo orgoglio che quest’anno vi presentiamo la prima festa de L’Unità di Salsomaggiore e Fidenza.

Ottima cucina, intrattenimento, ballo liscio, fuochi d’artificio, un modo per passare insieme le calde serate d’Agosto e ricordare e ricordarci che il PD è più vivo che mai, ma non solo…

Abbiamo voluto correre insieme per confrontarci e migliorarci, per valorizzare le nostre idee e per alimentare quel confronto e quello scambio che sono alla base della politica che sempre più, appare come parola svuotata da quei valori che la rendevano un tempo il centro di tutto.

Noi non ci stiamo e vogliamo rilanciarla anche tramite un ricco calendario di dibattiti ed eventi con la presenza di nostri Amministratori e dirigenti.

Questa festa mira a superare il “Confine” di Ponteghiara, luogo in cui la festa si svolge, per diventare punto di riferimento per tutto il territorio circostante e espressione dell’unico partito in grado di produrre un tale sforzo grazie al suo radicamento.

E’ bene ricordare che tutto questo è reso possibile grazie alla mobilitazione di decine di volontari che mettono il loro tempo e il loro sforzo a disposizione del partito e che ci dicono che la vita dei circoli è fondamentale per noi e per questo devono essere il più possibile valorizzati.

L’ambizione di questa festa Unitaria è grande ed è quella di dimostrarci un fatto fondamentale per il Nostro partito come per il territorio in cui viviamo, che uniti si vince.

Marco Gallicani e Andrea Nostalgi

Scarica Il libretto con il programma completo della Festa 2015.
I singoli eventi saranno promossi di giorno in giorno e sui social network

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lug 172015
 
asili fidenza

La tutela e la valorizzazione degli asili nido fidentini è un obiettivo strategico per l’amministrazione comunale. Nonostante il calo degli iscritti, il Comune di Fidenza insieme alle organizzazioni sindacali (CGIL e CISL) ha creato “uno strumento innovativo” – così è stato definito dalle organizzazioni sindacali – che permette due grandi obiettivi: il mantenimento di tutte le sezioni esistenti e dei dipendenti pubblici già operativi, guardando anche al flusso delle iscrizioni attese per il prossimo marzo. Iscrizioni che saranno valutate con un tavolo congiunto tra Amministrazione e parti sociali.

Con il nuovo bando per l’affidamento dei servizi educativi dei nidi d’infanzia Fidenza punta sulla qualità dei servizi e tutela l’occupazione, lanciando un nuovo modello sperimentale di integrazione del lavoro pubblico e di quello privato nell’interesse dei bambini, delle famiglie e degli educatori: in controtendenza con quanto accade in tante altre città, nonostante il calo delle iscrizioni, si confermano tutte le sezioni e tutti i servizi.

“Sono tre gli elementi principali di questa sperimentazione: migliorare ancora la qualità di un servizio pubblico di standard già elevato, garantire l’occupazione accrescendo allo stesso tempo la qualità del lavoro del personale; la creazione di un fondo per il Welfare, che sarà il primo in regione. Per raggiungere questi obiettivi, il Comune di Fidenza ha siglato un accordo con le organizzazioni sindacali”, ha spiegato oggi il sindaco Andrea Massari nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’accordo. Attualmente il Comune di Fidenza ha una gestione mista pubblico-privato dei servizi educativi 0-3 anni: l’asilo nido “L’Aquilone” ha tre sezioni a gestione diretta e una sezione in appalto, l’asilo nido “Albero Magico” è in appalto a gestore privato, l’asilo nido “Girotondo” è in project financing fino al 2019, il nido estivo è in appalto a gestore privato così come il servizio di prolungamento orario.

“Il nuovo bando è stata una sfida con la quale abbiamo voluto tutelare l’occupazione e garantire, se non migliorare, la qualità del servizio. Abbiamo pensato un bando triennale per garantire una progettualità educativa”, ha spiegato il vicesindaco con delega alla scuola, Alessia Gruzza. Da 173 richieste di accesso al nido nell’anno 2012-2013, si è infatti passati a 99 richieste per l’anno 2015-2016. Questo dato è dovuto principalmente al calo di occupazione, in particolare femminile, generato dalla crisi economica e solo parzialmente alla diminuzione delle nascite nel Comune, ma è comunque un trend in crescita del quale si deve necessariamente tenere conto. “Abbiamo deciso di puntare ancora sulla qualità del servizio e l’accordo sindacale ci permette di confermare tutti i contratti di lavoro in essere. Nel bando abbiamo inserito delle clausole che favoriscono l’impresa che si impegna a incentivare economicamente il personale impegnato nei servizi educativi”, ha spiegato Alessia Gruzza.

“Punto forte e innovativo dell’accordo è la creazione di un Fondo per il Welfare pubblico territoriale, che sarà il primo in regione, per il quale sarà convocato un tavolo specifico”, ha ricordato Paolo D’Agostino di CGIL. “Ciò permetterà di innovare i metodi di finanziamento per garantire accessi al servizio a prezzi calmierati”, ha spiegato Alberto Canepari di Cisl.

E’ un accordo importante che tocca tre pilastri: è una contrattazione inclusiva che mira a diminuire le differenze tra lavoratori pubblici e privati. E’ una contrattazione d’anticipo perché vuole disciplinare le assunzioni in fase d’appalto e non in un secondo tempo. E’ una contrattazione sociale perché prova ad affrontare il servizio a 360° con la creazione di un Fondo Welfare per abbattere i costi, ampliando e garantendo l’accesso. L’accordo è frutto di un approccio non ideologico di tutte le parti”, ha sottolineato Paolo D’Agostino di CGIL.

Altri aspetti importanti dell’accordo sono le proroghe dei contratti di lavoro e il mantenere un tavolo di confronto aperto. Il bando ha aumentato il monteore richiesto in modo da garantire il tempo pieno ai lavoratori e favorisce la qualità del servizio e del lavoro abbandonando il criterio dell’offerta più economicamente vantaggiosa. E’ un accordo che mira ad abbattere il gap tra pubblico e privato”, ha concluso Alberto Canepari di Cisl.

lug 132015
 
clausole sociali

Fidenza, tra i primissimi Comuni in Italia, dopo aver presentato il progetto in maggio, ha ufficialmente varato le clausole sociali e dice addio alle offerte al ribasso negli appalti a favore di una scelta di civiltà.

Fidenza diventa così un modello sostenibile di buoni appalti a tutela concreta dell’occupazione e della qualità.
“Ancora una volta Fidenza è all’avanguardia e in particolare su un argomento così importante in tutto il Paese: il lavoro. Siamo uno dei primissimi Comuni in Italia ad aver inserito le clausole sociali nelle gare d’appalto. Partiamo dalla gestione della manutenzione stradale e del verde, ma l’obiettivo è di applicarle a tutti i futuri appalti. Grazie alla collaborazione con le Organizzazioni sindacali abbiamo scritto una pagina importante nel sostegno all’occupazione perché si tratta di un aiuto concreto. Siamo diventati un modello perché la nostra scelta ha suscitato l’interesse di altri Amministratori, che ci hanno contattato per conoscere i dettagli del progetto. Il modello Fidenza piace ed è sostenibile, come dimostra la scelta del Comune di Bologna che ha appena adottato le clausole sociali”, spiega il sindaco Andrea Massari.

Le clausole sociali rappresentano un incentivo alla creazione di posti di lavoro a tempo indeterminato e all’impiego di lavoratori socialmente utili. “E’ una scelta che non solo favorisce l’occupazione ma garantisce anche la qualità dei lavori. Come avevamo preannunciato, abbiamo inserito nelle gare d’appalto dei criteri che assegneranno punti decisivi alle offerte che prevedono l’assunzione con Contratti nazionali, tra gli altri, di lavoratori disoccupati da almeno 2 anni, lavoratori svantaggiati, lavoratori di cooperative sociali di tipo B. I punti che si possono conquistare rispettando questi criteri arrivano così almeno al 20% della parte migliorativa dell’offerta, mentre il fattore prezzo non peserà mai più del 30% del totale, lasciando il confronto aperto agli aspetti qualitativi e migliorativi dei progetti (il 50% dei punti)”, spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Davide Malvisi.

Soddisfazione è stata espressa dalle Organizzazioni Sindacali che hanno collaborato con entusiasmo e competenza alla definizione delle clausole.

“Il Comune di Fidenza lancia un segnale forte, che speriamo possa essere accolto da altre realtà e rappresenta una punta d’eccellenza nella cosiddetta contrattazione territoriale o sociale. Intervenire oggi sul tema degli appalti, anche alla luce di quanto è avvenuto in Emilia-Romagna, con decisioni che rifiutano il criterio del massimo ribasso significa evitare le conseguenze nefaste che ne derivano, tra le quali le infiltrazioni mafiose. Se poi, con le stesse decisioni, si combatte anche la precarietà, non si può che parlare di eccellenza”, dichiara il segretario responsabile della Camera del Lavoro CGIL di Fidenza, Vincenzo Vassetta.

“Le clausole sociali inserite dal Comune di Fidenza negli appalti sono un grande successo non solo a livello provinciale e regionale, ma su tutto il territorio nazionale perché gli appalti sono un tema caldo non solo negli enti pubblici ma anche nel settore privato. Siamo veramente fieri di aver partecipato a questo progetto perché è un risultato assolutamente non scontato e rappresenta da parte del Comune un segnale forte di collaborazione”, spiega la segretaria FAI CISL Parma, Barbara Troise Rioda.

lug 102015
 
download

STANZIATI 17MILA EURO PER FAVORIRE L’ACCESSO AL CREDITO
Confermato il sostegno alle cooperative di garanzia per abbattere i tassi d’interesse

Il Comune di Fidenza sostiene le imprese e ha stanziato 17mila euro a favore delle cooperative di garanzia per facilitare l’accesso al credito delle attività produttive e commerciali, abbattendo i tassi d’interesse.

Il sostegno, riferito all’esercizio 2014, è destinato alle piccole e medie imprese artigiane, agli esercizi commerciali individuali e agli agricoltori e nasce da un accordo con le associazioni di categoria.

“Il sostegno creditizio alle attività commerciali, artigiane e agricole è un impegno preso in campagna elettorale perché crediamo nel valore dell’imprenditoria. Le cooperative di garanzia hanno una funzione assolutamente primaria in questo periodo perché consentono l’accesso al credito alle attività duramente colpite dalla crisi finanziaria ed economica e ne sostengono la liquidità. Un ulteriore sforzo è stato compiuto per tutelare gli esercenti del centro città che hanno aderito al Centro Commerciale Naturale, per i quali è stato aumentato il contributo: per loro l’abbattimento dei tassi di interesse sarà di 2 punti, per le altre imprese sarà i 1,5 punti”, spiega l’assessore alle Attività produttive, Fabio Bonatti.

lug 072015
 
terre verdiane

di Franco Amigoni

Per il recesso dall’Unione delle Terre Verdiane era necessaria la maggioranza qualificata dei due terzi del Consiglio Comunale, e con il voto favorevole di Forza Italia il quorum è stato raggiunto subito.

Ha votato contro il Movimento 5 Stelle, e sono usciti dall’aula prima del voto per “offesa preliminare” i due consiglieri di Rete Civica Gabriele Rigoni e Pollastri. Per offesa preliminare si intende qui una nuova fattispecie amministrativa, inventata proprio dal Rigoni che ne ha fatto ormai un marchio di fabbrica.

Funziona più o meno così: quando il Sindaco dice di voler fare un intervento sfrondando dalla retorica che ha contraddistinto gli interventi dell’opposizione (e ogni tanto succede), a questo punto Rigoni, che è permaloso come un principe del foro, si alza sbraitando ed esce dall’aula, seguito fedelmente da Pollastri.
Rispetto ad altre puntate precedenti, non c’è stata la minaccia fisica del tipo “ti aspetto fuori e la regoliamo noi due”.

Naturalmente, le motivazioni reali possono essere anche altre, del tipo che Rete Civica ha colto la palla al balzo per non votare contro Forza Italia.

Il punto vero è: era ancora utile tenere in vita l’Unione Terre Verdiane?

Nell’attuale configurazione, no. Si sarebbe trattato di accanimento terapeutico, considerando le posizioni utilitaristiche e molto distanti tra loro di un numero significativo dei partner dell’avventura.

Fidenza, per farla breve, spendeva circa 3 milioni l’anno per la causa, e i vantaggi non sono facili da reperire.

Ma questo non fa venir meno l’esigenza di studiare nuovi accordi e nuove configurazioni, che potrebbero non chiamarsi Unione (questo è secondario), unire in modo efficace gruppi diversi di Comuni, perseguendo 4 obiettivi chiave:

1. razionalizzazione dei servizi (e quindi risparmio);
2. innovazione;
3. visibilità;
4. incremento di competenze ed efficienza gestionale.

In questo contesto, la partita comincia ora.

giu 052015
 
poor

IN ITALIA AL 20% DELLA POPOLAZIONE VA IL 61,6% DELLA RICCHEZZA NAZIONALE
I dati sono dell’Ocse

La crisi allarga la forbice tra ricchi e poveri. Anche in Italia dove l’1% della popolazione detiene il 14,3% della ricchezza nazionale netta (definita come la somma degli asset finanziari e non finanziari, meno le passività), praticamente il triplo rispetto al 40% più povero, che detiene solo il 4,9%.

La crisi ha inoltre accentuato le differenze, dato che la perdita di reddito disponibile tra il 2007 e il 2011 è stata ben più elevata (-4%) per il 10% più povero della popolazione rispetto al 10% più ricco (-1%).

La ricchezza nazionale netta in Italia e’ distribuita in modo molto disomogeneo, con una concentrazione particolarmente marcata verso l’alto. Il 20% più ricco detiene il 61,6% della ricchezza e il 20% appena al di sotto il 20,9%. Il restante 60% si deve accontentare del 17,4% della ricchezza nazionale, con appena lo 0,4% per il 20% più povero.

Anche nella fascia piu’ ricca, inoltre, la distribuzione e’ nettamente squilibrata a favore del vertice. Il 5% più ricco della popolazione detiene infatti il 32,1% della ricchezza nazionale netta.

mag 122015
 
altradifesa

In tutt’Italia è in corso la campagna finalizzata alla creazione di un Dipartimento per la Difesa popolare nonviolenta e la riduzione delle spese per gli armamenti militari.

C’è tempo fino al 15 maggio, quindi, per firmare in Comune – nella sede dell’ufficio elettorale, piazza Garbaldi, 1–, aderendo alla proposta di legge di iniziativa popolare “Un’altra difesa è possibile”.

Si tratta di un’opportunità che in questi giorni è discussa in tanti Comuni e che non è affatto gravata dal difetto della non concretezza. In soldoni, ai cittadini si chiede se vogliono dare forza ad un modello di Difesa più moderno, che affianchi alle forme tradizionali di difesa uno strumento in grado di interagire direttamente sui contesti internazionali di crisi.

E’ almeno dal 1985 (sentenze 184/85 e 228/2004 della Corte Costituzionale) che si è stabilito come la modalità armata e militare sia una delle forme di difesa possibili, ma non l’unica. Lo Statuto del Comune, inoltre, presenta espliciti richiami alla scelta della pace e della risoluzione nonviolenta dei conflitti. Lo fa nell’art. 1, dove sta scritto che “Il Comune di Fidenza […] si amministra [...] per la cura generale dei propri interessi e per il proprio sviluppo civile, sociale, economico, culturale, politico, nella prospettiva della pace e della cooperazione fra le comunità locali e tra i popoli”.
L’articolo 2 del nostro Statuto, poi, promuove “ogni iniziativa culturale e di ricerca, di educazione, di cooperazione e di informazione ed assume iniziative dirette a favorire quelle istituzioni culturali e scolastiche, associazioni, gruppi di volontariato e di cooperazione che tendano a fare del Comune una terra di pace.

La proposta di legge chiede al Governo una concreta diminuzione degli stanziamenti per spese militari (23,5 miliardi di euro per il 2015) per sostenere un aumento dello stanziamento al servizio civile nazionale (fermo a 155 milioni di euro per il 2015) e alla cooperazione internazionale decentrata con l’obiettivo di aiutare i percorsi di crescita direttamente nei Paesi in difficoltà.

 

mag 112015
 
comunidad san jose de apartado

E’ un messaggio di pace e solidarietà quello inviato stamani dai ragazzi della scuola media “Zani” alla Comunità di pace di San José de Apartadó in Colombia, sostenuta dalla sezione fidentina di Amnesty International e “gemellata” idealmente con Fidenza, che ha conferito la cittadinanza onoraria a Jesus Emilio Tuberquia, rappresentante legale della Comunità di pace.

Gli alunni delle classi 2A, 2C e 3E della “Zani” – accompagnati dalle professoresse Mara Dallospedale, Claudia Bertuzzi e Luciana Lanzi – si sono riuniti in piazza Garibaldi con Amnesty International per un momento di riflessione sul significato e sul valore del progetto della Comunità di pace di San José de Apartadó, che per sottrarsi alla violenza della guerriglia, dell’esercito e dei gruppi paramilitari e come rifiuto alle logiche degli interessi economici e della droga ha deciso di essere neutrale e di puntare sulla nonviolenza e sull’economia sostenibile. La Comunità rifiuta le armi, non appoggia nessuna delle parti in conflitto, non coltiva cocaina, vive perseguendo libertà, democrazia, giustizia, nonviolenza attiva, pace e impegno sociale. Tutto ciò ne fa una realtà che non solo va difesa dagli attacchi dell’esercito colombiano, dei paramilitari e dei guerriglieri, che non vogliono accettare la loro neutralità, ma deve essere presa come modello di nonviolenza attiva.

La Comunità di pace di San José de Apartadó, non potendo contare sulla giustizia nazionale, ha chiesto appoggio alle organizzazioni internazionali: mantenere alta l’attenzione su di loro significa garantire la sopravvivenza dei campesinos.

I ragazzi, che hanno già seguito un percorso didattico realizzato da Nelly Bocchi e da Marco Gaibazzi, hanno posato per delle foto componendo la scritta “Paz” (pace) con i colori della bandiera colombiana: giallo, azzurro e rosso. La foto sarà spedita alla Comunità di pace in Colombia.

Gli alunni hanno poi firmato un cartellone di benvenuto che sarà appeso per accogliere un rappresentante della Comunità di pace che verrà a Fidenza in giugno e un cartellone di solidarietà alla Comunità che è stato appeso al balcone del Municipio.
Il sindaco Andrea Massari e il vicesindaco Alessia Gruzza si sono uniti ai ragazzi per testimoniare la vicinanza di tutta la città alla Comunità.

“Fidenza ha un patto di amicizia, una sorta di gemellaggio, con la Comunità di pace. Questo progetto di sensibilizzazione e di sostegno deve proseguire, perché gli amici colombiani hanno bisogno anche del nostro aiuto per poter sopravvivere alla violenza. Vi ringrazio a nome di tutta la città”, ha detto il sindaco Andrea Massari.

Al termine dell’incontro, Amnesty International ha consegnato ai ragazzi un libro realizzato con le lettere, le foto e i disegni che gli alunni della scuola media “Zani” hanno scambiato con i coetanei della Comunità.

mag 022015
 
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La relazione del Sindaco Massari sarà presto online. Questa è (più o meno, in Consiglio si va sempre un po’ a braccio) la dichiarazione di voto del Gruppo Pd, scritta da Marco Gallicani

Il bilancio consuntivo di un Comune è un atto complesso e complicato. Renderlo semplice nella lettura, al punto da poterne discutere tra persone non addette ai lavori consiliari è compito arduo, e senza dubbio non aiuta l’occasione sprecata ierisera in Consiglio (sul sito ci sono i video) dove il solito muro contro muro ha messo in luce solo la confusione che regna in alcune teste e la (in)capacità di altri di interpretare testi precotti altrove.

Gettare in mezzo all’aula cifre inverifcate a sostegno di tesi come minimo discutibili (tipo: “[...] avete trovato un comune in ottimo stato e lo avete rovinato in 6 mesi, creando un clima di terrore utile solo ad alzare le tasse per ottenere un tesoretto che spenderete chissà dove.” ) serve solo a rendere le stesse inverificabili. E le sintesi sui social sono forse peggio, per grafia e contenuti, accusatori e (spesso) diffamatori. Nessuno ha intenzione di denunciare nessuno (#statesereni), ma dopo un po’ è normale che uno ne abbia le tasche piene. Perchè farà ben parte del gioco, ma a questo gioco faccio una gran fatica ad abituarmi.

Ascolterete poi quando avrete un attimo la seduta del Consiglio (armatevi di santa pazienza perchè la sola relazione del sindaco sarà una 50ina di pagine) e vi accorgerete che al netto del suddetto dialogo tra sordi ci son poche cose che possono essere raccontate con lucidità. Provo ad elencarle:

1- il bilancio consuntivo riporta tutte le entrate effettivamente incassate dall’ente comunale e tutte le spese da esso sostenute. Significa che è una foto di quel che è accaduto. Nel caso di questa maggioranza è la seconda foto, quella di un anno che ha visto tre diverse gestioni: quella della Giunta Cantini, quella del Commissario e la nostra con il Sindaco Massari. Non è ancora il bilancio che abbiamo promesso ai cittadini con le amministrative della primavera scorsa, ma ce n’è già un pezzetto. Ma alla foto che approviamo stasera andrà poi aggiunta quella del Bilancio Sociale che ha struttura e linguaggio molto più vicini alla vita di tutti i giorni e che completerà il quadro della rendicontazione, attività cardine di quest’amministrazione che s’impegna a rendere conto alla comunità del corretto utilizzo delle risorse a disposizione del Comune. Secondo quel principio di trasparenza a cui abbiamo fatto ampi riferimenti proprio in campagna elettorale.  E sul bilancio sociale abbiamo già detto che ci impegneremo per un‘operazione di comunicazione capace di generare inclusione, senso di comunità;

2 - le tre parti (la competenza - le entrate accertate e le spese impegnate riferite al 2014 - la cassa – quello che è effettivamente accaduto nel 2014 - e i residui - i crediti e i debiti generati negli anni) servono ad ottenere quello che tecnicamente si chiama avanzo (sui socialini loro lo chiamano utile, ma è perchè non ci capiscono moltissimo). E’ il principale indicatore circa il positivo andamento dell’ente comunale è l’avanzo di amministrazione, lo ha detto anche il presidente Squitieri in Corte dei Conti. Nel 2014 si è registrato un avanzo di amministrazione di 2.469.266,26 €. Se leggete tutto il documento (a noi tocca farlo) vedrete che sono soldi divisibili in due gruppi principali:
- i fondi INDISPONIBILI (come il fondo vincolato per rimborso anticipazione di liquidità, per 1.361.114,41 o il fondo svalutazione crediti 755.284,07, o il fondo vincolato per passività potenziali 15.000 o il fondo vincolato per bollo virtuale 7.107, che ci sono ma non possono essere toccati.
- i fondi DISPONIBILI per temi o progetti già definiti (come i 126.945, 32 € del fondo vincolato per trasferimento di fondo sociale locale, o il fondo vincolato per trasferimenti in conto capitale e i quelli non vincolati a qualche destinazione, che sono i 23.815,46 € del fondo per mutui e BOC;
quindi, a fronte di circa due milioni e mezzo di avanzo nominale a bilancio, l’avanzo realmente utilizzabile è costituito da circa 290mila € di fondi disponibili su progetti e temi definiti (antisismico, piano sosta), e da circa 24mila € di fondi disponibili non ancora destinati. L’avanzo del 2013 – per avere un confronto – è stato di 2.028.526,21, di cui disponibili circa 29mila €;

3 - dal lavoro fatto dagli uffici - molto utile sia per ragioni tecniche immediate (per esempio perché per un riscontro oggettivo dell’attività a consuntivo è importante che i residui attivi e passivi siano calcolati correttamente e cioè che siano iscritti a bilancio solamente quei residui che effettivamente e realisticamente si prevede di trasformare in entrate o uscite monetarie nel corso del periodo successivo) sia perchè stiamo andando verso la nuova contabilità armonizzata, più vincolante e più simile a quella dei privati, e la transazione rispetto al modello seguito sino ad oggi non è per niente banale – si deduce che sono aumentate le effettive riscossioni dei tributi, anche se c’è ancora da crescere in questa direzione, specie in termini di redistribuzione del carico fiscale secondo criteri di eguaglianza, e si sono cancellati debiti e crediti insussistenti o di dubbia esigibilità (pag. 24 e 25) che non avevano ragione di rimanere. E che la prevalenza di crediti inesigibili è stata coperta da opportuni accantonamenti. Non significa (è stato detto anche questo) che rinunciamo a chiedere i soldi a chi li deve dare, perchè i procedimenti continuano ad essere operativi, ma che non ci costruiamo bilanci farlocchi sopra. C’è chi lo fa;

4 - una delle voci più importanti - il costo del personale - è calato dai 184,23 euro per abitante nel 2013 a 171,51 euro del 2014, e la tendenza è destinata a rafforzarsi nel 2015 per le scelte fatte nei 6 mesi in cui abbiamo governato; si è registrato in valore assoluto un calo di spesa per il personale di circa 210mila euro ( – 4,35%);

5 - nel 2014 il Comune non ha contratto nessun mutuo, determinando una riduzione del debito per mutui e prestiti di ben 2,5 milioni di euro; le anticipazioni di liquidità sono state usate con molta parsimonia nel 2014 (soltanto mezzo milione circa, a fronte di oltre 2 milioni degli anni precedenti e di un tetto di circa 7 milioni di euro di cui parla il Tuel); in generale sono molto importanti per garantire un flusso corretto e continuo di pagamenti da parte dell’Ente, ma nel 2014 si è riusciti a garantire tutti i pagamenti tenendo molto basso questo indicatore, a riprova della validità del lavoro svolto dagli uffici e della correttezza delle scelte politiche effettuate; il costo finanziario delle anticipazioni è stato di soli 2500 euro circa per tutto il 2014;

Per questo abbiamo votato positivamente, perchè l’assetto complessivo del bilancio è stato consolidato (potato, ripulito, messo a fuoco) e presenta molti lati positivi, pur a fronte di una stagione molto complessa nei rapporti con lo Stato centrale. Che non è automaticamente (o acriticamente) amico nostro solo perchè governato (anche) dal Pd. Parrà forte come espressione, ma molti commentatori concordano nel definire i continui tagli e le continue limitazioni all’autonomia finanziaria dei Comuni come un vero e proprio “percorso di fallimento comandato”. E anche da qui si può ben vedere come sia in atto un’azione di svuotamento nei confronti dei Comuni e della loro libertà di azione sul territorio. E l’applicazione delle nuove regole sul bilancio e sui pagamenti renderà le cose ancor più delicate per il 2015, quando invece avremo la possibilità di fare al 100% quello che avevamo promesso in campagna elettorale.

apr 292015
 
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di Beppe Rota

Per l’assunzione di personale a tempo indeterminato la Legge di Stabilità 2015 prevede una riduzione dei costi relativi ai contratti mediante l’esenzione dei contributi Inps per i primi 3 anni.

Per la maggioranza delle imprese artigiane, favorevoli al job’s act, l’esonero dai versamenti dei contributi sposterà la convenienza verso il contratto a tempo indeterminato. La legge entrata in vigore il 7 Marzo ha determinato un balzo in avanti delle assunzioni per le piccole e medie imprese dell’8,5% rispetto al Marzo del 2014 (fonte Cna).

Io penso che la agevolazioni per le aziende non debbano passare solo per le assunzioni di dipendenti a tempo indeterminato. Ad esempio per le imprese maggiormente colpite dalla recessione (costrizioni ed impiantistica) il job’s act da solo non sarà sufficiente a far ripartire la domanda di lavoro. Che è la vera questione.

Penso ad un Iva ridotta e ad un’aumento della detrazione fiscale per le ristrutturazioni di abitazioni civili. La richiesta di agevolare le aziende attraverso i meccanismi di tassazione locale poi rischia solo di dividere il mondo delle imprese in presunti buoni e presunti cattivi, non comprendendo come in realtà molte aziende artigiane non hanno la possibilità di assumere a tempo indeterminato anche se lo farebbero perchè fanno già tantissimo per rimanere a galla in questi ultimi anni di crisi economica.