ott 172015
 
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“Molti fidentini lo hanno ribattezzato il miglior San Donnino di sempre. Quello che posso dire con certezza è che #Borgofood ha messo a segno una serie di record significativi: per la spesa più bassa degli ultimi anni, per quantità di sponsorizzazioni private e, soprattutto, record di pubblico. Sono state ben oltre 100.000 le presenze a Fidenza dal 2 all’11 ottobre. Vale a dire che abbiamo quasi quadruplicato la nostra popolazione e, se ipotizziamo una spesa media bassissima di soli 10 euro pro capite, è immediato cogliere l’enorme impatto economico”.

Il Sindaco Andrea Massari commenta così i dati di #Borgofood, il nuovo evento interamente dedicato all’agroalimentare “che ha cambiato totalmente la Gran Fiera di Borgo San Donnino, mostrando finalmente Fidenza per quello che è: uno dei luoghi privilegiati in cui promuovere la cultura del cibo”.

Ieri, nel corso di una affollata conferenza stampa, il Sindaco e tutta l’Amministrazione comunale hanno ringraziato i protagonisti dell’evento a cominciare dai dipendenti comunali mobilitati, dalla rete dell’associazionismo e dell’imprenditoria locale.

I flussi resi noti dal Sindaco sono stati elaborati da un sistema di 5 telecamere in vari punti del centro, che hanno stimato 210.000 persone in ingresso da dal 2 all’11 ottobre. Un dato elaborato dai tecnici della Regione per scremarlo dai passaggi multipli degli utenti e al quale vanno sommate le presenze massicce agli eventi realizzati nel tendone di Piazza Grandi (Oktober Borg e Anolino Party), al Luna Park, in Piazza Repubblica (con le Società Sportive), al Teatro Magnani (basti citare i sold out registrati per il video sui bombardamenti o per la divina Carla Fracci).

E poi la strepitosa performance di pubblico per “A Riva La Machina” nel quartiere artigianale “La Bionda”, appuntamento definitivamente entrato nel cuore dei fidentini e della Gran Fiera.

A conti fatti: la Fiera più economica degli ultimi anni
A conti fatti, #Borgofood è costato 116.000 euro lordi – meno delle edizioni 2011 (118.959,48 euro), 2012 (122.149,57 euro) e 2013 (117.403,24 euro).

Considerando tutte le entrate – il record di sponsor privati (36.115,66 euro) e altri contributi, per un totale di 54.000 euro – tutto l’evento ha avuto un costo vivo di soli 60.000 euro (anche questo numero è un record), spalmando benefici enormi sulla città. Da notare che rispetto agli anni passati, in questa edizione non è stato chiesto un soldo di sponsorizzazioni alle società partecipate e nulla è stato chiesto agli espositori. Una scelta precisa per incentivare presenze di qualità. Nel 2011 e 2012, ad esempio, l’occupazione del suolo fatta pagare agli espositori fruttò 25.000 euro.

“Relativamente agli affidamenti voglio precisare che sono tutti al di sotto della soglia per incarichi diretti. Inoltre hanno coinvolto numerosi operatori del nostro territorio per singole iniziative in quantità più ampia che in passato, e hanno visto su quello più importante, che riguarda gli allestimenti e i noleggi, un’indagine di mercato preliminare tra più soggetti, che ha determinato poi l’ordine sul mercato elettronico della pubblica amministrazione per la proposta più congrua sotto il profilo economico e dell’adeguatezza delle attrezzature”, ha sottolineato il sindaco Andrea Massari.

Slow Food e Consorzio del Parmigiano, una partnership che funziona
Il giornalista enogastronomico Luigi Franchi e Alessandra Mancin, consulente scelta dal Comune per la regia di #Borgofood, hanno confermato l’appeal esercitato dal territorio fidentino e la sua profonda connotazione legata al food. Elementi che hanno reso forte il rapporto con i due main partner di Slow Food e del Consorzio del Parmigiano-Reggiano, precursori di una serie di rapporti di alto livello qualitativo sui quali l’Amministrazione sta già lavorando per novità rilevanti per l’edizione 2016.

Un evento social
#Borgofood è stato un evento capace di imporsi anche sui social, grazie ad una campagna mirata che ha fatto lievitare del 470% i like sulla pagina facebook dedicata (Fidenza al Centro) e che ha toccato l’11 ottobre il suo acme, raggiungendo 22.600 persone. Una campagna su cui hanno lavorato due startup fidentine – SwitchUp e LogiArt –, basata sulla narrazione di Fidenza affidata ai volti e alle storie dei suoi protagonisti con video dedicati che hanno superato le 40.000 visualizzazioni in due settimane.

Le piazze di Milano, Modena, Bologna e Parma sono quelle che hanno interagito maggiormente con i canali social, segno di una capacità d’espansione nelle zone tradizionalmente attente alla qualità degli eventi dedicati al food.

Oltre 178 eventi
Complessivamente, la Gran Fiera si è articolata in 178 appuntamenti tra centro storico e A Riva La Machina che hanno rappresentato vari spaccati della Città. Lo Sport con le seguitissime iniziative nel nuovo contenitore di Piazza Repubblica, il Sociale con l’affollato spazio in piazza Verdi, l’Ambiente con un dettagliato servizio di informazioni sulle novità della raccolta differenziata e sui notevoli obiettivi raggiunti. La Cultura, che ha offerto ben 43 appuntamenti.

Una sinergia trasversale ripresa dai vari interventi degli assessori presenti alla conferenza stampa.
“Ringrazio tutti, a partire dalla macchina comunale, dagli imprenditori che hanno animato la fiera e contribuito per la sua riuscita, le Associazioni di categoria. Fa piacere vedere che il lavoro di squadra ha portato ad un risultato estremamente positivo, perché così è riconosciuto e descritto in città. Per il 2016 l’obiettivo è confermare la manifestazione e continuare sul percorso di concertazione e condivisione degli obiettivi con tutta la Comunità”, ha spiegato l’assessore Fabio Bonatti (Attività produttive).

Per Alessia Gruzza, vicesindaco con delega alla Cultura, #Borgofood è al centro di un percorso “iniziato da lontano, che ha unito Chef To Expo alla festa per gli 800 anni dal passaggio a Fidenza di San Francesco. Un percorso reso forte dalla collaborazione con la rete delle Associazioni culturali e che ha messo al centro il Cibo, perché cibo significa territorio e un ottimo strumento per la sua valorizzazione”.

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ott 152015
 
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AL VIA 4 GIORNATE DI FORMAZIONE PER PREVENIRE E COMBATTERE LE MAFIE
VENERDI’ 16 OTTOBRE ALLE ORE 10.30 CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE

I corsi, aperti anche ai cittadini, si terranno dal 16 al 30 ottobre
Venerdì primo appuntamento con l’assessore regionale Massimo Mezzetti e Luca Bertoni

Fidenza ha scelto da che parte stare: con la Legalità, contro tutte le mafie. Sempre. La lotta all’illegalità e alla corruzione, per essere efficace, deve essere un cammino condiviso da tutta la comunità.

La Regione Emilia-Romagna e Avviso Pubblico sono partner preziosi di questo cammino ed insieme a loro è nata un’esperienza innovativa di informazione, formazione e confronto che dal prossimo 16 ottobre e per più giornate parlerà a tutti gli amministratori del territorio vasto, ai dipendenti delle strutture pubbliche, che sono centrali per la riuscita di concreti obiettivi antimafia, e ai nostri cittadini. Compresi gli studenti e le nuove generazioni. Un lavoro trasversale che la Regione sostiene in compartecipazione col Comune di Fidenza, all’interno di un innovativo accordo di programma tra i primissimi di questo tipo siglati sul territorio emiliano-romagnolo.

Con questo spirito i Comuni di Fidenza e Salsomaggiore e la Regione hanno finanziato il progetto di riuso del podere “Millepioppi” confiscato ai clan e da oggi casa per le start-up che producono innovazione. Sempre con questo spirito Fidenza ha detto no alle gare col massimo ribasso ed è entrata nel grande network antimafia di Avviso Pubblico, abbracciando la causa di una Liberazione del Paese dal male secolare della criminalità organizzata. Un impegno che deve essere motivo di orgoglio e mobilitazione permanente, perché da qui passa il riscatto del nostro Paese. Soprattutto, Fidenza ha scelto di aprirsi alla collaborazione e al dialogo con tutte le Istituzioni, le Associazioni, con tutte le realtà che sono cuore e anima di una Comunità che sta imparando a pensare e ad operare in modo collettivo. Questo nella convinzione che ogni azione di prevenzione e di radicamento culturale debba nascere dalla condivisione e dal saper costruire una rete forte, una rete plurale. Una rete pensata insieme”, spiega il sindaco Andrea Massari.

Conferenza stampa
Il 16 ottobre alle ore 10.30 al Centro giovanile di via Mazzini 4, in occasione del primo corso di formazione, si terrà un incontro con la stampa per illustrare il progetto. Saranno presenti: Andrea Massari, sindaco di Fidenza;Massimo Mezzetti, Assessore Cultura, Politiche Giovanili e Politiche per la Legalità della Regione Emilia-Romagna;Nadia Monti, referente regionale di Avviso Pubblico e assessore alla Sicurezza e alle Politiche giovanili del Comune di Bologna; Luca Bertoni, Presidente Ordine degli Ingegneri di Lodi e creatore del “Protocollo di Merlino”.

Programma
Si svolgeranno a Fidenza, dal 16 al 30 ottobre, quattro giornate di formazione, dal titolo “Buone pratiche contro la corruzione”, organizzate dal Comune di Fidenza in collaborazione con Avviso Pubblico.

L’iniziativa si aprirà con un incontro su “Appalti e white list: quali strumenti per le Amministrazioni Pubbliche nella prevenzione ai fenomeni corruttivi e mafiosi”, che si terrà venerdì 16 ottobre, dalle ore 9.30 alle ore 13.30, nella sala conferenze del Centro giovanile di via Mazzini, 4. Il Focus Group è rivolto ai dipendenti delle Pubbliche amministrazioni e agli Amministratori (ed è aperto anche a Unione Terre Verdiane e ai comuni del territorio interessati).

I seminari saranno moderati da Luca Bertoni, Presidente Ordine degli Ingegneri di Lodi e creatore del “Protocollo di Merlino”, e Massimo Mezzetti, Assessore Cultura, Politiche Giovanili e Politiche per la Legalità della Regione Emilia-Romagna. Saranno presenti: il sindaco di Fidenza, Andrea Massari, e Nadia Monti, referente regionale di Avviso Pubblico e assessore alla Sicurezza e alle Politiche giovanili del Comune di Bologna.

La seconda giornata di formazione si svolgerà nel pomeriggio di martedì 20 ottobre al Centro giovanile di via Mazzini, 4. L’incontro sarà suddiviso in due momenti: il primo dalle ore 14.00 alle ore 18.00 rivolto a tutti i dipendenti delle Pubbliche amministrazioni e agli Amministratori; il secondo, dalle ore 20.30 alle 23.00 rivolto a cittadini e amministratori. I relatori – il Prof. Alberto Vannucci, esperto di corruzione e membro della Commissione consultiva permanente di Avviso Pubblico, e Leonardo Ferrante, referente scientifico nazionale della campagna anticorruzione “Riparte il futuro” – affronteranno il fenomeno della corruzione: dall’evoluzione alle specificità nel rapporto con gli Enti locali; dai Piani Anticorruzione al ruolo della società civile e della campagna “Riparte il Futuro”.

Il terzo seminario di formazione si terrà martedì 27 ottobredalle ore 9.30 alle 13.30, nell’ex aula del tribunale a Palazzo Porcellini, in piazza Garibaldi 25, primo piano. Si parlerà di “Segnalazioni e controlli e del ruolo e degli strumenti della Pubblica Amministrazione nel contrasto all’elusione, all’evasione fiscale e al riciclaggio”. L’incontro è rivolto ai dipendenti delle Pubbliche amministrazioni e Amministratori. I relatori della giornata saranno: Mario Turla, Responsabile Progettazione Sistemi Antiriciclaggio, e Simona Lodesani, Dirigente Servizi economico – finanziari del Comune Formigine.

L’ultima giornata di formazione – “La regione Emilia-Romagna fra storia, sociologia e giornalismo” – si svolgeràvenerdì 30 ottobre nell’ex aula del Tribunale a Palazzo Porcellini, piazza Garibaldi 25, primo piano. L’incontro sarà suddiviso in due momenti: il primo dalle ore 14.00 alle ore 18.00 rivolto a tutti i dipendenti delle Pubbliche amministrazioni e agli Amministratori; il secondo dalle ore 20.30 alle ore 23.00 rivolto a cittadini e Amministratori. I relatori – Pierpaolo Romani, Coordinatore nazionale di Avviso Pubblico, e Lorenzo Frigerio, giornalista e scrittore italiano, coordinatore della Fondazione Libera Informazione – analizzeranno l’evoluzione del fenomeno mafioso e delle infiltrazioni al Nord. Con l’occasione si presenterà l’esperienza di Avviso Pubblico e la funzione preventiva delle reti di Enti Locali.

ott 142015
 
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Una figura emblematica: Nilde Iotti è davvero, come pochi altri, un’effigie del Novecento, di quel «secolo breve» le cui date coincidono con la sua stessa biografia (1920-1999).

Dalla formazione cattolica all’impegno militante nel Pci, alla svolta post-comunista del 1992; dalla laurea alla Cattolica di Milano ai primi coinvolgimenti nell’antifascismo e nella Resistenza; dall’elezione all’Assemblea costituente alla partecipazione diretta alla stesura del testo costituzionale, alla lunghissima attività parlamentare, fino alla presidenza della Camera dei deputati.

Ma sbaglierebbe chi si fermasse a sottolineare solo il lato politico: non meno importante è il contrappunto in termini personali di una vicenda affettiva, di una dimensione privata vissuta con schiva dignità e con consapevole coraggio. Quando, a ventisei anni, Nilde entra nell’emiciclo di Montecitorio, scoppia anche, irrefrenabile, l’amore con Palmiro Togliatti, il capo comunista, l’uomo sposato, di 27 anni più vecchio di lei. Di quell’incontro, punto di svolta di una vita, Luisa Lama ricostruisce la drammatica e coinvolgente intensità, anche sulla base di un documento straordinario, che per la prima volta viene qui alla luce: il carteggio inedito intercorso tra Nilde Iotti e Palmiro Togliatti dall’agosto del 1946 all’agosto del 1947. Da allora, i due vivranno insieme in un rapporto affettivo che solo la morte di Togliatti potrà interrompere.

E alle mani di Nilde Palmiro consegnerà la stesura di quel Memoriale di Yalta cui nel 1964 affiderà il suo lascito politico. Da quel momento, Nilde potrà uscire di scia. E mostrerà, nella politica, nel partito, nelle battaglie civili per l’emancipazione femminile, e da ultimo nella dimensione istituzionale, la forza e l’equilibrio di una donna «nuova», di una grande italiana.

Il libro sarà presentato dall’autrice DOMENICA 18 OTTOBRE 2015 ALLE 10:30 c/o LA SEDE DEL PD DI FIDENZA, IN VIA BACCHINI

ott 012015
 
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I consiglieri del gruppo del PD e la segreteria locale del partito si uniscono al sentimento di vergogna espresso dal Sindaco per l’uscita della Lega sulla questione della mafia al nord. Ci sentiamo coinvolti sia come amministratori che come cittadini: la Lega Nord ha insultato la città di Fidenza e deve chiedere pubblicamente scusa per l’irresponsabile modalità con la quale procura allarmi per conquistar qualche voto, un po’ come fa da tempo sulla questione dei migranti.

Molti di noi hanno condotto una campagna elettorale densa ed impegnativa sui temi della legalità e della trasparenza e le tantissime iniziative del sindaco sul versante della prevenzione del fenomeno mafioso ci trovano partner concordi e solidali.

Sappiamo bene che la mafia al nord prospera da anni, lo abbiamo denunciato per anni nel più assordante silenzio, così come sappiamo bene che il clima preferito dalle mafie al nord è proprio la confusione che generano queste falsate polemiche, quel clima per cui chiunque può dire qualsiasi cosa a chiunque perché tanto nulla deve essere giustificato ne provato.

E lo sanno bene i nostri tantissimi amici del sud Italia che la mafia la vedono dal vivo tutti i giorni, e a cui abbiamo raccontato quello che stiamo facendo da quando siamo al governo di Fidenza. E che in molti casi sono venuti a supportarci, come accadde l’inverno scorso con Simmaco Perillo e i ragazzi di don Peppe Diana che vennero a presentare il “pacco alla camorra” in città.

Avanti così quindi Sindaco, avanti con la linea della prevenzione e del controllo, avanti con le iniziative di contrasto economico come il progetto di abbassare le tasse agli esercizi pubblici che rinunciano alle slot machine, avanti con le conferenze nelle scuole, con i corsi di formazione per la pubblica amministrazione, avanti con la riqualificazione e l’utilizzo intensivo dei beni confiscati e avanti con il sostegno alla partecipazione alle giornate antimafia e ai campi di formazione al sud.

L’amministrazione pubblica può (e deve) tornare ad essere un modello per tutti, il sindaco e la sua giunta possono indicare lo stile virtuoso di una città.

ott 012015
 
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Il sistema di raccolta differenziata di Fidenza ha raggiunto nuovi e importanti traguardi, che tutelano l’ambiente e permettono di contenere i costi: dopo l’introduzione della nuova modalità di raccolta, Fidenza sfiora l’80% di differenziata, 7 punti in percentuale in più rispetto alla media del 2014 (73,4%).

E’ un risultato eccezionale che premia le scelte coraggiose dell’Amministrazione il lavoro svolto dall’assessore Giancarlo Castellani, dal servizio Ambiente e da San Donnino Multiservizi. Ringrazio i cittadini per la loro collaborazione: sono i fidentini i veri protagonisti di questo successo. Fidenza si conferma ancora una volta un modello d’eccellenza e di fronte a risultati di questa portata non mi resta che dire: avanti tutta!”, ha commentato il sindaco Andrea Massari.

Dall’introduzione, a maggio, del nuovo sistema di raccolta differenziata – che ha ridotto a un solo ritiro settimanale l’indifferenziato, raddoppiando invece il ritiro di plastica, vetro e lattine – Fidenza ha raggiunto traguardi eccezionali: ha ridotto del 25% la produzione pro capite di indifferenziato con l’incredibile risultato di 103 chilogrammi a persona, contro i 114 chilogrammi che l’avevano collocata sul podio come Comune Riciclone, e ha aumentato del 10% la raccolta della plastica.

Questi risultati derivano dal monitoraggio dei primi 4 mesi della nuova raccolta e sono dati eccezionali, che ci permetteranno di raggiungere l’obiettivo di fine mandato con due anni d’anticipo. Fidenza si conferma prima in regione per percentuale di differenziata e per minor produzione pro capite di indifferenziata, basti pensare che abbiamo superato di gran lunga i valori che ci hanno fatto vincere anche nel 2014. Tutto questo è stato possibile grazie alla collaborazione dei cittadini che hanno sempre dimostrato una grande sensibilità ai temi ambientali. Questi comportamenti virtuosi ci permettono di contenere i costi e garantire ai fidentini delle condizioni economiche vantaggiose. Voglio sottolineare che Fidenza ha la Tari più bassa di tutta la provincia per il servizio di raccolta differenziata a domicilio più articolato e completo della provincia”, ha spiegato l’assessore alla Sostenibilità ambientale, Giancarlo Castellani.

Il servizio “S.O.S. Rifiuti”, pensato per rispondere alle esigenze particolari di alcuni cittadini, ha registrato 40 richieste, di cui 33 sono state soddisfatte con la consegna di un bidoncino dedicato.

La nuova modalità di raccolta differenziata è stata ben accolta dai cittadini e questo ci ha permesso di raggiungere risultati eccellenti. Abbiamo un utenza che dimostra una grande attenzione al tema rifiuti e questo è senz’altro uno degli aspetti vincenti della raccolta. Tutto questo si traduce in un vantaggio non solo ambientale ma anche economico per i fidentini”, ha detto Andrea Garofalo, direttore di San Donnino Multiservizi.

set 272015
 
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La fiera di San Donnino 2015 sarà dedicata al piacere del gusto, alla cultura del cibo e alla nostra ricca tradizione agroalimentare.

Non avrete mai visto una fiera così grande, che abbiamo voluto connotare con un nuovo brand: Fidenza #BorgoFood, hashtag ufficiale di una campagna social dedicata che inizierà nei prossimi giorni. Sarà una kermesse nuova: vivace, interattiva, hi-tech e sensoriale che spazierà per tutta la città. Saremo inondati di profumi, sapori, suoni e immagini, con 150 eventi ripresi in diretta con droni, telecamere a timelapse, foto a 360° e trasmessi in tempo reale su tutti i canali social, a cominciare dalla pagina Facebook Fidenza al centro. Nell’anno di Expo questa è la scommessa che abbiamo voluto fare per valorizzare la città e rafforzare la sua presenza in un presidio d’eccellenza come quello del Parmigiano-Reggiano e dell’agroalimentare”, ha spiegato il sindaco Andrea Massari.

L’evento sarà organizzato in tutte le piazze cittadine, ovvero 6 piazze fisiche e 4 piazze virtuali, ognuna delle quali associata ad un tema: il Gusto in piazza Garibaldi, l’Anolino è Festa in piazza Grandi, Naturalmente Benessere in piazza Verdi, i 50 prodotti della Bisaccia del Pellegrino e della Via Francigena nella piazzetta Micheli (Sambot), Sport e Motori in Piazza della Repubblica.

Tanta l’attenzione anche ai bimbi e alle loro famiglie, con piazza Pontida dedicata a loro.

Le piazze virtuali sono costituite da più contenitori di eventi legati al Cibo: I luoghi della Cultura, il Foyer della Gran Fiera nel cortile del Municipio, la Tradizione agricola al foro Boario col mercato del bestiame e l’esposizione dei mezzi agricoli. La piazza virtuale Tra Storia e Fede raggruppa eventi nel Duomo, l’Oratorio della Zappella (in cui la leggenda vuole sia transitato San Francesco 800 anni fa), la Chiesa di San Pietro, la Chiesa di San Giorgio.

Dal 2 all’11 ottobre degustazioni, laboratori del gusto, cucina, ricette, street food con gli studenti dell’Istituto Magnaghi di Salsomaggiore, cottura di una forma di Parmigiano-Reggiano, pane fresco in strada sono gli ingredienti della nuova ricetta fidentina della fiera, che si concentra sull’agroalimentare ma valorizza anche gli aspetti più tradizionali della festa patronale, da quello religioso a quello ludico, da quello commerciale a quello culturale.

D’eccellenza sono anche i partner di questa avventura: il Consorzio del Parmigiano-Reggiano e Slow Food - come ha spiegato l’assessore alle Attività produttive, Fabio Bonatti - che saranno protagonisti della manifestazione insiemea tante aziende di qualità del settore, che porteranno a Fidenza i loro prodotti e la loro esperienza. La fiera quest’anno mette a valore i nostri bellissimi spazi cittadini, che si connoteranno per temi nelle 6 piazze fisiche e nelle 4 virtuali e rafforzeranno il legame con gli eventi nel quartiere artigianale La Bionda con ‘A riva la machina’, le vie del centro animate da mercati e salotti di prossimità, il luna park (zona via Emanuelli-via Caduti di Cefalonia”.

Presenti, oltre al sindaco Massari, tutti i membri della Giunta che hanno illustrato le proposte programmatiche realizzate per la fiera.

Abbiamo aderito con convinzione all’invito dell’Amministrazione comunale di Fidenza relativo alla rinnovata impostazione della Gran Fiera di San Donnino perché questo territorio rappresenta un punto di eccellenza per il Parmigiano-Reggiano. Siamo convinti che la rappresentazione della qualità agroalimentare regionale che lo slogan dell’evento riassume – La vera Emilia è qui – sarà pienamente espressa. In questa sorta di anno zero in cui la manifestazione riparte dalle sue origini storiche, sono certo che verranno poste le basi per creare un appuntamento di riferimento per le eccellenze di questa regione da record”, ha detto Riccardo Deserti, Direttore Consorzio del Parmigiano-Reggiano.

“Per ridare al cibo di cui ormai tutti parlano il suo valore reale, che è prima di tutto culturale, è essenziale compiere un primo fondamentale passo: far incontrare chi il cibo lo consuma con chi lo produce. Questo può accadere anche attraverso una festa popolare intelligente. Perciò come Slow Food Emilia-Romagna abbiamo accolto con entusiasmo la possibilità di portare il nostro contributo a questa edizione della Gran Fiera di San Donnino che ha deciso di rinnovarsi. Se la convivialità e dunque il cibo sono parte essenziale della fiera, quale occasione migliore per innescare questo contatto fra agricoltori e coproduttori? Alla Gran Fiera porteremo dunque alcuni dei nostri Presìdi Slow Food, prodotti di elevata qualità identitari di precisi territori e salvati dall’estinzione, contadini e artigiani del cibo che producono secondo la logica del buono, pulito e giusto e che saranno disponibili a raccontarsi. Ci concentreremo poi sull’educazione al gusto, attraverso laboratori per grandi e piccoli, presentazioni di libri sul tema del cibo insieme agli autori, momenti di racconto e condivisione di esperienze“, ha spiegato Raffaela Donati, Presidente Slow Food Emilia-Romagna.

La posizione di Slow Food e del Consorzio del Parmigiano-Reggiano sono stati ripresi da Michele Berini del Consorzio Parmigiano-Reggiano e Antonella Reggiani di Slow Food Parma, presenti alla conferenza stampa.

set 222015
 
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Fidenza celebra la Giornata Internazionale della Pace indetta dall’Onu con una notizia importante: la Giunta comunale e la Regione hanno approvato un accordo di programma che finanzia per la prima volta a Fidenza un importante progetto per la promozione della cultura antimafia nel pubblico impiego, nelle scuole e nella società civile”.

Lo annuncia il Sindaco Andrea Massari, rendendo noto un percorso innovativo che “da forza e sostanza all’impegno straordinario che il nostro Comune sta portando avanti contro tutte le mafie e che, passo dopo passo, ci vede sempre più in prima linea, insieme alle esperienze più dinamiche e virtuose del territorio. L’accordo, che firmerò insieme all’assessore regionale alla Legalità Massimo Mezzetti, prevede anche un consistente impegno finanziario, pari a 21.000 euro, metà dei quali pagati direttamente dalla Regione, decisa a scommettere sulla bontà del nostro progetto”.

Massari spiega che “abbiamo scelto non a caso questa giornata così speciale per dare la notizia. La lotta senza quartiere alle mafie è la grande battaglia che l’Italia, dal Governo centrale al più piccolo dei Comuni, deve condurre con impegno assoluto. Sradicare le mafie è la condizione necessaria per fare ripartire il Paese attraverso una nuova pace sociale e civile capace di liberare il meglio del talento di ognuno, senza più paure, minacce. Senza più quella sottocultura assassina che è la vera palla al piede dell’Italia. Liberare il Paese dalle minacce contro gli amministratori onesti, liberare le imprese dalla violenza e dal ricatto, educare le nuove generazioni nel nome del diritto alla legalità, liberare i servitori dello Stato dalla paura di dover pagare il loro impegno con la vita. Questi sono i nostri obiettivi”.

L’accordo di programma prevede tre azioni, che si realizzeranno tutte entro la fine dell’anno:

Nuovi strumenti contro la corruzione e per i buoni appalti
Saranno organizzati quattro incontri formativi per dipendenti pubblici e amministratori di tutti i Comuni interessati, per inquadrare in maniera organica la presenza mafiosa sul territorio e per pianificare tutti gli strumenti di lotta contro la corruzione, a cominciare da quelli sul sistema degli appalti.

Legalità e Giustizia: se ne parla a scuola
Per ognuna delle oltre 10 classi aderenti al progetto sono previste tre giornate di focus sulla Costituzione, la Giustizia sociale, la Dignità, la Partecipazione democratica e la Cittadinanza attiva. Il tutto con l’obiettivo di costruire insieme agli studenti un sistema di regole per una convivenza civile e di contrasto al sistema mafioso.

Tra i cittadini, per una nuova coscienza civile
Per tutta la cittadinanza sono previsti incontri pubblici nel corso dei quali saranno in primo piano le testimonianze e gli approfondimenti condotti con i protagonisti di storie e vicende di lotta alle mafie.

set 162015
 
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di Franco Amigoni

Uno dei punti all’ordine del giorno l’altra sera in Consiglio Comunale riguardava la modifica ed integrazione delle destinazioni d’uso ammesse nel comparto per attività produttive artigianali/industriali denominato “Il Pinocchietto” in loc. Coduro, presso la grande rotatoria della Via Emilia.

Si tratta di un iter già avviato da lungo tempo e confermato dal Piano strutturale Comunale (PSC) adottato l’anno scorso. Con propria deliberazione n.65 del 20 novembre 2012, il Consiglio Comunale ha, infatti, adottato la variante richiesta dalla proprietà, con l’intento di rendere possibile la realizzazione del piano particolareggiato di iniziativa privata da loro presentato il 28 dicembre 2010 (stiamo quindi parlando dell’Amministrazione Cantini, i cui nipotini sono oggi in Rete Civica).

Si prevede una molteplicità di destinazioni tra le quali, oltre a quella artigianale/industriale anche quella per attività di carattere commerciale/direzionale alla luce anche della significativa diminuzione dell’area d’intervento che, per una quota rilevante, ha costituito area di cessione per la realizzazione della nuova viabilità sud nel tratto compreso tra lo svincolo della tangenziale nord sulla via Emilia e la strada per Santa Margherita (nuova rotatoria di Cabriolo).

La variante normativa e il piano sono stati, da ultimo, depositati dal 19 dicembre 2012 al 17 febbraio 2013 senza che siano pervenute osservazioni.

In sintesi e fuori dal burocratese:
1. la proprietà e il Comune di Fidenza, a partire dal 2010, hanno negoziato la possibilità che il Comune ottenesse a titolo gratuito una parte della superficie del privato per poter realizzare la rotatoria;
2. Il Comune, tenuto conto della significativa riduzione dell’area in capo al privato, ha concesso, oltre alla destinazione artigianale, anche quella commerciale direzionale;
3. il Comune ha poi mosso osservazioni sulle caratteristiche morfologiche del progetto del privato: quest’ultimo ha integrato il progetto stesso, che poi ha ottenuto i regolari pareri favorevoli di Emiliaambiente, ARPA e AUSL;
4. si sono previste negli ultimi mesi rilevanti forme cautelative sull’attuazione: come dire, se non lo fai in tempi certi mi rimborsi del danno;
5. si è previsto che il privato possa realizzare parte delle volumetrie in altra zona con destinazione d’uso congruente, anche per non sovraccaricare il lotto di Coduro.

Il privato e il pubblico, insomma, hanno condotto per 5 anni una trattativa sul come consentire l’investimento del primo con vantaggi anche per la comunità (vedi terreno della tangenziale a costo zero in quel tratto). Il privato investirà una cifra cospicua, genererà lavoro, si auspica che valorizzerà un’area industriale a ridosso della viabilità tangenziale (non stiamo parlando delle adiacenze della Cappella Sistina, per intenderci).

Il pubblico, senza interferire con l’attività imprenditoriale (non è nei suoi compiti), ha completato le funzioni di un’area. E l’opposizione ha votato contro.

Ulteriore sintesi alla luce dei fatti: i membri dell’opposizione che svolgono attività imprenditoriale dovrebbero essere supportati in tutti i modi possibili per continuare la loro impresa (vedi ultime sortite di Rete Civica in modo particolare); chi invece, con tutte le salvaguardie del caso, vuole investire a Fidenza in un momento in cui, come noto, gli investimenti sono merce rarissima e sarebbero preziosi per il rilancio economico, dovrebbe essere stoppato.

set 162015
 
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“Come consiglieri del partito democratico ci teniamo ad esprimere la nostra solidarietà al collega Franco Amigoni e all’amministrazione per le affermazioni rivolte loro sui social network da un esponente di rete civica.

Veniamo colpiti da forte disappunto nel vedere come, a volte, il dibattito politico scada di livello.

Auspicheremmo che l’etica e il rispetto per le opinioni altrui fossero alla base di qualunque confronto, soprattutto in ambito politico.

Franco ha sempre espresso il suo pensiero in maniera chiara e diretta, non venendo mai meno, tuttavia, a quella correttezza che dovrebbe stare alla base di ogni dialogo.

A lui, dunque, oltre che all’amministrazione, manifestiamo tutto il nostro sostegno.”

I consiglieri del Gruppo del Partito Democratico in Comune di Fidenza

set 112015
 
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[di Franco Amigoni]

“Il Patto dei sindaci è il principale movimento europeo che vede coinvolte le autorità locali e regionali che si impegnano volontariamente ad aumentare l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili nei loro territori. Attraverso il loro impegno i firmatari del Patto intendono raggiungere e superare l’obiettivo europeo di riduzione del 20% delle emissioni di anidride carbonica entro il 2020″ (fonte: Wikipedia);

In effetti il Patto dei Sindaci approvato ieri sera in Consiglio Comunale all’unanimità (fatto tutt’altro che scontato in Consiglio a Fidenza) è finalizzato a dare alle amministrazioni locali l’opportunità di impegnarsi concretamente nella lotta al cambiamento climatico attraverso interventi pratici che influiscono direttamente sulla qualità della vita dei cittadini; per le sue singolari caratteristiche – essendo l’unico movimento di questo genere a mobilitare gli attori locali e regionali ai fini del perseguimento degli obiettivi dell’Unione europea- il Patto dei sindaci è considerato dalle istituzioni europee come un eccezionale modello di governance multilivello.

Il PAES (Piano di Azione per l’Energia Sostenibile) è lo strumento operativo del Patto, di pianificazione del territorio di nuova generazione, non solo per l’enfasi sulla sostenibilità: attribuisce la massima rilevanza al confronto tra esempi di eccellenza e al monitoraggio; si tratta di uno strumento flessibile, che tramite il monitoraggio periodico consente di apportare aggiustamenti in corso d’opera, considerato il fatto che tecnologie e strumenti di intervento cambiano rapidamente, e che da qui al 2020 presumibilmente l’innovazione e il confronto potranno consentire molti miglioramenti all’impianto base approvato ieri sera.

Dal 2010 ad oggi già 2562 Comuni italiani, in base al sito del Patto dei Sindaci, hanno sottoposto alla Commissione Europea il proprio Piano e 1151 hanno visto accettato il proprio strumento; la grandissima maggioranza ha proposto una riduzione nel periodo tra il 20 ed il 40% (96% circa dei Comuni), e molti si sono dimostrati prudenti e accorti, come è stato il caso di Fidenza, che si è posta l’obiettivo di una riduzione del 20,9%, circa un quinto delle emissioni di CO2 (Anidride Carbonica).

La prudenza è dettata anche dal fatto che partiamo con 5 anni di ritardo rispetto ai primi comuni italiani che hanno aderito al Patto, e che pertanto abbiamo circa la metà del tempo (5 anni invece di 10) per raggiungere il nostro obiettivo. La precedente Amministrazione poteva partire prima? Senza dubbio, ma non è questo il momento per fare polemiche sterili.

Tuttavia, vedendo le schede e le tematiche proposte, appare evidente che l’obiettivo stesso sia pienamente realistico e raggiungibile nei tempi previsti, e che anzi si possano innestare nel futuro ulteriori progetti in grado di migliorare l’obiettivo stesso; PAES quindi come importante piattaforma di sintesi delle azioni indirizzate alla sostenibilità ambientale, nel pieno rispetto dei vincoli di bilancio; una sorta di bilancio “verde”, che abbiamo tutti il dovere di conoscere e migliorare nel tempo.