nov 182014
 
è un'attività di aiuto e di sostegno messa in atto da soggetti privati, generalmente in modo gratuito, per varie ragioni che possono essere di solidarietà, di giustizia sociale, di altruismo, filantropia o di qualsiasi altra natura. Il volontariato può essere operato individualmente o in associazioni organizzate.

Sono nati ierisera ufficialmente i Lunedì della Garibaldi, intesa come piazza. Che è il centro della città, e quindi ne rappresenta il cuore.

Sono incontri periodici di tutta la maggioranza che governa o sostiene il governo di Fidenza. Sono incontri importanti perchè non coinvolgono un singolo partito, ma tutto un pezzo della città che ha saputo meritare la fiducia dei cittadini, la scorsa primavera. Servono per tenere ben saldo il timone di fronte alle emergenze e alle necessità dell’amministrazione quotidiana.

Si discute di tutto quello che stiamo facendo e di quello che vorremmo fare. Ci sono la segreteria del partito, il gruppo consiliare e la giunta. E il Sindaco, ovviamente. Ieri sera ad esempio abbiamo parlato del prossimo Consiglio sul tema della violenza contro le donne, abbiamo discusso delle prossime scadenze e delle imminenti elezioni regionali.

Ma sono incontri importanti anche per tutti voi che potrete interagire con le persone che si riuniscono tutti i Lunedì sera con domande, questioni che vi stanno a cuore o semplicemente commenti a qualcosa che è successo, o che non è successo.

Perchè avevamo promesso che avremmo riportato la partecipazione di tutti al centro della cosa di tutti (la repubblica, ricordate il 2 giugno?) ed ogni impegno è una promessa.

Scrivete a segreteria.pdfidenza [@] gmail.com e ricordatevi di mettere nel messaggio che è un tema per i #lunedìdellagaribaldi

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nov 112014
 
Cipe delibera fidenza

E’ arrivato l’ok finale del Governo. Il Cipe ieri ha confermato le risorse annunciate il 20 ottobre.

Adesso è davvero fatta: abbiamo riportato a casa in 150 giorni 4 milioni mancanti da 4 anni per la bonifica della ex Cip-Carbochimica. Risorse che rappresentano il più grande investimento dello Stato sul parmense almeno degli ultimi anni. Non ci saranno più attese al cardiopalma, scaricabarili politici o incertezze: nella serata di ieri il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica ha dato l’ok definitivo e finale, rispettando l’impegno assunto lo scorso 20 ottobre. Un fatto che entra a pieno titolo nella storia di Fidenza.

E’ arrivata la svolta che tutti aspettavamo e che ci permetterà di procedere speditamente alla conclusione della bonifica di una delle più grandi emergenze ambientali d’Italia che dal 2003 passo dopo passo abbiamo messo in sicurezza e ora stiamo definitivamente bonificando. Fidenza, segnatamente, sarà il primo Sito di Interesse Nazionale ad essere completamente ripulito e consegnato ad un nuovo destino produttivo ambientalmente sostenibile perché a basso impatto in EX CIP ed Ex Carbochimica.

Il risultato è misurabile da ogni fidentino: in 150 giorni è stata risolto uno stallo che ci aveva fatto perdere troppo tempo. Situazione che certifica anche il Governo nella sua nota ufficiale, scrivendo che “si è recuperato un ritardo di 4 anni dalla firma dell’accordo di programma”Il progetto del Comune di Fidenza ora è quello di concludere la bonifica entro il 2016, lanciando sui 115.000 mq dell’area ex Cip-Carbochimica un progetto sperimentale “di rilancio produttivo, con incubatori di imprese e start-up e attività a basso impatto ambientale sostenute con una no tax area e forme innovative di accesso”

nov 102014
 
casa

L’assessora al Welfare Frangipane e il sindaco Massari hanno presentato il nuovo bando. Le domande dovranno pervenire entro il 28 novembre. Per il diritto alla casa in un mese sono arrivati 180.000 euro

Fidenza ha messo a disposizione 120.000 euro per aiutare le famiglie e i cittadini in difficoltà col pagamento dell’affitto. Una nuova misura anticrisi che va ad integrare la gamma dei servizi di edilizia pubblica comunale ed eleva a 180.000 euro le risorse stanziate per il diritto alla casa.

Non solo è difficoltoso accedere al mutuo e comprare casa, ma per diverse famiglie anche il pagamento dell’affitto è diventato impossibile, a causa di una riduzione drastica del reddito dovuta, principalmente, alla perdita del lavoro o alla sua estrema precarizzazione”, ha spiegato oggi in conferenza stampa  l’assessora al Welfare Alessia Frangipane.

Per questo il Comune di Fidenza ha messo sul tavolo le risorse necessarie per attivare il contributo dello Stato e della Regione – ricorda la Frangipane –. Insieme riusciamo a erogare 120.000 euro a favore di chi risiede nel nostro territorio”.

In un mese scarso abbiamo liberato 120.000 euro sul fondo affitti e 60.000 euro contro la morosità incolpevole. Il totale fa 180.000 euro a favore delle famiglie e del diritto alla casa, a cui va aggiunto il bando per  chi non riesce a far fronte al costo delle bollette dell’acqua”, evidenzia il sindaco Andrea Massari, aggiungendo che “siamo andati a cercare finanziamenti ovunque fosse possibile, facendo la nostra parte anche con risorse comunali. Un impegno importante che dimostra che un Comune rapido e con obiettivi chiari può fare la differenza”.

Come funziona il bando
Il contributo per il fondo affitto non potrà superare il 50% dell’ammontare del canone annuo di locazione e l’importo massimo mensile di affitto calcolato per il rimborso è pari a 580 euro. Inoltre, il Comune ha disposto la possibilità che i contributi integrativi vengano liquidati ai locatori in caso di morosità degli inquilini. Gli interessati a presentare la domanda per l’agevolazione dovranno compilare i moduli scaricabili sul sito del Comune (Servizi Sociali – Ufficio Casa) o ritirabili presso lo Sportello Sociale del Comune (piazza Garibaldi, 25/d) o nella sede Acer di Fidenza ( via 1° Maggio, 14/a).

La domanda va presentata entro e non oltre il 28 novembre alla sede di Fidenza dell’Acer o a mezzo postale.
Gli uffici Acer di Fidenza seguono questi orari:

  • lunedì e giovedì: dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 17
  • martedì, mercoledì: dalle ore 9 alle ore 12

 

nov 052014
 
La traccia 2

Alcuni ragazzi attivi nelle zone delle Terre Verdiane si sono inventati una nuova e notevolissima iniziativa editoriale. Se volete ricevere i prossimi numeri non dovete fare altro che scrivere il vostro Nome e Cognome a latraccia.rassegna [@] gmail.com
Questa è l’introduzione al numero 2

Non c’è chi non veda che questo è un periodo di transizione. Ora più che mai, i già avanzati processi di globalizzazione calano la maschera e mostrano, insieme agli occhi penetranti ed agli affascinanti tratti esotici di quelle realtà che prima non avremmo potuto conoscere, con tutti i vantaggi e le bellezze che portano, anche i denti dei due miliardi di esseri umani che attraverso i medesimi canali hanno visto il nostro stile di vita e, di quella vita, ora vogliono un pezzo.

Vogliono mangiare, con quei denti. E sfido chiunque a dire che non è un loro diritto. Ciò che cambia, per noi, sono gli equilibri ed i paradigmi di quello che, come ci ricorda la Costituzione più bella del mondo, è il principio fondante e fondamentale della nostra repubblica, il lavoro: più lavoratori vuol dire più offerta ma non più domanda, quindi minor costo, del lavoro.

Dobbiamo essere consapevoli dei cambiamenti del mondo e dei conseguenti slittamenti delle faglie di conflitto ideologico: non è vero che non esistono più destra e sinistra, semplicemente queste non sono più quelle di una volta, e questo spesso ci confonde. Proprio di questo si sta discutendo in queste settimane, con toni sempre più accesi: sotto il simbolo della lotta ideologica contro o per l’Articolo 18, due modelli di sinistra, quella tradizionale e quella della “terza via”, si scontra no in un vortice di attacchi e contrattacchi che porteranno ad una sintesi, dolorosa sì, ma necessaria, di quello che sarà il nuovo schieramento del moderno centrosinistra italiano.

Non basta certo un trafiletto di trecento parole a spiegare questa situazione, che è il riflesso di un mondo che cambia. Non basta neppure a giustificare (nemmeno con la semplicistica teoria dei giochi) lo spostamento al centro del Pd di Renzi. Non ne ha la presunzione. Basta solo ad augurarvi buona lettura, sperando di aver stuzzicato la vostra curiosità.

ott 202014
 
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di Franco Amigoni e Marco Gallicani

C’è uno spettro che si aggira per l’Europa, anzi per Fidenza. Non quello dell’economista, vivo e vegeto, anzi in splendida forma visto il successo del suo ultimo libro, ma quello della salute del centro storico. Una questione che ha molto a che vedere appunto con il lavoro del francese  Thomas Piketty che ha scritto un libro intitolato “Il Capitale nel XXI secolo”, di fatto il saggio più letto e discusso a livello internazionale del 2014.

Cosa dice Piketty? Il fil rouge del suo lavoro è la dimostrazione (basata su una mostruosa quantità di dati empirici, non su teorie) che in questi ultimi decenni nei paesi occidentali il tasso di rendimento annuo del capitale (nelle sue varie forme) è sistematicamente più elevato della crescita annua del reddito.

Scendendo nel concreto dei centri storici, gli affitti legati alle proprietà immobiliari sono tarati per garantire costantemente ai proprietari un rendimento più alto di quanto non avvenga per l’andamento dei redditi di chi gestisce quegli spazi commerciali dati in locazione: si guadagna di più ad affittare un locale che a lavorarci dentro a quel locale, il primo cittadino si arricchisce e l’altro arranca.
Ma finchè parliamo di differenziale tra due dati positivi, la preoccupazione potrebbe essere relativa (non è vero, ma facciamo finta). Il problema è che oggi i rendimenti degli spazi commerciali sono non di rado negativi. Con l’immediato effetto “collaterale” che il tasso di rendimento annuo del capitale immobiliare diventa rapidamente insopportabile. C’è gente che non si paga lo stipendio per mesi, per provare a stare a galla, poi si vede costretta a rinunciare.

Un meccanismo che genera la famosa “polarizzazione” dei redditi recentemente sottolineata anche dall’Economist, secondo il quale il 94,5% della ricchezza delle famiglie del mondo è posseduto dal 20% della popolazione adulta, ed è distribuita in modo così ineguale che con soli 3,650 $ siete già nella metà più ricca della popolazione mondiale“. Il tutto in una situazione globale di “incredibile” (vista da qui) crescita netta. “La ricchezza globale è passata da 117.000 mld di $ del 2000 a 262.000 mld di $ del 2014. Cioè 56.000 $ per ogni adulto sulla terra”

Fatti due conti, i rendimenti lordi per le proprietà, anche in realtà come Fidenza, possono viaggiare tra il 7% ed il 10%., e raggiungono livelli ancor più elevati in specifiche condizioni. E la caratteristica delle proprietà è che non sono quasi mai flessibili, nel senso che piuttosto di adeguare al ribasso le proprie richieste durante la crisi preferiscono lasciare i locali sfitti, nella speranza di trovare altri interlocutori più solidi. Purtroppo per loro gli interlocutori più solidi hanno anche precise esigenze dimensionali, qualitative, strutturali, che raramente in centro possono essere soddisfatte. Così il numero dei vani sfitti aumenta, e con loro il turn over delle attività che ci provano, bruciano risorse e tornano a chiudere.

Tra l’altro i proprietari degli immobili nei centri storici sono anche coloro che più beneficiano, solitamente, degli investimenti in riqualificazione urbana. Ovvero: il pubblico spende per la città, che ne beneficia nel suo insieme per quanto concerne la qualità della vita (aree ripavimentate, pedonalizzate, arredo urbano ecc.) ma il dividendo economico viene in parte privatizzato e trasferito alle proprietà che affacciano su quelle aree rigenerate, che lo fanno poi pesare sugli affitti. E’ quella che gli economisti chiamano una “esternalità positiva”. Positiva per uno specifico target di cittadini e negativa per altri.

Forse occorre – per esempio – coinvolgere attivamente i proprietari in progetti pubblico privati che aprano un fronte nuovo di strategie urbane. Aprire una forbice tra coloro che sono disposti a essere coinvolti nel progetto (sgravi e facilitazioni?) e coloro che non sono disposti (aggravi?). Ma non solo. Alcuni casi pionieristici in Italia ci sono e stanno iniziando a funzionare. Occorre assolutamente coinvolgere anche i proprietari nei progetti di rigenerazione e valorizzazione urbana, assieme a tutti gli altri portatori di interessi locali che già si impegnano sul tema. Bisogna provarci. Servirà certamente molto di più che lamentarsi dell’ennesima chiusura.

ott 202014
 
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Le parole a caldo di Andrea Massari, raggiunto “in diretta, di primissima mattina”, dalla tanto attesa telefonata di conferma “di quello che è un nuovo passo avanti per la nostra città e per mettere all’orizzonte la completa bonifica e il riuso di un’area enorme da più di 100mila mq a ridosso del centro. Un’area sulla quale abbiamo un progetto sperimentale di rilancio produttivo, con incubatori di imprese e start-up e attività a basso impatto ambientale sostenute con una no tax area e forme innovative di accesso” le avete lette sulla Gazzetta di sabato mattina.

La sostanza è che la seduta preparatoria del Comitato Interministeriale della Programmazione economica (Cipe) ha dato l’ok allo sblocco e allo stanziamento degli ultimi 4 milioni che serviranno per completare la bonifica della ex Cip-Carbochimica di Fidenza.

Nonostante le affermazioni di molti ex in questi mesi ci sono stati frequentissimi contatti con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti – che del Cipe è il segretario – lo stesso che intervenne durante l’ultima campagna elettorale. A Fidenza avremo il primo Sito di interesse nazionale (Sin) avviato verso una completa soluzione, rimane solo da aspettare l’ultimo ok del Cipe. Non solo Cip ed ex Carbochimica, ma anche l’area dell’ex inceneritore dei rifiuti di San Nicomede e le ex discariche lungo lo Stirone di Fornio (già bonificata) e Vallicella (in fase di completamento).

Sulla base dell’accordo di programma 8 aprile 2008, in questo momento sono attivi a Fidenza i cantieri dello stralcio conclusivo di bonifica di ex Cip per un importo di 2.742.000 euro. Poi il cantiere del primo stralcio di dismissione bonifica di ex Carbochimica, per un importo di 5,5 milioni di euro. A San Nicomede (di proprietà dei Comuni di Fidenza e Salsomaggiore) siamo al primo stralcio di intervento per un importo di 1 milione e 157mila euro, mentre lo stralcio conclusivo degli interventi di messa in sicurezza permanente della discarica di Vallicella vale 600mila euro.
I 4 milioni sbloccati oggi dal Pre Cipe consentiranno di avviare il secondo stralcio di bonifica di ex Carbochimica con interventi già funzionali al riuso produttivo dell’area.

Un lavoro di squadra che speriamo premi l’impegno di tutti i soggetti coinvolti, spesso trascinati loro malgrado nel tritacarne del sospetto da quella politica locale del “secondo me” e del “mi han detto al bar” che ancora in questi giorni ha riempito i profili dei social network di molti ex amministratori.

Ancora Andrea ha detto alla Gazzetta che “la Bonifica è una delle priorità per la città, sentita da tutti i fidentini e sulla quale ho sempre creduto anche quando tutti dicevano che non ce l’avremmo fatta, aprendo come assessore un percorso che portò l’8 aprile del 2008 allo stanziamento di 14 milioni, proprio per la bonifica e la riqualificazione di un sito inserito dal Governo nelle grandi emergenze ambientali nazionali”.

ott 172014
 
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“Nella scelta degli scrutatori per le elezioni Regionali del 23 novembre, auspico che si tenga conto, in via prioritaria, dei fidentini che si trovano nella situazione di mancanza di lavoro o di assenza di reddito”. E’ l’invito rivolto dal sindaco di Fidenza Andrea Massari alla Commissione elettorale, “perché sono certo che sia sentito come un impegno comune quello di dare ogni forma di supporto e di sostegno a chi si trova in una condizione economica svantaggiata”.

Le scadenze per le Regionali
Per operare ai seggi durante le elezioni Regionali del 23 novembre, occorre essere già iscritti all’Albo degli scrutatori.

I cittadini alle prese con la mancanza di lavoro o l’assenza di reddito potranno far pervenire all’Ufficio elettorale del Comune la loro adesione, compilando l’apposita autocertificazione, scaricabile direttamente dal Sito del Municipio (sezione dedicata alle elezioni) oppure reperibile allo sportello del Punto Amico (sede municipale di piazza Garibaldi, 1).

L’autocertificazione, firmata e accompagnata da una copia di un documento d’identità, va restituita all’Ufficio elettorale (piazza Garibaldi, 1) entro le ore 12 del prossimo 30 ottobre. Lo stesso giorno e alla stessa ora, la Commissione elettorale procederà alla nomina degli scrutatori.

Le scadenze per le elezioni successive alle Regionali
Altro è il percorso per i fidentini che ancora non fanno parte dell’Albo degli scrutatori.
Per esservi inclusi, occorre presentarsi all’Ufficio elettorale con un documento di identità e compilare l’apposito modulo autocertificativo. La prima finestra utile per presentare la domanda di iscrizione va dal 1° novembre al 30 novembre.

Per ulteriori informazioni, è a disposizione il Punto Amico comunale.
Basta scrivere una mail a puntoamico@comune.fidenza.pr.it o telefonare al numero 0524/517317

ott 072014
 
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Un Consiglio Comunale che può durare 2 ore e invece ne è dura 5 mostra tutti i limiti di un sistema di governo locale sostanzialmente da ripensare. I criteri di efficacia ed efficienza che regolano le vite fuori dal Comune devono necessariamente avere un valore anche dentro perchè chi vi siede deve poter anche solo lontanamente rispondere alle reali esigenze dei cittadini.

Tra le tante perle ne segnaliamo alcune che vanno oltre la caricatura;
Si perchè ci sono affermazioni che si possono fare e altre che proprio non si possono fare, specie se si è eletti in un Consiglio Comunale di una Repubblica che nasce dalle ceneri di un periodo come quello del ventennio. Un consigliere comunale non può affermare, tra il serio ed il faceto, che una Legge “è buona perchè è stata approvata sotto il duce”. Non può. Se lo pensa è un problema suo e dei suoi elettori – che prima o poi lo capiranno che il fascismo non ha avuto nessuna conseguenza positiva sulla società italiana – ma se lo dice in pubblico è un problema delle istituzioni che quel periodo hanno combattuto.

Così come non si può affermare in pubblico – a sostegno della richiesta di cittadinanza onoraria (!!!) a favore dei due Marò implicati nella crisi dell’Enrika Lexie del 2014 – che “purtroppo sono capitate che delle persone sono morte”. O affermare che i militari erano li per adempiere ad una “consegna ufficiale” quando invece stavano difendendo i beni e gli interessi di un cargo privato con attrezzatura militare italiana, secondo una disposizione geniale del già ministro La Russa, che l’Italia condivide con colossi della democrazia come Panama Liberia e Isole Marshall.

Qualcuno deve pur prendersi la briga di sottolineare che il ruolo che si esercita in Consiglio Comunale non è stato affidato a quelle 16 persone perchè ci si divertissero, ma perchè rappresentassero tutti i cittadini e perchè lo facessero impegnandosi al massimo sia nello studio (anche della lingua italiana, che è un patrimonio come la bandiera, sino a prova contraria, perchè serve per farsi capire da tutti) che nella partecipazione ad un processo. E non ha senso, non lo farebbe nessuno fuori da quell’Aula, che si spendano 5 ore di una sera per giocare a rimpiattino su argomenti che non si conoscono (perchè ad un certo punto tocca alla maggioranza sottolineare che fra Severino si chiamava Riccardo o che in Italia esiste una Legge che “vieta” di intitolare vie a persone decedute da meno di 10 anni) o dei quali si crede di avere un’affinità solo strumentale, di propaganda.

Perchè altrimenti è come dire: cari cittadini, noi non siamo in grado di pensare al futuro dei nostri figli e nipoti, al lavoro, alla sfida che il mondo ci lancia, ma quanto a toponomastica non ci batte nessuno.

ott 032014
 
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di Franco Amigoni (consigliere comunale indipendente)

Oggi vi vorrei somministrare la mia personalissima definizione di “civico”…
“Civico”, nell’accezione politica del termine in Italia e a Fidenza, è colei/colui che pensa di essere portatore di una verità rivelata e assoluta. Tendenzialmente guarda dall’alto in basso i cosiddetti “politici non civici”, pensando di essere in qualche modo l’evoluzione della specie, tipo homo sapiens che deve ancora perdere tempo con i neanderthal.

E’ classica nel “civico” una forte consapevolezza del proprio ego, unita ad una amnesia pressochè totale per le proprie origini politiche e per gli errori commessi in precedenza da lui o da chi lo ha “prodotto”.

Sentirsi “civici” è anche una forma di ossimoro del terzo millennio: il “civico” tendenzialmente offende, generando appunto l’ossimoro detto del “civico offensivo”. Ci sono comunque delle sfumature importanti: esistono il “civico” fannullone, che vorrebbe essere eletto per poi far fare tutto ai cittadini, e il “civico” imprenditore, che si sente un pò come la quarantamilionesima parte del meridiano terrestre, misurato tra Dunkerque e Barcellona, cui fu dato il nome di metro. Cioè si sente il metro campione, che dal 1799 fu depositato al Conservatoire des Arts et Métiers di Parigi.

Sovente il Civico ha alle spalle una storia politica complessa e articolata, che lo ha visto indossare decine di casacche diverse, sino ad approdare alla perfezione che gli è propria e a sventolare patti di ferro con movimenti impresentabili, purchè siano stranieri e poco noti, oppure con Giovanardi.

Buona giornata, e buon ottobre fidentino a tutti!!! (anche ai “civici”)

set 302014
 
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Stanotte il Consiglio Comunale è terminato alle 2,30 circa, grazie al contributo determinante dell’opposizione che da mezzanotte in poi si è presa minimo 20 minuti per ciascun consigliere (il regolamento dice che 20 minuti dovrebbero essere il massimo, in questo frangente) per poter leggere osservazioni e critiche al Bilancio Preventivo 2014. Bilancio Preventivo del 2014. Ad ottobre.

E si era arrivati a mezzanotte discutendo fra l’altro di come combattere chi getta i mozziconi per terra, di intitolazioni di rotonde e piazze non ancora in costruzione, di alienazioni di scuole già tolte dall’elenco dei beni in vendita, di parcheggi e taxi, sempre grazie alle decisive interrogazioni della minoranza. Il consigliere “civico” Rigoni è poi riuscito, nella stessa serata, nell’impresa non indifferente di prendersela con il Segretario Comunale pro tempore che era per la prima volta presente a Fidenza (ad una sua osservazione, Rigoni gli ha chiesto per esempio se era una barzelletta che non faceva ridere) e con uno dei revisori (che a suo dire lo avrebbe insultato dietro le quinte; ergo gli ha chiesto di chiedere scusa in pubblico). Il nervosismo derivante dalla consapevolezza di avere una squadra scarsina? Il “civico” fra l’altro ha fatto le pulci e ha bocciato un bilancio dovuto al 99% al suo “mentore” Mario Cantini (che ad aprile con i suoi assessori era riuscito a spendere su certe voci di bilancio il 170% delle somme a budget per l’intero anno), dimostrando purtroppo come ha imparato bene le logiche della politica più retriva, proprio quella politica che ci ha portati al punto di non ritorno in cui siamo.

La consigliera Amoruso ha deciso invece che per lei il limite dei 20 minuti di intervento non valeva, e ha continuato ben oltre tale limite nonostante i continui richiami del presidente del consiglio. Il modo migliore per trovare un punto di contatto con la maggioranza. L’atteggiamento di diversi consiglieri di minoranza è in sostanza il seguente: “va portato rispetto al consigliere comunale”. Sembrava a tratti di essere in una scena della Cavalleria Rusticana. Anche Forza Italia si è offesa e non ha votato i provvedimenti, lanciando comunque risolini a destra e a manca come per far intendere quanto recitano bene la loro parte. Un mondo piuttosto allucinante. Comunque, tutto approvato e si va avanti, sperando in futuro in atteggiamenti più utili e costruttivi.

Approvato cosa? Un documento di 3 tomi complessivamente alti 17 cm che può ovviamente essere chiesto in Comune, ma che a sintetizzarlo qui farebbe venire il sangue al naso a chiunque. Che si dice, in sintesi? Che siamo in una situazione di emergenza dovuta a incomprensibili ritardi (che in realtà furono scelte politiche ben precise), erede di una navigazione a vista che la precedente amministrazione aveva eletto a metodo principe.

Il bilancio preventivo del 2015, quello invece lo conosceranno bene tutti quelli che lo vorranno costruire, insieme a noi, in un percorso partecipativo che finalmente darà la misura di quello che vogliamo fare a Fidenza, per Fidenza.